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Nando dalla Chiesa, «La scelta Libera. Giovani nel movimento antimafia»

Par Maurizia Morini : Lectrice d'italien MAE et historienne - ENS de Lyon
Publié par Alison Carton-Kozak le 21/01/2015

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Nando dalla Chiesa, in collaborazione con Ludovica Ioppolo, Martina Mazzeo e Martina Panzarasa, nel ventennale della nascita di Libera ha scritto un'accurata analisi storica e attuale di questa aggregazione di “associazioni, nomi e numeri contro le mafie, che raccoglie e mobilita decine di migliaia di giovani”. I dati delle iscrizioni al giugno 2014 registrano 6643 soci singoli, 358 associazioni, 163 scuole. Una sorta di manuale preciso e accurato sul movimento antimafia in Italia, utile anche per ulteriori ricerche e approfondimenti; per questo indispensabile è la bibliografia ragionata finale che occupa quasi ottanta pagine, suddivisa in titoli con relative sottosezioni.
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Nando dalla Chiesa è docente di Sociologia della criminalità organizzata e di Sociologia e metodi dell'educazione alla legalità all'Università degli Studi di Milano. È presidente onorario di Libera, presidente del Comitato antimafia del Comune di Milano ed editorialista del Fatto Quotidiano. Autore di numerose pubblicazioni sul fenomeno mafioso, da ultimo il Manifesto dell'Antimafia, Einaudi 2014.

Ludovica Ioppolo, ricercatrice ISTAT, collabora con la cattedra di Sociologia della criminalità organizzata presso l'Università degli Studi di Milano.

Martina Mazzeo è fondatrice con altri studenti del progetto giornalistico www.stampoantimafioso.it, sito Internet sulla mafia al Nord.

Martina Panzarasa coordina la segreteria scientifica della Summer School on Organized Crime presso l'Università degli Studi di Milano.

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Nando dalla Chiesa, in collaborazione con Ludovica Ioppolo, Martina Mazzeo e Martina Panzarasa, nel ventennale della nascita di Libera ha scritto un'accurata analisi storica e attuale di questa aggregazione di “associazioni, nomi e numeri contro le mafie, che raccoglie e mobilita decine di migliaia di giovani”. I dati delle iscrizioni al giugno 2014 registrano 6643 soci singoli, 358 associazioni, 163 scuole.

Una sorta di manuale preciso e accurato sul movimento antimafia in Italia, utile anche per ulteriori ricerche e approfondimenti; per questo indispensabile è la bibliografia ragionata finale che occupa quasi ottanta pagine, suddivisa in titoli con relative sottosezioni:

  • movimento antimafia in generale
  • movimento antimafia siciliano
  • movimento anti-'ndrangheta
  • movimento anticamorra
  • movimento antimafia al Nord
  • mafia, scuola e università
  • donne e mafie
  • testimonianze esemplari
  • biografie
  • autobiografie e testimonianze
  • beni confiscati: libri, dossier e tesi di laurea ( le tesi di laurea dell'Università degli Studi di Milano sono consultabili sul sito Internet www.stampoantimafioso.it )
  • pensiero antimafioso
  • riviste cartacee, telematiche e varie esperienze digitali
  • libri fotografici
  • poesie e cantate.

Il libro dedicato a don Luigi Ciotti, leader carismatico e fondatore di Libera, si snoda da un'analisi storica del movimento antimafia in Italia a partire dall'Unità fino ai vent'anni di Libera e al contesto in cui è nata. Le grandi scelte di impegno dell'Associazione hanno riguardato la conservazione della memoria, contro l'oblio sociale, con particolare riferimento ai familiari delle vittime di mafia, come le Giornate della memoria e dell'impegno del 21 marzo; l'utilizzo della legge Rognoni-La Torre del 1996 sui beni confiscati; la formazione e l'informazione.

Libera ha promosso strategie di intervento a raggio sempre più ampio nella società italiana come la nascita della rivista mensile Narcomafie,la costituzione di Libera terra mediterranea, la presenza come parte civile nei processi con il conseguente riconoscimento di essere titolare di un interesse pubblico all'accertamento della verità; la nascita degli sportelli SOS Giustizia, rivolti soprattutto alle vittime del racket e dell'usura.

I presidi, legati a uno specifico territorio, a una esperienza di azione collettiva, a un luogo di studio, a un obiettivo condiviso, descrivono lo sviluppo dell'associazione ben oltre i coordinamenti regionali e provinciali... Ad esempio il presidio “Lea Garofolo” costituito dai giovani che hanno seguito il relativo processo (p.73).

Alla base di queste e di tante altre iniziative sta la parola “responsabilità” per narrare e costruire un'altra Italia, per rompere omertà e indifferenza.

Il movimento di Libera si è articolato secondo una strategia di organizzazione, sensibilizzazione e mobilitazione connotata da tre elementi costitutivi:

  • il modello organizzativo della rete, realizzata tra soggetti individuali e collettivi,
  • la centralità della proposta politica di un'antimafia dei diritti e delle opportunità, attraverso settori e campagne tematiche,
  • il modello di militanza tra testimonianza e corresponsabilità.

Il popolo di Libera è essenzialmente costituito da giovani, giovani studenti prevalentemente provenienti dalle regioni del Nord e del Centro Italia; su questi dati il testo esplicita una relativa indagine svolta fra gli iscritti e i frequentatori delle varie iniziative antimafia, con una sottolineatura : la percentuale femminile prevale in misura abbastanza sensibile.

D'altro canto sono numerosi gli studi che si sono occupati di analizzare la “femminilità dell'antimafia”, dimostrando che sono state proprio le donne a promuovere iniziative da cui ha avuto inizio il contrasto a forme locali e nazionali di criminalità organizzata. Ha forse un senso che femminile sia anche il nome dell'associazione che vuole rendere omaggio alle madri, alle figlie, alle sorelle, vittime o familiari, che contro una mafia “maschile” si sono schierate, in nome di quel che avevano di più caro (p. 128).

Per effetto della citata legge del 1996 è sorto recentemente un soggetto economico del tutto nuovo, l'impresa cooperativa antimafiosa che produce e commercializza i prodotti ricavati dai terreni confiscati alla mafia (olio, pasta, vino ).

Nella società italiana se la mafia è il punto d'incontro dei vizi e delle arretratezze, l'antimafia diventa per necessità l'avanguardia della lotta contro le arretratezze e i vizi della stessa società, l'antimafia diventa giustizia sociale. Nando dalla Chiesa si spinge oltre e afferma che Libera nella crisi di governabilità assume funzioni dello stato, in una certa misura si fa Stato, senza appartenervi, proprio per i valori e le speranze che difende.

 

Pour citer cette ressource :

Maurizia Morini, "Nando dalla Chiesa, «La scelta Libera. Giovani nel movimento antimafia»", La Clé des Langues [en ligne], Lyon, ENS de LYON/DGESCO (ISSN 2107-7029), janvier 2015. Consulté le 28/03/2024. URL: https://cle.ens-lyon.fr/italien/civilisation/bibliotheque/nando-dalla-chiesa-la-scelta-libera-giovani-nel-movimento-antimafia