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8 gennaio 2024 - Commemorazione di Acca Larenzia, polemica sui saluti romani

Publié par Alison Carton-Kozak le 08/01/2024

La storia dell'eccidio di via Acca Larenzia, a Roma

Il 7 gennaio 1978 tre giovani militanti del Msi - Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni - furono uccisi nella sede del partito in via Acca Larenzia, a Roma. Gli assassini non sono mai stati identificati. Da allora, ogni anno, quel luogo  è teatro di manifestazioni neofasciste

(Antonio Carioti, Il Corriere della Sera, 08/01/2024)

La vicenda tragica di Acca Larenzia, con l’uccisione di tre giovani militanti del Msi il 7 gennaio 1978, è uno degli episodi che hanno lasciato maggiormente il segno nella memoria dell’estrema destra italiana. Fu allora che un gruppo di attivisti neofascisti, tra cui Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, decise di creare i Nuclei armati rivoluzionari (Nar).

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La storia di Acca Larentia: le vittime della strage del 1978 e le commemorazioni della destra

Era il 7 gennaio del 1978 quando due giovani del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, furono assassinati di fronte alla sede del Movimento Sociale. Negli scontri con le forze dell’ordine poche ore dopo venne ucciso Stefano Recchioni, un altro militante missino

(Marco Carta, La Repubblica, 08/01/2024)

Una sfilata di braccia tese e il saluto presente gridato all’unisono. La commemorazione della strage di Acca Larentia è ormai da anni uno degli appuntamenti più importanti per la destra italiana, che puntualmente si ritrova a ricordare le vittime dell’agguato per cui non è mai stata fatta giustizia.

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Acca Larenzia, polemiche sui saluti romani. Il video dell'adunata nera, Schlein: «Interrogazione. Meloni non ha niente da dire?». Tajani: «Noi antifascisti»

Come ogni anno a Roma domenica 7 gennaio si è tenuta la commemorazione. Polemiche sulle modalità. Calenda: «Vergogna». Zingaretti: «Saluto romano simbolo di morte, chi non condanna è complice». Borghi (Iv): «Sembra il 1924». Il paragone con quanto accaduto alla Scala

(Redazione Roma, Il Corriere della Sera, 08/01/2024)

Un'adunata «nera» in formazione militare tra i palazzi del Tuscolano, prima periferia di Roma, con le braccia tese nei saluti romani e triplo «Presente!», sotto lo sguardo perplesso di chi, dall'alto e come ogni anno, si è ritrovato ad assistere alla cerimonia di commemorazione di Acca Larenzia, ex sede dell'Msi dove il 7 gennaio 1978 furono uccisi i due giovani esponenti del Fronte della Gioventù Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta e, in seguito, durante gli scontri con le forze dell'ordine, anche Stefano Recchioni della destra sociale.

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Acca Larentia, centinaia di saluti romani: è il 2024 ma sembra di essere a Roma nel 1924

Ieri sera le braccia tese dei militanti di estrema destra davanti all’ex sede del Msi per commemorare i militanti del Fronte della gioventù uccisi 46 anni fa. Renzi e Schlein: “Meloni non ha niente da dire?”. Interrogazioni a Piantedosi da Pd e Avs. Tajani: “No all’apologia di fascismo”

(La Repubblica, 08/01/2024)

L’immagine è impressionante: centinaia di braccia tese che si levano verso l’alto quando viene chiamato il “presente”. Saluti romani davanti all’ex sede dell’Msi di via Acca Larentia, a Roma, per commemorare tre giovani del Fronte della Gioventù uccisi lì davanti 46 anni fa, Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, i primi due da un commando di estrema sinistra, il terzo negli scontri che seguirono tra giovani di estrema destra e forze dell’ordine.

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Acca Larentia, i saluti romani in strada diventano un caso. Schlein annuncia interrogazione, dal M5S esposto in Procura

Polemiche per il comportamento di alcuni militanti di destra per ricordare i tre esponenti del Fronte della Gioventù uccisi a Roma il 7 gennaio 1978 davanti alla sede del Msi

(Nicola Barone, Il Sole 24 Ore, 08/01/2024)

I saluti romani in piazza, al grido «presente», per commemorare l’anniversario della strage di Acca Larentia, una delle pagine più tragiche degli anni di piombo a Roma, diventano un caso politico. «Roma, 7 gennaio 2024. E sembra il 1924. Presenteremo un’interrogazione al ministro Piantedosi, quel che è accaduto non è accettabile. Le organizzazioni neofasciste vanno sciolte, come dice la Costituzione». Così sui social la segretaria del Pd, Elly Schlein, postando le immagini dei saluti romani durante la commemorazione dei morti di Acca Larentia ieri a Roma. Di « una vergogna inaccettabile in una democrazia europea» parla il leader di Azione Carlo Calenda commentando le immagini dei saluti romani durante la commemorazione di Acca Larentia.

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Centinaia di saluti romani per Acca Larentia: i nostalgici fascisti si presentano con l’urlo “presente”. Le opposizioni: “Il governo tace?”

Scoppia la polemica per commemorazione bipartisan sull'anniversario della strage accaduta durante gli anni di piombo a Roma

(La Stampa, 08/01/2024)

Partita con le più buone intenzioni di una commemorazione bipartisan la giornata dell'anniversario della strage di Acca Larentia, una delle pagine più tragiche degli anni di piombo a Roma, è finita tra le polemiche e l'annuncio del ricorso alle carte bollate.

Tutto per l'iniziativa di alcuni militanti di destra che, come da tradizione, hanno commemorato con saluti fascisti e "presente" i tre militanti del Fronte della Gioventù Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, uccisi a Roma il 7 gennaio 1978 davanti alla sede del Msi.

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