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Guido Crainz, «Diario di un naufragio. Italia 2003-2013»

Par Maurizia Morini : Lectrice d'italien MAE et historienne - ENS de Lyon
Publié par Alison Carton-Kozak le 26/02/2015

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Lo storico e opinionista Guido Crainz dopo la pubblicazione della trilogia sull'Italia repubblicana (((Storia del miracolo italiano, Il paese mancato, Il paese reale))) e ((Autobiografia di una Repubblica)), tutti presso l'editore Donzelli, sviluppa in questo suo ultimo testo una nuova modalità narrativa. Sotto forma di diario ripercorre gli avvenimenti anno per anno lungo il corso di un decennio.
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Il nesso fra cronaca e storia è centrale nel mio diario: può aiutare a muoversi fra le nebbie, e spesso fra le melme, della seconda Repubblica. E può portare ancora più indietro: alla qualità stessa della modernizzazione italiana. E al rapporto fra istituzioni, sistema politico e paese (quarta di copertina).

Lo storico, quindi, utilizza in questa sede lo strumento giornalistico, la cronaca, il giudizio immediato sui fatti.

Crainz ci propone perciò una nuova angolazione per conoscere e valutare eventi recenti: memoria individuale, intessuta di raffronti tra i giudizi del momento, annotati dall'autore a ridosso dei singoli accadimenti, e le valutazioni che lo stesso ne può dare oggi. Si tratta, infatti della raccolta commentata di articoli scritti per La Repubblica e altri giornali del gruppo Espresso.

Dieci anni di vita italiana che hanno sullo sfondo “bufere globali”: dal dramma di Nassirya al pericolo greco, dagli attentati di Londra e Madrid ad una crisi internazionale che mostra i pericoli del neoliberismo, sino al nodo dell'Europa, presente fin dall'inizio.

Crainz è duro nel suo giudizio e per usare la metafora del mare già contenuta nel titolo afferma:

Ho scelto con convinzione di riproporre senza correzioni o attenuazioni quei giudizi: risulta così più evidente che il naufragio è stato causato da scogli visibilissimi, da correnti marine facilmente individuabili, da sirene sempre più prive di appeal. E da maremoti annunciati, come era stato nel 1992 di Tangentopoli. Con alcune scialuppe di salvataggio a portata di mano ma lasciate inoperose, talora sprezzate o irrise. E con cantieri quasi sempre deserti. Non vi sono attenuanti, dunque, per i responsabili del disastro (p. VII).

Al centro del libro vi è la cosiddetta seconda Repubblica, mai nata veramente e le ragioni del perdurare della stagione berlusconiana, dello sprezzo dei valori collettivi e del primato del “sé” sul bene pubblico e con l'approvazione delle leggi ad personam di un attacco gravissimo alla legalità e alla Costituzione.

La riflessione spazia anche sulla inadeguatezza della sinistra, sulla sua incapacità di progettare il futuro e di restituire ai cittadini la fiducia nella democrazia.

Per Crainz non vi è democrazia senza i partiti ma è difficile che vi possa essere democrazia con gli attuali partiti italiani; invertire il rapporto di sfiducia fra cittadini e democrazia è il programma più di sinistra che si possa ipotizzare.

Ha ragione l'autore quando afferma che dimentichiamo troppo in fretta ciò che è accaduto in Italia recentemente, occorre invece ricordare poiché il problema non è solo del ceto politico ma anche del paese. Di un paese che affonda senza interrogarsi sul perché, che rimuove i problemi e non mostra, a giudizio dell'autore, la voglia di risollevarsi come seppe fare egregiamente nel secondo dopoguerra.

Un ulteriore segno allarmante è rappresentato dal forte calo di partecipazione mostrato nelle elezioni più recenti, siamo passati da un 92% ad un 50% di votanti.

La prospettiva dello storico non è entusiasmante:

I venti anni della stagione berlusconiana, con le eredità e i detriti che ci hanno lasciato, gravano però come un macigno sulla nostra capacità di ricostruire il paese e di progettare il futuro (p. 245).

Si potrebbe anche non condividere completamente il giudizio pessimista di Crainz e valutare pure i segni positivi che provengono dalla società civile e da cittadini eticamente integri; in ogni caso la lettura del libro ci permette di ricordare la cronaca/storia recente e di riflettere.

 

Pour citer cette ressource :

Maurizia Morini, "Guido Crainz, «Diario di un naufragio. Italia 2003-2013»", La Clé des Langues [en ligne], Lyon, ENS de LYON/DGESCO (ISSN 2107-7029), février 2015. Consulté le 29/03/2024. URL: https://cle.ens-lyon.fr/italien/civilisation/bibliotheque/guido-crainz-diario-di-un-naufragio-italia-2003-2013