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Marisa Fenoglio, «Vivere altrove» (1997)

Par Maurizia Morini : Lectrice d'italien MAE et historienne - ENS de Lyon
Publié par Damien Prévost le 02/09/2008

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Scheda di lettura del romanzo ((Vivere altrove)) di Marisa Fenoglio, pubblicato nel 1997 da Sellerio.

Marisa Fenoglio, nata ad Alba, si è trasferita nel 1957 in Germania, con il marito dirigente della Ferrero. Sorella di Beppe, ha iniziato a scrivere "tardi". Il suo primo libro Casa Fenoglio è del 1995, e sempre con Sellerio ha pubblicato Mai senza una donna del 2001. Più recentemente per Araba Fenice, Viaggio privato (2004) e Alfabeto della luna che sorride. Racconti del vecchio Piemonte (2005).

Il libro narra, in prima persona, l'esperienza della scrittrice che giovane laureata e novella sposa, emigra con il marito in Germania. Si tratta di "un'emigrazione privilegiata" ma non per questo meno dolorosa; troppo diversi l'ambiente, le persone, il clima, i luoghi geografici.

Nel piccolo paese in cui si trasferiscono incombe una natura intoccabile, un bosco minaccioso che diventa emblema di cupezza e solitudine per la scrittrice che, comunque, impara la lingua, ha contatti con gli altri residenti, e pur familiarizzando rimane comunque estranea all'ambiente.

O meglio, questo è il suo sentire.

Passano gli anni, ci sono i figli, c'è la loro scuola, la crescita e il loro uscire, una volta cresciuti, dalla famiglia per vivere autonomamente.

Il trasferimento nella città di Marburg allevia il clima ristretto del paese e l'inserimento in un coro, in realtà, fanno comprendere come Marisa Fenoglio si sia inserita a pieno titolo nella società tedesca.

Ma non è completamente così: come descrive la scrittrice

nessun emigrato conosce alla partenza la portata del suo passo. Il suo sarà un cammino solitario, incontrerà difficoltà che nessuno gli ha predetto, dolori e tristezze che pochi condivideranno (dalla quarta di copertina).

E l'autrice continua nella narrazione, descrivendo usi, abitudini, modi di vivere dei tedeschi con un occhio costante al suo paese d'origine, alle diversità, fondendo insieme questa biculturalità.

Non mancano episodi divertenti e anche ironici, come la costruzione di un pollaio modello che poi verrà smantellato, il richiamo della maestra del figlio che vuole conoscere i motivi dell'odio verso il bosco, i ricevimenti e cene ufficiali a cui la scrittrice e il marito partecipano.

In conclusione, un libro consigliato a chi vive "altrove" per l'attualità delle descrizioni dei sentimenti e della nostalgia del luogo in cui si è nati e cresciuti ma anche per la capacità di adattamento ad altri luoghi in cui si è deciso di vivere.

 

Pour citer cette ressource :

Maurizia Morini, "Marisa Fenoglio, «Vivere altrove» (1997)", La Clé des Langues [en ligne], Lyon, ENS de LYON/DGESCO (ISSN 2107-7029), septembre 2008. Consulté le 19/04/2024. URL: https://cle.ens-lyon.fr/italien/litterature/bibliotheque/marisa-fenoglio-vivere-altrove