Gigi Moncalvo, «Agnelli segreti»
Luigi Moncalvo ( 1950 ) è giornalista, autore di saggi e conduttore televisivo. Ha scritto per il Secolo XIX di Genova, per il Corriere d’Informazione di Milano, Il Giorno, il Corriere della Sera, la Padania.
È stato capo-redattore delle emittenti televisive del gruppo Fininvest e dirigente RAI, capo struttura dell’informazione di Raidue fino al 2008.
Attualmente è consulente editoriale e produce format per la TV.
Fra le numerose pubblicazioni: Pannella, il potere della parola, Sperling & Kupfer, 1980; De Mita, il nuovo potere, Sperling & Kupfer, 1982; Di Pietro, il giudice terremoto, Paoline, 1992; I lupi e gli Agnelli, Vallecchi, 2009.
Peccati, passioni e verità nascoste dell’ultima “famiglia reale” italiana
Moncalvo con il secondo libro sulla famiglia Agnelli, proprietaria della fabbrica di automobili Fiat di Torino completa la narrazione sulle vicende di una delle famiglie industriali più potenti d’Italia, giunta oggi alla quinta generazione. In particolare sono svelati fatti appunto “segreti” che l’autore analizza attraverso documenti e atti legali, rimasti fino ad oggi inediti.
È un libro avvicente, narrato come un romanzo che evidenzia verità e storie private nascoste, pubblicato proprio nel decennale della morte dell’Avvocato Agnelli che si spense a 82 anni nel gennaio del 2003.
L’autore parte dai primi anni del Novecento quando il fondatore della fabbrica, “il senatore” Giovanni Agnelli venne accusato dai soci di essersi impadronito in modo poco chiaro della Fiat, seguono i rapporti contradditori con il regime fascista da cui la fabbrica riceve importanti commesse, soprattutto durante gli anni delle seconda guerra mondiale e la successiva messa in accusa del capostipite di collusione con il fascismo.
Una famiglia italiana con legami parentali negli Stati Uniti e segnata fin dalle origini da eventi luttuosi: il giovane Edoardo, figlio del senatore, muore tragicamente lasciando sette figli e la moglie Virginia Bourbon del Monte, in perenne contrasto con il suocero per l’educazione dei figli, dei quali insieme agli altri cinque nipoti orfani il nonno chiede l’affidamento legale.
La colpa della bella e spregiudicata Virginia sarebbe rappresentata dalla relazione con lo scrittore Curzio Malaparte e per questo verrà persino coinvolto Benito Mussolini.
Gigi Moncalvo pubblica pure il testamento segreto di Giovanni Agnelli senior, con la ripartizione fra i nipoti e la decisa scelta preferenziale per il prediletto Giovanni (Gianni l’Avvocato) a scapito degli altri fratelli e cugini.
Più di un capitolo racconta di Susanna Agnelli, detta Suni, la sorella dell’Avvocato, educazione americana, vita brillante, matrimonio, amori, e vita politica; Susanna Agnelli è stata, infatti, anche per un breve periodo Ministro degli esteri.
Le pagine più “facili” narrano della bella vita del giovane Gianni, fra la Versilia, la Costa Azzurra, gli Stati Uniti, le numerose avventure sentimentali prima e dopo il matrimonio con Marella Caracciolo. Ed anche i contrasti all’interno della grande famiglia: i rapporti con il fratello Giorgio, rinchiuso in una clinica psichiatrica in Svizzera, il legame di odio-amore con la sorella Susanna, i conflitti con il fratello Umberto per la gestione dentro la Fiat.
A margine, pur sempre interessanti, i fatti riguardanti la gestione della squadra di calcio torinese Juventus, da sempre feudo Agnelli e le pagine riguardanti il giovane Luca di Montezemolo, attuale Presidente della casa automobilistica di auto da competizione Ferrari, quando testimoniò in tribunale patteggiando nei primi anni ’90 ai tempi di “Mani Pulite”.
Nel libro alcuni capitoli sono dedicati agli aspetti finanziari del patrimonio personale di Giovanni Agnelli; una vera e propria inchiesta documentata sulla gestione dei conti all’estero, delle finanziarie con relativi prestanomi, il ruolo crescente dei consiglieri finanziari Gianluigi Gambetti e Franzo Grande Stevens, l’elenco dei finanziamenti versati dallo Stato italiano alla Fiat nel corso degli ultimi trenta anni, la causa giudiziaria legata all’eredità intentata dalla figlia Margherita contro la madre Marella, la copertura della “Dicembre” società dell’ impero Fiat, affidata a due prestanomi di dubbia moralità. Tali Herbert Batliner di Vaduz, legato al Vaticano ed esperto di operazioni off-shore e René Merkt, avvocato ginevrino coinvolto in scandali finanziari internazionali. Questa operazione alimenta il sospetto che l’avvocato Agnelli fosse stato informato in anticipo (da amici americani?) dell’inchiesta “Mani Pulite”.
Siamo di fronte a intrecci, relazioni, sospetti, intrighi degni di un romanzo giallo, tuttavia nessuno ha smentito l’autore e quanto scritto nel libro; ecco quindi una vera e propria saga familiare e finanziaria nell’Italia contemporanea.
Gli ultimi capitoli tracciano la triste parabola del figlio dell’Avvocato, Edoardo, idealista e sensibile e anche per questo incompreso dal padre, destinato per diritto a raccoglierne l’eredità, nei fatti estromesso a favore del più giovane e malleabile cugino John Elkann, detto Jaki, l’attuale Presidente della Fiat SpA.
Moncalvo pubblica quaranta lettere inedite di Edoardo, che descrive minuziosamente i suoi rapporti familiari, la sua sofferenza per i difficili rapporti con il padre e la madre e il suo isolamento.
L’inchiesta giudiziaria condotta dopo il suo suicidio, secondo lo scrittore, viene chiusa troppo frettolosamente, senza autopsia, con incongruenze e punti poco chiari tali da far pensare ad una fine diversa dalla morte volontaria.
Il libro in sostanza si conclude un po’amaramente con verità svelate e sospetti rimasti tali, a definire una storia familiare italiana lunga un secolo e ancora ben presente e protagonista nel panorama economico e finanziario dell’Italia odierna.
Pour citer cette ressource :
Maurizia Morini, "Gigi Moncalvo, «Agnelli segreti»", La Clé des Langues [en ligne], Lyon, ENS de LYON/DGESCO (ISSN 2107-7029), novembre 2013. Consulté le 06/10/2024. URL: https://cle.ens-lyon.fr/italien/civilisation/bibliotheque/gigi-moncalvo-agnelli-segreti