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Recherche multi-critères

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Il y a 18 éléments qui correspondent à vos termes de recherche.
Incontro con Nicola Lagioia par Florence Courriol, Nicola Lagioia, publié le 15/05/2023
Intervista allo scrittore Nicola Lagioia (1973) in occasione della traduzione francese del suo romanzo La Ville des vivants (Flammarion, 2022) (La città dei vivi, Einaudi, 2020), tradotto da Laura Brignon. Direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino, Nicola Lagioia ha vinto il Premio Strega per il romanzo La Ferocia nel 2015. L'intervista è stata realizzata a Roma il 27 ottobre 2022 da Florence Courriol. Nell'ultimo suo romanzo, lo scrittore originario di Bari, ora residente a Roma, rievoca l'omicidio nel 2016 a Roma di Luca Varani da parte di altri due giovani del tutto ordinari e senza un movente ben preciso. Nicola Lagioia procede a una ricostruzione meticolosa del dramma perché vuole capirne le ragioni profonde, indagare la normalità di personaggi che sembrano presi in un ingranaggio più grande di loro, ed esplorare la solitudine di una gioventù smarrita in una città alla deriva. Emerge una Roma ambivalente, "città morta abitata da vivi".
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Ferocità, atrocità e malinconie: il racconto della contemporaneità secondo gli scrittori Cannibali par Irene Cacopardi, publié le 06/12/2021
Dans cette communication, Irene Cacopardi propose une analyse du phénomène littéraire-éditorial des auteurs Cannibali. Né au milieu des années 1990 en Italie, ce groupe d’écrivains se distingue pour un style typiquement cinématographique, fait d’une violence extrême, d’un langage cru et d’histoires cruelles. Ils décrivent la folie humaine et sociétale sans filtres et font de la rupture des tabous, de la provocation, de la remise en question des conventions le rempart de leur parole littéraire, la marque de fabrique de leur production. Ils brisent ainsi la tradition italienne du roman qui semble avoir privilégié la clé interprétative du réalisme plutôt qu’une narration purement déviante. S'il est certain que ces auteurs écrivent au delà des conventions littéraires, qu’ils bouleversent les règles et les codes d’écriture, aussi bien langagiers que de contenu, arrivent-il vraiment à remettre en question les stéréotypes qu’ils décrivent ? Cette représentation de l’obscénité reste-t-elle une fin en soi stérile ? Joue-t-elle le jeu d’une culture du scandale ou devient-elle une expérience cathartique, un moteur pour une réflexion sur la contemporanéité ? En prenant en considération aussi bien l’usage non conventionnel de la langue que la représentation de la réalité contemporaine de la péninsule, le but de sa réflexion est de comprendre les finalités de cette écriture littéraire. L'intervention a été enregistrée à l'occasion du colloque "Esclandre" qui s'est tenu du 15 au 17 avril 2021, organisé par l'Université Clermont Auvergne et l'IHRIM.
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Il rapporto tra letteratura e cinema oggi. Riflessioni sull’intermedialità delle scritture di Giancarlo De Cataldo e Roberto Saviano par Ketty Zanforlini, publié le 01/03/2021
Vous êtes ici : Accueil / Italien / Littérature / Période contemporaine / Il rapporto tra letteratura e cinema oggi. Riflessioni sull’intermedialità delle scritture di Giancarlo De Cataldo e Roberto Saviano Voir Modifier Partage État : Publié ▼ Actions ▼ Il rapporto tra letteratura e cinema oggi. Riflessioni sull’intermedialità delle scritture di Giancarlo De Cataldo e Roberto Saviano Par Alison Carton-Kozak Dernière modification 05/03/2021 14:30 Historique Par Ketty Zanforlini : Professeure agrégée d’italien, doctorante - Université Sorbonne Nouvelle Publié par Alison Carton-Kozak le 01/03/2021 Se la letteratura oggi sembra essere stata soppiantata dalle produzioni cinematografiche, il cinema italiano è stato, negli ultimi dieci anni, decisamente rilanciato non da due cineasti ma da due scrittori, Giancarlo De Cataldo e Roberto Saviano. Come la loro scrittura si adatta alle modalità narrative cinematografiche? Come leggere la loro produzione non solo come una serie di prodotti derivati interscambiabili? La cultura visuale, l’intermedialità e la transmedialità saranno concetti utili da interrogare per analizzare le loro opere letterarie e per, a partire da queste, misurarne la distanza dalle loro trasposizioni filmiche. Questo saggio è la versione redatta di una relazione orale tenuta durante la giornata "Rapporto tra letteratura e cinema" organizzata all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi il 9 aprile 2018.
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Dal viaggio immaginario alla fantascienza : Landolfi, Solmi, Zanzotto "In una rete di linee che si intersecano" par Rosanna Maggiore, publié le 11/09/2015
Dans cet article, Rosanna Maggiore montre de quelle manière le rapport entre le poète lunaire par excellence, Giacomo Leopardi, et les écrivains du XXe siècle change face à une nouvelle phase historique qui voit, entre autres, l’exploration de l’espace et la conquête de la lune. En littérature, on passe du mythe de la lune à sa parodie, du voyage imaginaire à la science-fiction. Les écrivains ne sauraient évoquer la lune chère à Leopardi, "vergine", "candida", "intatta", que de manière ironique, et pourtant la leçon du poète-philosophe demeure actuelle. Rosanna Maggiore s’interroge sur les raisons de cette actualité à travers le prisme de trois écrivains différents : Tommaso Landolfi, Sergio Solmi et Andrea Zanzotto.
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Vandalo par Filippo d'Angelo, publié le 03/06/2015
In occasione delle 9e Assises Internationales du Roman 2015 tenutesi a Lione, scrittore Filippo d'Angelo ci propone un testo inedito sul tema della scrittura come vandalismo.
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Guido Crainz, Diario di un naufragio. Italia 2003-2013 par Maurizia Morini, publié le 26/02/2015
Lo storico e opinionista Guido Crainz dopo la pubblicazione della trilogia sull'Italia repubblicana (Storia del miracolo italiano, Il paese mancato, Il paese reale) e Autobiografia di una Repubblica, tutti presso l'editore Donzelli, sviluppa in questo suo ultimo testo una nuova modalità narrativa. Sotto forma di diario ripercorre gli avvenimenti anno per anno lungo il corso di un decennio.
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Elena Ferrante, Storia della bambina perduta par Maurizia Morini, publié le 06/01/2015
Elena Ferrante, nom de plume di una scrittrice di cui si ignora l'identità per sua esplicita e dichiarata scelta, ha completato con il quarto volume la saga iniziata con L'amica geniale, pubblicato nel 2001. Seguito a scadenza annuale da Storia del nuovo cognome e da Storia di chi fugge e di chi resta. L'io narrante – Elena – conclude la lunga vicenda amicale con Lina, l'amica geniale. Ricordiamo le due bambine nate nel 1944, in un rione popolare di Napoli, cresciute l'una accanto all'altra fra soprusi camorristici e povertà familiari.
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Antimedico par Paolo Giordano, publié le 19/09/2014
Scritto per le 8e Assises Internationales du Roman 2014 di Lione, il testo Antimedico di scrittore Paolo Giordano è una riflessione sulla letteratura come "regno sconfinato del come-avrebbe-potuto-essere-e-invece-non-è-stato".
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Le seduzioni della guerra par Paolo Giordano, publié le 19/09/2014
Nel testo Le seduzioni della guerra, scritto per le 8e Assises Internationales du Roman 2014 di Lione, scrittore Paolo Giordano torna sul suo viaggio con le truppe italiane in Afghanistan e analizza il rapporto tra guerra e letteratura.
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Intervista a Paolo Giordano par Paolo Giordano, Maurizia Morini, publié le 18/09/2014
In occasione delle 8e Assises internationales du Roman 2014 svoltesi a Lione, lo scrittore Paolo Giordano, vincitore del Premio Strega e del Premio Campiello Opera Prima per il romanzo La solitudine dei numeri primi (2008) ha rilasciato un'intervista alla Clé des langues in cui ci parla dell'origine dei suoi testi e della loro elaborazione. Fisico di formazione, è oggi autore di altri due romanzi, Il corpo umano (2012) e Il nero e l'argento (2014).
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Assises du roman 2013 : Intervista a Sandro Veronesi par Sandro Veronesi, Maurizia Morini, publié le 13/09/2013
In occasione delle 7èmes Assises internationales du Roman svoltesi a Lione La Clé des langues ha intervistato lo scrittore Sandro Veronesi. Ci spiega il ruolo fondamentale della scuola (o perlomeno, di un suo professore di letteratura) nella sua formazione e il posto centrale della letteratura russa e del grande poeta Paolo Pasolini. Più leggermente, accenna poi al mestiere di scrittore e alle modalità della sua produzione letteraria.
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Assises du roman 2013 : "Comment faire parler ses personnages ?" par Sandro Veronesi, publié le 04/09/2013
Il testo seguente riprende l'intervento di scrittore Sandro Veronesi svoltosi il 2 giugno 2013 alle Assises Internationales du Roman 2013 e intitolato "Comment faire parler ses personnages ?"
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Incontro con Roberto Piumini par Roberto Piumini, Giacomo Anastasi, publié le 28/09/2012
Lo scrittore Roberto Piumini dopo la lettura di una poesia e di un racconto in musica ci parla della sua esperienza di scrittore per giovani ma anche per adulti. Evoca il legame particolare con il suo pubblico e spiega com'è difficile - a volte - cambiare strada e trovare la legittimità di scrivere per gli adulti...
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Intervista a Giancarlo De Cataldo par Giancarlo de Cataldo, Maurizia Morini, publié le 14/09/2012
Nell'ambito delle "Assises Internationales du Roman 2012" tenutesi a Lione, Giancarlo De Cataldo - il celebre autore di Romanzo Criminale - ha accettato di rispondere alle nostre domande evocando la sua duplice attività di scrittore famoso e di giudice. Ci ha parlato del difficile ruolo dei Magistrati, degli aspetti contradditori che presenta, a volte, l'applicazione della giustizia, del terrorismo degli anni '70, del segreto di Stato su documenti che impediscono una completa verità storica.
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Incontro con Andrea Genovese par Andrea Genovese, Maurizia Morini, publié le 25/02/2011
Durante questa intervista, Andrea Genovese parla del suo mestiere di scrittore e torna sulle sue ultime opere letterarie, la sua trilogia autobiografica. Si tratta di una riflessione globale sullo scrivere e sulla sua scrittura. La particolarità autobiografica della sua recente produzione lo conduce anche a parlare delle sue radici e della sua storia personale nella storia italiana.
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Erri De Luca, Il giorno prima della felicità par Maurizia Morini, publié le 22/09/2009
L'ultimo breve ma intenso romanzo di Erri De Luca ci fa riconoscere dalle prime pagine l'inconfondibile stile dello scrittore: definizioni fulminanti, brevi righe come sentenze, un linguaggio scarno ed essenziale in un procedere incisivo e serrato. Nel libro, ambientato a Napoli, vi è poi un uso della lingua italiana filtrata dal napoletano; l'autore fa dire ad uno dei personaggi principali -Don Gaetano- "L'italiano va bene per scrivere, dove non serve la voce, ma per raccontare ci vuole la lingua nostra; il napoletano è romanzesco, fa spalancare le orecchie e pure gli occhi". L'io narrante ne Il giorno prima della felicità, è lo Smilzo, un orfano nato nel 1943 e rimasto solo in un caseggiato napoletano, che scrive la sua storia e quella di altri che vivono nella casa, nel vicolo e nella città.
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Franco Mimmi, Lontano da Itaca par Maurizia Morini, publié le 16/09/2008
L'ultimo romanzo del giornalista-scrittore Mimmi riprende un tema espresso in varie forme nel corso del tempo, da poeti e intellettuali: il mito di Itaca e parallelamente il mito di Ulisse. Di conseguenza molte sono le chiavi per interpretare simbolicamente; Mimmi sceglie di rappresentare l'eroe nell'ambito familiare e domestico dell' isola. Sono passati dieci anni da quando Ulisse è tornato alla tanto sospirata Itaca e sommando con i dieci della guerra a Troia più i dieci delle peripezie nel Mediterraneo, fanno trenta.
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Andrea Camilleri, Il birraio di Preston par Franca Pinnizzotto, publié le 12/02/2008
Uomo di temperamento sanguigno e di grandi passioni, Camilleri è un intellettuale dalla poliedrica personalità, prodigiosamente trasversale (come si usa dire), in quanto ha sperimentato le più svariate forme di comunicazione artistica. Esiste infatti un Camilleri poeta e un Camilleri scrittore, un Camilleri regista teatrale, radiofonico, televisivo e un Camilleri produttore di alcune fra le pagine migliori che la RAI possa conservare nei suoi archivi...
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