Maddalena Rostagno, Andrea Gentile, «Il suono di una sola mano» (2011)
Gli autori
Maddalena Rostagno è nata a Palermo nel 1973, ha vissuto a Roma, in India, in Sicilia, a Milano ed ora a Torino con il figlio. Ha avuto un'infanzia movimentata per la militanza politica dei suoi genitori e ha imparato che essere nomadi nella vita è bello. Ha compiuto studi artistici, ha fatto la pubblicitaria e ora lavora nel sociale.
Andrea Gentile è nato ad Isernia nel 1985 e vive a Milano, è giornalista.
Il libro
Il 26 settembre del 1988 la mafia siciliana uccise il sociologo e giornalista Mauro Rostagno che aveva fondato alcuni anni prima a Trapani, in Sicilia una comunità per il recupero dei tossicodipendenti. Dagli schermi di una piccola emittente del luogo, Radio Tele Cine, denunciava senza paura i rapporti tra politica e Cosa Nostra, la criminalità organizzata e per questo suo coraggio venne ridotto al silenzio.
Rostagno ha militato in Lotta Continua, è stato un protagonista del '68, fra i fondatori del più grande Centro sociale italiano Il Macondo a Milano, alla fine degli anni settanta e un viaggiatore curioso che ha vissuto in India con la famiglia come arancione.
Le indagini sull'omicidio hanno visto tanti depistaggi, perfino la compagna di Rostagno venne coinvolta; ora a distanza di oltre venti anni si riapre il processo e sono imputati due mafiosi.
Maddalena aveva 15 anni quando il padre fu ucciso e oggi, cresciuta, ha riaperto i cassetti reali e simbolici delle memorie, ha letto le carte giudiziarie e scritto, insieme al giornalista Andrea Gentile, un libro bellissimo in cui racconta la storia di un uomo e, insieme, quarant'anni di storia e misteri italiani.
In verità, il libro è stato scritto cinque anni fa quando sembrava che tutta la vicenda giudiziaria fosse stata archiviata ma poi alla riapertura del processo, con nuove prove, Maddalena ha pensato fosse arrivato il momento giusto per raccontare quello che è successo nella vita del padre e nella sua, di figlia.
Rostagno amava la vita e amava goderne, era una persona - dice la scrittrice - che considerava la libertà di potere scegliere il bene più prezioso, ancora più della vita stessa. Era un uomo non comune, coraggioso e coerente, che non ha mai deviato dai suoi principi, morto per amore della verità e della libertà di parola.
In questo libro c'è tanto: la storia di una famiglia speciale, di esistenze esemplari, la storia descrittiva di un clima , di flash-back, di viaggi, di documenti e anche di tante canzoni.
Si può dire che la scrittura ha avuto sicuramente una funzione liberatoria (il libro infatti termina con Ciao Mauro. Ciao eterna beatitudine) e come per altri libri, usciti recentemente in Italia, di figlie e figli di vittime della mafia e del terrorismo, rappresenta un atto d'amore verso i padri ed esprime l'esigenza di verità e giustizia, non appagate completamente.
Un privato e un pubblico che vanno, quindi, di pari passo.
Due ultime annotazioni riguardano la fotografia della copertina e la scelta del titolo:
la bella foto con gli occhi sgranati della bambina Maddalena viene dalla scatola dei ricordi ed era stata fatta da una macchinetta automatica della metropolitana di Milano quando Mauro aveva raccomandato alla figlia di tenere gli occhi ben aperti per il flash.
Il titolo Il suono di una sola mano, è una fiaba contenute nelle 101 storie Zen, un libro che il padre leggeva alla piccola Maddalena per farla addormentare.
Pour citer cette ressource :
Maurizia Morini, "Maddalena Rostagno, Andrea Gentile, «Il suono di una sola mano» (2011)", La Clé des Langues [en ligne], Lyon, ENS de LYON/DGESCO (ISSN 2107-7029), février 2012. Consulté le 05/10/2024. URL: https://cle.ens-lyon.fr/italien/litterature/bibliotheque/maddalena-rostagno-andrea-gentile-il-suono-di-una-sola-mano