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À consulter également

6 ressources contiennent le mot-clé Années de Plomb.

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Agnese Moro, Un uomo così - Ricordando mio padre

par Maurizia Morini, publié le 04/05/2010

article.png Agnese Moro, da anni gira l'Italia tra scuole, biblioteche, parrocchie per ricordare la figura umana del padre e per salvarla dall'oblio - afferma - in cui hanno cercato di farla cadere. E' la terzogenita di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, partito che ha governato l'Italia per quaranta anni, cinque volte presidente del Consiglio dei ministri, rapito e ucciso dalle Brigate rosse nel 1978 dopo 55 giorni di sequestro.

Andrea Casalegno, L'attentato

par Maurizia Morini, publié le 06/04/2010

article.png Il libro, come altri usciti in questi ultimi anni, ci riporta le parole di un figlio; di una generazione di figli di chi è stato ucciso nel periodo degli anni di piombo e che adesso parla a nome proprio e per conto dei padri, poiché cercare le tracce di chi si è perduto può servire, forse, a ricostruire la propria identità.

Giovanni Fasanella e Antonella Grippo, I silenzi degli innocenti

par Maurizia Morini, publié le 16/03/2010

article.png I due autori hanno raccolto le parole di familiari e amici di vittime delle stragi nere e del terrorismo rosso, percorsi individuali di sofferenza e di amarezza accomunati però dalla protesta verso lo Stato, che raramente ha fatto giustizia e verso l'informazione che ha spesso trasformato gli ex-terroristi in personaggi mediatici.

Giovanni Fasanella, Sabina Rossa, Guido Rossa, mio padre

par Maurizia Morini, publié le 12/01/2010

texte.png monographie.png Fiche de lecture du roman Guido Rossa, mio padre de Giovanni Fasanella et Sabina Rossa, paru aux éditions BUR en 2006.

Un nuovo ordine del discorso

par Anna Bravo, publié le 02/07/2009

article.png Chi liquida il sessantotto come una rivoluzione a parole, gli rende omaggio senza saperlo. Fra i tratti che lo caratterizzano rispetto ai movimenti politici del secolo scorso, c'è proprio il rapporto con il linguaggio. Non mi riferisco alla caduta dei tabù linguistici, che era già in corso fra beat, hippies, avanguardie culturali. Penso allo sforzo di ridare a parole usurate - libertà, uguaglianza, solidarietà- il loro senso pieno, e soprattutto al tentativo di costruire un nuovo orizzonte dei discorsi...

La construction du terroriste au cinéma, une lecture de La Meglio Gioventù

par Dora D'Errico, publié le 19/05/2007

article.png De nombreux cinéastes choisissent aujourd'hui, après une période de silence relatif, de rouvrir la page des années 1970. Une observation a guidé notre analyse de ce renouveau cinématographique, le glissement net qui, en vingt ans, s'est opéré dans le portrait du terroriste : d'une figure invisible, mêlée au corps social, telle qu'on la voit dans les films des années 80, elle est désormais hyperindividualisée, et auscultée avec les outils du psychologue et du criminologue. Une évolution qu'il nous faut interroger.