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Guido Crainz, «L'ombra della guerra. Il 1945, l'Italia»

Par Maurizia Morini : Lectrice d'italien MAE et historienne - ENS de Lyon
Publié par Damien Prévost le 27/05/2008

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Fiche de lecture du roman ((L'ombra della guerra. Il 1945, l'Italia)) de Guido Crainz, paru aux éditions Donzelli, Roma en 2007.

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Guido Crainz insegna Storia contemporanea nella Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Teramo. Fra i suoi numerosi testi sulla storia contemporanea dell 'Italia, segnaliamo: Storia del miracolo italiano, Donzelli, Roma 2005 e Il paese mancato, Donzelli, Roma 2003.

Che Italia era quella che usciva da vent'anni di fascismo, da una guerra devastante, dall'occupazione nazista e da una Resistenza che è stata anche guerra civile?

L'ultimo agile (140 pagine in formato ridotto) libro dello storico Crainz si inserisce nella produzione documentaristica storica italiana, relativa al passaggio fra il regime fascista e l'Italia democratica. Un periodo questo già ampiamente indagato ma che, soprattutto in questi ultimi anni, ha visto pubblicazioni tese a fornire un'interpretazione degli eventi non del tutto corretta. Una sorta di revisionismo "a posteriori".

Necessario quindi tornare a riflettere su episodi che nella memoria collettiva non sono ancora pacificati e lo stesso giudizio storico presenta valenze non sempre univoche.

Crainz riflette appunto su un anno cruciale - il 1945 - sulle violenze, i rancori, le speranze che lo hanno contraddistinto, in una prospettiva che tiene conto della realtà italiana degli anni precedenti a parziale spiegazione delle violenze successive al 25 aprile.

I nodi principali di questa fase di passaggio vengono affrontati con un impianto documentaristico originale: l'autore si serve della letteratura (Quasimodo, Ungaretti, Gatto, Camilleri, Levi, solo per citare alcuni autori), del giornalismo d'epoca, di memorie e documenti d'archivio. Lo storico ci propone un'Italia segnata profondamente dalla guerra in cui si alternano speranze e paure, desiderio di trasformazione e bisogno di normalità. E ciò che emerge con forza è pure un dramma collettivo, vissuto da milioni di uomini e donne, che non poteva automaticamente sanarsi nell'aprile del 1945e che rinvia ad una storia di più lungo periodo.

L'autore ci mostra come sia stata lunga l'ombra della guerra, della occupazione nazi-fascista e di come normali codici di comportamento siano stati stravolti da violenze e illegalità; se non si tiene conto degli eventi bellici e della guerra civile poco comprensibile può risultare ciò che è avvenuto nello immediato dopoguerra.

Nel libro ritroviamo anche la presentazione delle condizioni concrete in cui avvenne la costruzione della democrazia dei partiti, con contraddizioni e limiti.

Crainz, parlando del dopoguerra e delle relative speranze di rinnovamento vede il declino di un 'utopia, la fine della stagione della speranza, un mesto ripiegare delle illusioni.

Natalia Ginzburg, Arrigo Benedetti, Carlo Levi, Lisa Foa con i loro ricordi esprimono malessere ed evocano i limiti di un antifascismo inadeguato a un compito molto difficile, quasi impossibile: mettere veramente in discussione assetti e culture che il ventennio ha consolidato. Nel finale cogliamo una nota di pessimismo quando l'autore si domanda (ci pare in modo retorico) se la speranza di vere riforme e di rinnovamento fosse fondata! E si rimane con l'amaro in bocca e con il desiderio di saperne di più.

Ciò nonostante il libro può rappresentare un utile strumento di conoscenza storica e metodologica per docenti e studenti.

 

Pour citer cette ressource :

Maurizia Morini, Guido Crainz, L'ombra della guerra. Il 1945, l'Italia, La Clé des Langues [en ligne], Lyon, ENS de LYON/DGESCO (ISSN 2107-7029), mai 2008. Consulté le 27/11/2024. URL: https://cle.ens-lyon.fr/italien/civilisation/bibliotheque/guido-crainz-l-ombra-della-guerra-il-1945-l-italia