Mariella Gramaglia, Maddalena Vianello, «Fra me e te» (2013)
Le autrici
Mariella Gramaglia, giornalista e protagonista del movimento delle donne, è stata direttrice di Noi Donne, parlamentare e assessora al Comune di Roma. Collabora con La Stampa. Ha pubblicato Indiana, nel cuore della democrazia più complicata del mondo, Donzelli 2008.
Maddalena Vianello, organizzatrice culturale ha conseguito il master alla London School of Economics. È ideatrice del progetto Sonia, la meccanica delle donne per Officina Emilia, Università di Modena e Reggio Emilia e fa parte del Consiglio delle responsabili dell'Associazione Orlando di Bologna.
Il libro
Un libro originale che è in realtà un epistolario di 24 lettere fra madre e figlia, scambiate in un intervallo di tempo che va dal gennaio del 2011 all'ottobre del 2012. La madre, Mariella Gramaglia, femminista storica e la figlia, Maddalena Vianello, laurea, master, studi all'estero ma precaria discutono, si scambiano idee sul femminismo del passato e quello odierno e sulla politica.
Il dialogo parte dalla manifestazione di Se non ora, quando? per raccontare del femminismo degli anni settanta e ancora prima della bambina Mariella che ha subito in silenzio un abuso sessuale, discuteva con la madre sulla lunghezza dell'orlo della gonna, dell'altezza dei tacchi, della possibilità di uscire la sera.
Non c'è idillio zuccheroso, molto affetto sì e confronto serrato su due esperienze generazionali differenti, e abbiamo di conseguenza nel leggere la storia recente d'Italia nella visione di due donne di diversa generazione. I temi trattati spaziano dalla bellezza fisica alla dignità e rispetto da esigere per il corpo femminile; dal lavoro alla politica; dalla casa alla famiglia.
A ben vedere emerge un privato che diventa pubblico e per usare una ben nota affermazione degli anni settanta: “il personale è politico”.
La madre è una protagonista, anche pubblica, del femminismo italiano di quel decennio, racconta e rivive le idee, il suo cammino di emancipazione e di liberazione e l'impegno politico che in forme diverse è proseguito fino ad oggi.
La giovane donna è pure una protagonista dell'oggi, militante nel femminismo di Se non ora, quando? con una laurea, un master in Economia a Londra, soggiorni di studio e lavoro all'estero, un curriculum rilevante ma ancora precaria e per questo non può permettersi di pensare o di programmare un figlio.
Credevamo (ingenuamente ?) di potere lasciare alle nostre figlie un mondo migliore, una vita più facile della nostra; non è stato, non è così; anche scorrendo questa lettura possiamo riflettere sul fatto che i modelli di donna non sono semplicemente trasmissibili, ciascuna li costruisce e forma una sua identità nel tempo e nel luogo dati.
Maddalena scrive:
possiamo immaginare una nuova fase in cui le donne, con le loro differenze possano accompagnarsi per mano e andare avanti?
Più che un'ipotesi è una speranza che tocca tutte noi donne, madri o figlie poco importa.
È proprio in questa direzione che l'epilogo del libro è scritto a quattro mani, ne riporto alcuni passi:
I gruppi e le esperienze passano, le donne restano. Restano soprattutto le giovani, con la loro forza, il gusto di guardare al futuro, perchè è a loro, e alle loro figlie, che appartiene
pag. 159
S'impone un ricambio. Il maternage è finito. Il femminismo italiano compie quarant'anni; le sue figure mitiche viaggiano verso la settantina. Resta una generazione dalla memoria pensosa e intensa [...] ha la missione di passare il testimone e di battersi perchè lo spazio pubblico si apra intorno a quelle che ambiscono a frequentarlo. È necessario che siano le più giovani a raccogliere la sollecitudine verso la vita e verso la “cosa pubblica”. Libere.
pag. 160
E il discorso, come un passaggio ovvio e naturale, va nel sociale e nel politico con proposte concrete riguardanti la realtà delle donne oggi in Italia:
Ci si può invece battere per un programma semplice che è diventato senso comune in questi anni.
Fine della democrazia irregolare: presenza di 50 % di donne in tutte le liste, e candidate i cui curricula siano significativi e verificabili.
Maternità come diritto e come dono [...]. Non si tratta solo dell'assegno per tutte, per le tante precarie senza diritti, ma di un nuovo stato sociale che, attraverso servizi e infrastrutture flessibili, produca anche un'occupazione assai più significativa e stabile.
pag. 161
Infine, il testo è corredato da due commenti di compagne di vita della Gramaglia dal titolo significativo: Doppio coraggio di Franca Fossati e Scomode e felici di Lidia Ravera.
Pour citer cette ressource :
Maurizia Morini, Mariella Gramaglia, Maddalena Vianello, Fra me e te (2013), La Clé des Langues [en ligne], Lyon, ENS de LYON/DGESCO (ISSN 2107-7029), septembre 2013. Consulté le 05/12/2024. URL: https://cle.ens-lyon.fr/italien/litterature/bibliotheque/mariella-gramaglia-maddalena-vianello-fra-me-e-te