8 giugno 2020 - Coronavirus: app Immuni, al via oggi in quattro regioni
Coronavirus, l'app Immuni scaricata da 2 milioni di italiani. Si parte in 4 regioni
Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia saranno le prime regioni a testare il funzionamento del contact tracing Immuni, che ha avuto anche il via libera, nei giorni scorsi, da parte del Garante per la Privacy
(La Repubblica, 07/06/2020)
ROMA - Dopo polemiche e rasicurazioni adesso si parte per davvero. Da domani lunedì 8 giugno diventa operativa in quattro regioni pilota - Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia - la app Immuni per la tracciabilità dei contatti Covid positivi. Il software è scaricabile dal primo giugno e, dopo la prima settimana di sperimentazione, il funzionamento a pieno regime su scala nazionale è programmato per il 15 giugno prossimo.
La app Immuni "è stata scaricata da 2 milioni di italiani", ha detto oggi il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri che lo ha definito uno strumento "molto utile". "Il tracciamento è una componente essenziale per questa fase", ha aggiunto. Nessuna preoccupazione, poi, ha detto il commissario per l'emergenza per il fatto che ogni regione sta realizzando una propria App. "Quando studiavo mi dicevano che la moneta buona scaccia quella cattiva - ha detto - e sono sicuro che Immuni sarà la più utile per le esigenze".
E così Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia saranno le prime regioni a testare il funzionamento del contact tracing Immuni, che ha avuto anche il via libera, nei giorni scorsi, del Garante per la Privacy. La app arriva alla linea di partenza non senza una scia di polemiche e inciampi tecnici. Ha dovuto superare le critiche alle icone sessiste che ritraevano una mamma con il bambino e l'uomo davanti al pc, poi cambiate nel giro di una mattinata. In seguito sono arrivati i problemi legati alla tipologia di smartphone, in alcuni casi incompatibili per scaricare la app e su cui si è concentrato il lavoro di questi giorni per cercare di arrivare pronti al D-day. In particolare, Immuni usa la tecnologia per le notifiche di esposizione messa a disposizione da Apple e Google. Questa tecnologia determina i requisiti di sistema per scaricare e usare Immuni.
App Immuni, due milioni di download. Al via i test in 4 Regioni
A partire da lunedì 8 giugno, in Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia inizieranno ad essere tracciati i contatti positivi al Covid-19. Arcuri: «Strumento molto utile»
(Michela Rovelli, Il Corriere della Sera, 08/06/20)
Il primo giugno il Garante della Privacy ha dato il suo ok definitivo all’app Immuni, che è subito sbarcata sugli Store. Esattamente sette giorni dopo - lunedì 8 giugno - parte ufficialmente la sperimentazione in quattro regioni pilota: Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia. Una settimana in cui, fa sapere Domenico Arcuri, commissario per l’emergenza, l’app è stata scaricata da due milioni di persone. Lo definisce a «1/2 in più» su Rai 3 uno «strumento molto utile» perché «il tracciamento è una componente essenziale per questa fase». Cosa significa allora questo avvio dei test in quattro aree della penisola?
Cosa significa l’avvio delle sperimentazioni
L’app Immuni è arrivata sui nostri telefoni - per chi l’ha scaricata e vorrà scaricarla - appena due giorni prima della riapertura dei confini regionali. Considerata fondamentale per un buon ri-avvio degli spostamenti degli italiani, per evitare una nuova drastica diffusione dei contagi, è in realtà già a (quasi) tutti gli effetti attiva dal primo giugno. Da questa data, infatti, ha iniziato a registrare gli incontri di tutti coloro che hanno effettuato il download. In tutta Italia. Nelle quattro Regioni in cui oggi, 8 giugno, verranno avviate le sperimentazioni succederà qualcosa in più. Immuni attiva la possibilità, per gli operatori sanitari, di inserire il codice alfanumerico di 10 caratteri associato a un utente risultato positivo al Covid-19 in un server che immediatamente sbloccherà l’invio, da parte dello smartphone dell’utente, di una notifica a tutti i cellulari delle persone (dotate di app) che nei 14 giorni precedenti hanno avuto contatti con lui. Stando a meno di due metri di distanza da lui per almeno 15 minuti. Una volta ricevuta la notifica, Immuni consiglierà di consultare le autorità sanitarie. Dunque Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia sono le prime regioni dove viene attivato il tracciamento dei contagi attraverso quel sistema - congeniato dagli sviluppatori di Bending Spoons - che funziona attraverso Bluetooth (qui tutte le informazioni su come funziona Immuni).
Immuni al via dall’8 giugno in 4 regioni. «App scaricata da 2 milioni italiani»
Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Domenico Arcuri. L’app sarà testata a partire da lunedì in Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia prima di essere resa operativa su scala nazionale
(Andrea Gagliardi, Il Sole 24 Ore, 07/06/2020)
La app Immuni per il contact tracing, che lunedì 8 giugno inizierà a funzionare in via sperimentale in 4 regioni (Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia, ndr) «è stata scaricata da 2 milioni di italiani». Lo ha detto il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri a '1/2 ora in più' su Rai3. Scaricabile dal primo giugno, dopo la prima settimana di sperimentazione, il funzionamento a pieno regime su scala nazionale è previsto per il 15 giugno prossimo. «È una app molto utile e il tracciamento è una componente essenziale per questa fase» ha aggiunto il commissario, dicendosi non preoccupato del fatto che ogni regione stia realizzando una propria App. «Quando studiavo mi dicevano che la moneta buona scaccia quella cattiva - ha concluso - e sono sicuro che Immuni sarà la più utile per le esigenze».
Le regole di Immuni
In effetti, in parallelo all'applicazione scelta dal Governo sono spuntate diverse iniziative locali, nonostante il Garante della privacy italiano abbia chiesto di non procedere in ordine sparso. Invece si continua a registrare un doppio fronte: nazionale e regionale. Prima è arrivata Immuni con le regole a cui dovrà sottostare. Ovvero: niente geolocalizzazione; nessuna limitazione per chi non la scarica; uso di dati anonimi o pseudonimizzati e solo per finalità di sanità pubblica, profilassi, statistica o ricerca scientifica (il titolare del trattamento è il ministero della Sanità); tempi di conservazione delle informazioni ben definiti (al massimo fino al 31 dicembre 2020).
Le app regionali
Contemporaneamente sono arrivate le app di tracciamento regionali. Si stanno muovendo in tal senso il Friuli Venezia Giulia, l'Umbria , la Liguria e anche la Sardegna. La Lombardia ha implementato la app «AllertaOm», nata per gli alert della Protezione civile, con funzionalità connesse all'emergenza sanitaria (per esempio, individuazione di focolai, analisi statistiche ed epidemiologiche). In Sicilia c'è «SiciliaSiCura» pensata soprattutto per i contagiati asintomatici arrivati sull'isola. Basilicata, Lazio, provincia di Trento, Valle d'Aosta e Toscana si sono concentrate sulle app di diagnosi e cura (per esempio, i servizi di telemedicina).
Da oggi al via la sperimentazione dell’app Immuni in quattro Regioni, già 2 milioni i download
La ministra dell'Innovazione Paola Pisano: “Sarà utile anche contro la nascita di focolai improvvisi”
(La Stampa, 08/06/2020)
L'applicazione Immuni "è già attiva su tutto il territorio, su scala nazionale, e oggi inizia la sperimentazione in quattro Regioni", ossia Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia, dove "parte il sistema sanitario e gradualmente entreranno le altre a livello nazionale". Lo ha detto la ministra dell'Innovazione Paola Pisano, intervenuta a Unomattina su Rai 1. L'app, ha spiegato, "è stata accolta bene dai cittadini, che ne hanno apprezzato la semplicità di utilizzo e anche l'utilità. A oggi è stata già scaricata da più di 2 milioni di persone".
Arcuri: app Immuni, 2 mln di download. Accelerare su caccia asintomatici. Fine emergenza solo con vaccino
La app Immuni «è stata scaricata da 2 milioni di italiani». Lo ha detto il commissario per l'emergenza Domenico Arcuri a '1/2 ora in più' su Rai3, ricordando che la app per il contact tracing domani inizierà a funzionare in via sperimentale in 4 regioni.
(Il Mattino, 07/06/2020)
«È una app molto utile e il tracciamento è una componente essenziale per questa fase» ha aggiunto il commissario dicendosi non preoccupato del fatto che ogni regione sta realizzando una propria App. «Quando studiavo mi dicevano che la moneta buona scaccia quella cattiva - ha detto - e sono sicuro che Immuni sarà la più utile per le esigenze».
«Bisognerebbe cominciare a dare la caccia agli asintomatici con una strategia nazionale, che in una fase come questa sono più importanti di chi il virus ce l'ha», ha proseguito ribadendo che ad oggi l'Italia è in grado di effettuare 92mila tamponi al giorno a fronte di una capacità, nell'ultimo mese, di 62mila al giorno. «I test molecolari sono l'unica vera componente per dire se c'è contagio o pure no e su questo bisognerebbe fare la caccia agli asintomatici - ha ribadito - Oggi su questo siamo meno impreparati di come eravamo a marzo, dunque dobbiamo preparaci e in questa fase accelerare». Arcuri ha poi sottolineato che è necessario «far pagare i test sierologici un prezzo accettabile».