9 febbraio 2018 - Foibe: Giorno del Ricordo
Foibe, Mattarella: "Violenze del passato ci ammoniscono sui rischi dell'odio etnico"Foibe, Mattarella: "Violenze del passato ci ammoniscono sui rischi dell'odio etnico"
Il messaggio del Presidente della Repubblica nell'occasione del Giorno del Ricordo
(Umberto Rosso, La Repubblica, 09/02/18)
ROMA - Basta alimentare il vento dell'odio. Il nostro Paese corre "gravissimi rischi" a causa "del nazionalismo estremo, l'odio etnico, la violenza ideologica eretta a sistema".
Usa parole durissime Sergio Mattarella per rinnovare la condanna della strage delle foibe, che nel pomeriggio commemora in Senato con la celebrazione del Giorno del Ricordo, accanto al presidente del Senato Pietro Grasso, al ministro Anna Finocchiaro e i testimoni di quella buia stagione.
Mattarella: gravissimi rischi da nazionalismo estremo e odio etnico
(Il Sole 24 ore, 09/02/18)
«Le stragi, le violenze, le sofferenze patite dagli esuli giuliani, istriani, fiumani e dalmati non possono essere dimenticate, sminuite o rimosse. Esse fanno parte, a pieno titolo, della storia nazionale e ne rappresentano un capitolo incancellabile, che ci ammonisce sui gravissimi rischi del nazionalismo estremo, dell'odio etnico, della violenza ideologica eretta a sistema». Lo ha scritto in un messaggio il Capo dello Stato Sergio Mattarella in occasione del Giorno del Ricordo, che si celebra sabato 10 febbraio. «L’Unione Europea - si legge ancora nel messaggio di Mattarella - è nata per contrapporre ai totalitarismi e ai nazionalismi del Novecento una prospettiva di pace, di crescita comune, nella democrazia e nella libertà. Oggi, grazie anche all'Unione Europea, in quelle zone martoriate, si sviluppano dialogo, collaborazione, amicizia tra popoli e stati».
Domani in ogni scuola si parli delle foibe. Risponde Aldo Cazzullo
(Aldo Cazzullo, Il Corriere della Sera, 09/02/18)
Caro Aldo,
domani è il Giorno del Ricordo per i profughi istriani e dalmati. Nel 1992 Carlo Sgorlon, nel libro «La foiba grande», scriveva che le foibe istriane sono «ben più di mille»: gli diedero del pazzo, ma venne rivalutato quando un gruppo misto di speleologi giuliani e istriani eseguì la mappatura completa delle foibe che risultarono 1.730.