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À consulter également

39 ressources contiennent le mot-clé Guerre.

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Rosella Postorino, Mi limitavo ad amare te (2023)

par Maurizia Morini, publié le 05/10/2023

article.png Scheda di lettura del romanzo Mi limitavo ad amare te pubblicato nel 2023 da Feltrinelli

Le fascisme et le corps des Italiens et des Italiennes

par Clément Luy, Sofia Iguelouzene, publié le 05/01/2023

texte.png dossier.png Dès sa prise de pouvoir, le régime fasciste crée un culte du corps des Italiens et des Italiennes. Basé sur le traumatisme de la Première Guerre mondiale et sur la nécessité de rebâtir une Nation guerrière, ce culte du corps concerne tant les hommes que les femmes, quoique de manières différentes. Cet article, issu de la séance du 25 novembre 2021 du séminaire "Culture et fascisme" du département des langues de l’ENS de Lyon et du laboratoire Triangle, présente différentes caractéristiques de ce culte du corps.

La Scuola di mistica fascista : une jeunesse fasciste face au choix du mysticisme

par Claire Lorenzelli, publié le 11/05/2020

article.png La Scuola di mistica fascista, fondée à Milan en 1931, est une institution destinée à la formation politique et intellectuelle de la future classe dirigeante fasciste. Créée, composée et dirigée presque exclusivement par des jeunes, cette École se présente comme une exception dans le panorama des organisations pour l’encadrement de la jeunesse de l’époque. D’autre part, cette institution qui met au centre de son nom et de son enseignement la notion de "mystique", fait de ces jeunes non seulement des ambassadeurs de l’Idée fasciste, mais aussi des missionnaires d’un fascisme interprété et vécu comme "religion politique". C’est donc cette tension entre jeunesse et mysticisme, ses enjeux et ses conséquences, que l’on interrogera à travers cet article.

Le seduzioni della guerra

par Paolo Giordano, publié le 19/09/2014

article.png Nel testo Le seduzioni della guerra, scritto per le 8e Assises Internationales du Roman 2014 di Lione, scrittore Paolo Giordano torna sul suo viaggio con le truppe italiane in Afghanistan e analizza il rapporto tra guerra e letteratura.

Giovanni Tizian, La nostra guerra non è mai finita

par Maurizia Morini, publié le 20/12/2013

monographie.png Fiche de lecture du roman La nostra guerra non è mai finita de Giovanni Tizian, paru aux éditions Mondadori en 2013.

Lilli Gruber, Eredità. Una storia della mia famiglia tra l'Impero e il fascismo

par Maurizia Morini, publié le 24/05/2013

monographie.png L'ultimo romanzo della giornalista e scrittrice altoatesina Dietlinde Gruber ci conduce in una storia familiare - la sua - intrecciata alle vicende storiche di una zona di confine. Si tratta dell'Alto Adige o come preferiscono gli abitanti di lingua tedesca del Sud-Tirolo.

Vittorio De Sica, Il giardino dei Finzi-Contini

par Lionel Gerin, publié le 30/01/2013

article.png Cette page propose une critique du film Il Giardino dei Finizi-Contini, réalisé par Vittorio De Sica sur un scénario de Valério Zurlini.

Sebastiano Vassalli, Le due chiese

par Maurizia Morini, publié le 10/06/2010

article.png Una grande guerra e una grande montagna. Un inno che per più di un secolo ha rappresentato i sogni e le speranze di miliardi di uomini, e che sta per essere dimenticato. Un intrecciarsi di destini e di vicende sullo sfondo di un continente, l'Europa, e di un secolo, il Novecento. Queste le sommarie informazioni della IV di copertina dell'ultimo romanzo di Sebastiano Vassalli che unisce le storie e la Storia, il pubblico e il privato, le guerre e le cose del quotidiano, le ideologie e gli affetti. Tutto questo descritto nel microcosmo di un paesino alpino - Rocca di Sasso - sotto la grande montagna - il Macigno Bianco - dove tutto è fermo e i ritmi sono segnati solo dal lavoro e dal ritmo delle stagioni.

La notion de déporté en Italie, de 1945 à nos jours - Droit, politiques de la mémoire et mémoires concurrentes

par Paola Bertilotti, publié le 21/10/2009

article.png Cet article est issu de l'ouvrage "Qu'est-ce qu'un déporté ? Histoire et mémoires des déportations de la Seconde Guerre mondiale", de T. Bruttmann, L. Joly et A. Wieviorka (dir.), Paris, CNRS Editions, 2009. 1. La déportation, un impensé dans la société italienne de l'immédiat après-guerre (1945 - 1947) ? / 2. La structuration progressive de la catégorie "déporté" dans un contexte de "guerre de la mémoire" (1948 - 1960) / 3. L'officialisation de la notion de déportation (1961 - 1968) / 4. La fin d'une catégorie unitaire

Margaret Mazzantini, Venuto al mondo

par Maurizia Morini, publié le 31/03/2009

article.png A distanza di sei anni da Non ti muovere, pluripremiato e di successo, la scrittrice torna con un nuovo romanzo che ha al centro un tema a lei caro: la maternità a cui si abbina la Storia. La recente storia nella ex Iugoslavia, in particolare nella Sarajevo assediata.

Casa Cervi: una famiglia tra storia e memoria

par Franco Boiardi, Antonio Zambonelli, publié le 09/12/2008

article.png Une famille entre histoire et mémoire.

Il sangue dei vincitori

par Mimmo Franzinelli, publié le 02/09/2008

article.png Il sangue dei vincitori si apre con la cruda realtà della giustizia sommaria postliberazione, cui seguono l'esame dei processi celebrati nel 1946 e l'applicazione dell'amnistia Togliatti; poi Massimo Storchi approfondisce l'analisi del 1944-45, in un affresco storico dal quale balza con forza la realtà scabrosa di una provincia in cui le dinamiche della guerra civile sono amplificate, per una molteplicità di fattori che scopriamo pagina dopo pagina.

Una lotta per la memoria

par Massimo Storchi, publié le 02/09/2008

article.png A partire dal 1990, dalla vicenda al limite del grottesco definita “Chi sa parli”, non casualmente sviluppatasi proprio a Reggio Emilia, le vicende legate all’uso della violenza durante e dopo la Resistenza sono divenute, in maniera ricorrente ed estesa, uno degli oggetti di scontro e propaganda politica, in quella vera e propria «lotta per la memoria» che ha segnato questo ultimo quindicennio.

Memoria, dolore, vendetta: La violenza del dopo Liberazione

par Massimo Storchi, publié le 10/06/2008

article.png Il 25 aprile, o comunque il momento del disarmo ufficiale delle forze partigiane avvenuto il 2 maggio, non sono date significative per quanto riguarda il problema dell’uso della violenza al termine della Resistenza. Come la recente storiografia ha proposto, è indispensabile proporre un percorso più articolato che rifletta sull'esplodere di quella violenza (insurrezionale e non) che ha segnato non solo le provincie emiliane ma tutto il nord Italia all’indomani della ritirata delle truppe tedesche e della caduta della Repubblica di Salò.

L'Après-guerre

par ENS Lyon La Clé des Langues, publié le 10/06/2008

dossier.png Ce dossier se compose de trois articles (en italien) sur le thème de l'après-guerre en Italie : 1. Memoria, dolore, vendetta. La violenza del dopo Liberazione / 2. Il sangue dei vincitori / 3. Una lotta per la memoria

Donne combattenti

par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008

article.png type-image.png La Resistenza ha ricevuto un fondamentale sostegno dalla presenza femminile. La partecipazione delle donne ha contribuito a dare l'avvio a un processo di emancipazione femminile lento ma irreversibile, ponendosi come traccia di inizio di una svolta...

Le staffette

par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008

article.png Il compito delle staffette partigiane è quello di fungere da collegamento tra le formazioni e fra queste e il centro direttivo...

Modelli regionali di Resistenza

par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008

article.png type-image.png Il movimento di Resistenza ha caratteristiche diverse da area ad area e da regione a regione. In varie zone del sud si può parlare, più che di un vero e proprio movimento di resistenza, di moti rivoltosi occasionali. Abbastanza debole risulta la Resistenza nel centro Italia, dove spicca la mancata insurrezione di Roma, unica fra i grandi centri italiani a non conoscenre un moto insurrezionale nell'imminenza della liberazione...

Du Fascisme à la République

par ENS Lyon La Clé des Langues, publié le 27/05/2008

dossier.png Ce dossier propose douze articles courts, accompagnés de photographies d'époque, élaborés par l'Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia : 1. Modelli regionali di Resistenza / 2. Repubbliche partigiane / 3. I comandanti di brigata / 4. Le staffette / 5. Donne combattenti / 6. Disertori / 7. I civili / 8. Le regole di vita partigiana / 9. La guerra dei GAP / 10. La guerra contro i civili / 11. Il freddo, la paura, la fame / 12. Aprile 1945

Repubbliche partigiane

par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008

article.png type-image.png Sitratta di terriroti sufficientemente ampi che vengono liberati dai partigiani. l'assenza di truppe nazifasciste in queste aree e la vicinanza ai resistenti di larga parte della popolazione consente di instaurare in queste zone una sorta di autogoverno partigiano e di laboratorio democratico...

I civili

par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008

article.png type-image.png L'assenza di strutture di retrovia per le formazioni partigiane è il primo motivo che impone un rapporto diretto con la popolazione civile...

La guerra dei GAP

par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008

article.png type-image.png Soprattutto nelle città lo scontro tra Repubblica Sociale e Resistenza non è sempre visibile. In città non esistono formazioni numerose sul modelle di quelle attive in campagna...

Aprile 1945

par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008

article.png type-image.png È il momento topico della vicenda resistenziale, agognato dai civili sotto i bombardamenti o nella minaccia di rastrellamenti, altrettanto atteso dai partigiani stancati dalla clandestinità, dalla vita alla macchia sulle montagne. La liberazione deve essere un momento di rinascita, ma arriva nel nord Italia dopo nuovi combattimenti e nuovi lutti...

La guerra contro i civili

par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008

article.png type-image.png L'occupazione nazista calpesta ogni convenzione internazionale di guerra. l'indiscriminata spoliazione di uomini e risorse non è che un elemento della politica di occupazione. Al livello successivo si colloca la guerra contro i civili...

Le regole di vita partigiana

par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008

article.png Le brigate partigiane sono unità mobili costituite da diversi piccoli gruppi. Per poter sopravvivere - vivendo spesso allo scoperto senza il riparo e il rifornimento garantito da un apparato logistico situato nelle retrovie - i partigiani devono provvedere a tutto cercando di non farsi scoprire...

I comandanti di brigata

par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008

article.png Nella Resistenza i gradi maturati nell'esercito - con la sola eccezione delle brigate autonome - non hanno valore e ogi gerarchia viene rimessa in discussione. Il comandante deve godere della personale fiducia dei suoi uomini, conquistata attraverso la continua dimostrazione di abilità nella conduzione della guerriglia...

Il freddo, la paura, la fame

par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008

article.png type-image.png È la condizione di molti partigiani soprattutto nel duro inverno del 1945, ma è anche la situazione di tanti civili, in particolare di coloro che vivono in città...

Disertori

par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008

article.png type-image.png Centinaia di soldati tedeschi collaboravano colla Resistenza dando informazioni, regalando divise ed armi, liberando prigionieri, curando feriti...

Résistance et résistances

par ENS Lyon La Clé des Langues, publié le 06/05/2008

dossier.png Ce dossier propose un panorama de l'opposition au fascisme et à l'occupation allemande dans les différentes régions d'Italie, au travers de quatre articles (en italien) : 1. La Resistenza nelle Marche / 2. La difficoltà necessaria di agire / 3. Casa Cervi: una famiglia tra storia e memoria / 4. Casa Cervi

La Resistenza nelle Marche

par Massimo Papini, publié le 06/05/2008

article.png La guerra, che si prolunga dal 1940 e sembra non finire mai, tra la primavera e l'estate del 1944 comincia a dare segnali evidenti che si è intrapresa la strada che può portare al compimento della tragedia e alla vittoria sul fascismo e sul nazismo. Lo sbarco in Normandia ha riacceso grandi speranze e altri fronti in Europa e nel mondo sembrano confermare che questa volta le attese della fine possano ragionevolmente realizzarsi. Anche la campagna d'Italia, una volta superato il durissimo scoglio della linea Gustav sembra promettere un favorevole esito non tanto lontano...

Beppe Fenoglio : la difficoltà necessaria di agire

par Alessandro Martini, publié le 08/04/2008

article.png Un conciso ritratto bio-bibliografico dell'autore piemontese ci introdurrà alla definizione dell'opera, profondamente ancorata alla dimensione storica e al contesto della Resistenza ma dotata di un respiro letterario che trascende la cronaca degli eventi. Il discorso traccia una parabola che, partendo dall'8 settembre 1943, insiste sulla difficoltà, e al tempo stesso sulla necessità, della scelta partigiana. Si arriverà quindi alle motivazioni sottese alla scelta. Sprovvista di un'ideologia politica in senso stretto, la scelta fenogliana, intesa come lotta al nemico nazifascista, si prefigura come un momento carico di coscienza etica, morale, civile.

Donne e Resistenza nel Grossetano e nel Senese

par Luciana Rocchi, publié le 12/03/2008

article.png È utile premettere qual è oggi la cornice entro cui si inscrive qualunque ricerca, o anche semplicemente sommaria ricognizione, di carattere locale sul contributo che ha offerto alla Resistenza la presenza delle donne.

Donne, guerra e Resistenza in Italia

par Nadia Caiti, publié le 11/03/2008

article.png La guerra è l'evento che per eccellenza, "tanto nelle forme di opposizione come in quelle di difesa maturate dai soggetti, implica una frantumazione spazio-temporale di situazioni, vissuti, mondi interni ed esterni". A cercare di conservare o riportare ad unità una realtà sempre più franta, caratterizzata, specialmente nel caso della seconda guerra mondiale, dall'incertezza, dalla fame, dalla paura, dagli incubi, dall'orrore provvedono le donne, rimaste sole poiché i loro uomini sono stati richiamati a combattere sui vari fronti, anche se la novità di questo ultimo conflitto consiste nel travolgere ogni luogo ed ogni essere.

Les Femmes et la Résistance

par ENS Lyon La Clé des Langues, publié le 11/03/2008

dossier.png Ce dossier est composé de deux articles (en italien) sur le rôle des femmes dans la résistance en Italie pendant la deuxième Guerre Mondiale : 1. Donne, guerra e Resistenza in Italia / 2. Donne e Resistenza nel Grossetano e nel Senese: considerazioni sulla scelta

Hermes Grappi (Marco)

par Maurizia Morini, publié le 09/02/2008

article.png type-image.png 1. Giovane partigiano / 2. Un'azione beffa / 3. Fra gli studenti / 4. L'amore del nonno / 5. Il 25 aprile

Mi ricordo...

par Maurizia Morini, publié le 16/01/2008

article.png type-image.png La testimonianza che segue è, tutto sommato, la storia straordinaria di un uomo normale, le sue vicende affondano le radici negli anni del fascismo, della seconda guerra mondiale, nella ricostruzione personale e sociale del dopoguerra. La narrazione inizia da un momento cruciale: l'arrivo della cartolina precetto e la conseguente partenza per il fronte di guerra in Albania, ma si intrecciano frammenti di ricordi che precedono e seguono quel periodo a segnare anni di una generazione "che non ha conosciuto la giovinezza."

Les Témoignages

par ENS Lyon La Clé des Langues, publié le 16/01/2008

dossier.png Ce dossier présente quatre ressources (en italien) ayant pour thème les témoignages de la résistance en Italie pendant la deuxième Guerre Mondiale : 1. Un granellino di sabbia io l'ho dato / 2. Mi ricordo... / 3. Hermes Grappi (Marco) / 4. L'ERA

L'ERA - L'Archivio Europeo della Resistenza

par Alessandra Fontanesi, publié le 16/01/2008

article.png L'Istituto storico per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia, ISTORECO, è stato il promotore della creazione di un archivio multimediale on line che raccoglie videointerviste a protagonisti della Resistenza europea. Istoreco, grazie a sovvenzioni dell'Unione Europea, ha condotto un lavoro di formazione, ricerca e archiviazione assieme ad altri cinque partners europei (Francia, Germania, Polonia, Slovenia, Austria) dal settembre del 2006 - quando è avvenuto l'incontro organizzativo di progetto a Reggio Emilia - sino a maggio 2007 quando nella Casa della Cultura Europea di Berlino è stato presentato ufficialmente il sito web.

Un granellino di sabbia io l'ho dato

par ENS Lyon La Clé des Langues, publié le 16/01/2008

article.png Annita Malavasi è nata in provincia di Reggio Emilia nel 1921 in una famiglia contadina di cultura antifascista. Entra in contatto con l'organizzazione clandestina del PCI subito dopo l'8 settembre 1943 e partecipa alla costruzione dei Gruppi di difesa della donna; svolge dapprima il ruolo di staffetta poi entra a far parte della Brigata Garibaldi con il grado di sergente maggiore. Nel dopoguerra diviene funzionaria della Camera del Lavoro, ricoprendo incarichi dirigenziali nelle categorie sindacali.