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Recherche multi-critères

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Il y a 10 éléments qui correspondent à vos termes de recherche.
Le mythe de Médée entre média et intermédialité, de la pièce From Medea de Grazia Verasani au film Maternity Blues de Fabrizio Cattani par Francesca Chiara Guglielmino, publié le 21/10/2022
Cette communication analyse les réécritures du mythe de Médée, en particulier dans la pièce From Medea de Grazia Verasani et dans l'adaptation cinématographique de cette pièce portée à l’écran par Fabrizio Cattani, dont le scénario a été écrit en collaboration avec Grazia Verasani elle-même. Il s'agit d'analyser l’opération de transfert de ce récit d’un médium à l’autre.
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L’affaire Gino Bartali par Clément Luy, publié le 10/01/2022
Gino Bartali, double vainqueur du Tour de France et triple vainqueur du Tour d’Italie, est aussi considéré comme un héros de la Seconde Guerre mondiale pour avoir sauvé des centaines de Juifs italiens entre 1943 et 1944. Pourtant, cette thèse fait l’objet depuis quelques années d’une remise en cause de la part de plusieurs historiens de la Shoah et du sport. La controverse a notamment fait grand bruit en 2021, lors de la sortie d’un ouvrage de Marco et Stefano Pivato, L’ossessione della memoria. Bartali e il salvataggio degli ebrei: una storia inventata. Au-delà de l’épineuse question du rôle du champion dans la Résistance, l’affaire Bartali interroge les historiens sur leur rapport à la preuve, au témoignage, et, dans le cas précis de l’histoire du sport, sur la tentation de faire de certains grands champions des mythes et des héros politiques.
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Cantami, o Diva. Personaggi mitologici nella canzone italiana par Laura Nieddu, publié le 27/04/2021
Il presente contributo ha come obiettivo quello di mostrare quale sia il compromesso, tematico e linguistico, adottato dai cantautori italiani per riproporre, nella modernità della loro canzone, personaggi favolosi quanto misteriosi, antichi nella loro concezione, ma ancora profondamente attuali: Icaro, Orfeo, Narciso, Medusa o ancora Ulisse e Penelope, diventano, in musica, emblemi di fenomeni individuali e sociali contemporanei. Ci si interroga qui, in particolare, sulle modalità di rivisitazione di varie figure mitologiche, per comprendere quale aspetto delle storie da cui tali personaggi sono tratti venga valorizzato e quale immagine emerga dalle scelte narrative degli autori.
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Naples ou l'impossible pureté. Un parcours littéraire dans l'après-guerre par Marc Lesage, publié le 13/12/2013
Au cours de cette séance du séminaire d'études italiennes, Marc Lesage nous présente sa réflexion sur l'image de la ville de Naples dans la littérature napolitaine de l'après-guerre à travers Giuseppe Marotta, Anna Maria Ortese et Raffaele La Capria. Il nous montre comment ces auteurs de l'après guerre se confrontent à l'image réelle, mythifiée ou idéalisée de la ville parthénopéenne. Face aux transformations récentes, les choix sont multiples : nier le réel, le reposétiser ou tenter une approche médiane.
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Leopardi ottimista : un mito del Novecento par Stéphanie Lanfranchi, publié le 21/12/2009
La tesi di un ottimismo di Leopardi non è in realtà un'invenzione del Novecento, ma la ripresa e la diffusione di un mito che ricorre, sotto varie formulazioni, sin dal secolo precedente. Così come la critica leopardiana ha distinto varie fasi del pessimismo leopardiano, essa ha anche definito diverse forme di ottimismo nel pensiero e nella poesia di Leopardi, benché questa caratterizzazione sia ben meno nota della prima. Eppure, tale distinzione si trova già nelle pagine di un De Sanctis o di un Carducci nella seconda metà dell'Ottocento.
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La letteratura italiana della Grande guerra par Mario Isnenghi, publié le 10/03/2009
Entretien avec Mario Isnenghi, professeur d'Histoire contemporaine à l'Université de Venise, sur le thème de la littérature italienne de la Grande Guerre.
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La Région Emilie-Romagne, laboratoire social et politique par ENS Lyon La Clé des Langues, publié le 07/10/2008
Ce dossier propose cinq contributions à la conférence "La regione Emilia-Romagna e l'esempio di Reggio Emilia - Un laboratorio sociale e politico nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta", qui s'est tenue le 16 mais 2008 à l'Ecole Normale Supérieure - Lettres et Science Humaines de Lyon : : 1. Una città, una storia. Reggio Emilia: un percorso nella memoria collettiva. / 2. Il mito dell'URSS nello sviluppo emiliano / 3. Le Brigate Rosse, dal PCI alla lotta armata / 4. Il ruggito dell’Emilia. Reggio e la costruzione di un sistema locale nell’Italia del "boom" / 5. Crisi di un modello (emiliano). Tra Reggio e l’Emilia, appunti sulla fine di un laboratorio sociopolitico
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Il mito dell'URSS nello sviluppo emiliano par Enzo Grappi, publié le 07/10/2008
Sono presentato come economista e in effetti ho fondato e diretto per 26 anni l'Osservatorio economico dell'Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia e il Dipartimento per l'Economia, tuttavia per trattare questo tema circa il mito dell'URSS e quanto questo abbia influito sullo sviluppo di quello che sarà definito come il modello emiliano mi avvarrò anche e forse sopratutto della storia della mia famiglia (mio nonno tra i fondatori del PCI nel 1921, mio padre partigiano (uno di quelli la cui testimonianza è riportata nel sito) e poi dirigente comunista, e di quella mia personale...
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Il ruggito dell’Emilia: Reggio e la costruzione di un sistema locale nell’Italia del "boom" par Antonio Canovi, publié le 07/10/2008
Nell'Emilia contemporanea incontra massima fortuna il paradigma di una società ordinata, fiduciosa nello sviluppo e nella modernità, fatta ricca dalla imprenditorialità diffusa e governata in maniera efficiente dalle amministrazioni locali. L'Emilia felix rinvia indubbiamente ad una rappresentazione mitologica ma corrisponde in sostanza alla forte autostima che mostrano gli abitanti di questa regione (nelle due componenti territoriali principali, Emilia e Romagna)...
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Franco Mimmi, Lontano da Itaca par Maurizia Morini, publié le 16/09/2008
L'ultimo romanzo del giornalista-scrittore Mimmi riprende un tema espresso in varie forme nel corso del tempo, da poeti e intellettuali: il mito di Itaca e parallelamente il mito di Ulisse. Di conseguenza molte sono le chiavi per interpretare simbolicamente; Mimmi sceglie di rappresentare l'eroe nell'ambito familiare e domestico dell' isola. Sono passati dieci anni da quando Ulisse è tornato alla tanto sospirata Itaca e sommando con i dieci della guerra a Troia più i dieci delle peripezie nel Mediterraneo, fanno trenta.
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