7 novembre 2022 - Migranti: scontro tra le ong e il governo. Humanity si rifiuta di lasciare il porto e fa ricorso al Tar.
Le storie dei migranti di Catania: la disperazione del pachistano Shimar e la speranza per la piccola Sama
In 35 sono rimasti bloccati sulla nave Humanity1. Il ragazzo chiede di scendere insieme con i fragili. E per la bambina dal labbro leporino gara di solidarietà per operarla. L'arcivescovo di Catania: "Non si può aspettare il dibattito politico per mettere in sicurezza le persone"
(Alessia Candito, La Repubblica, 07/11/2022)
Catania - L'arcivescovo di Catania arriva che al molo ormai è sera. Va al piazzale dieci dove da Geo Barents ancora scende la lunga fila di adolescenti, famiglie con bambini, malati in condizioni troppo serie per essere curati a bordo. Incontra i disperati di Humanity1, naufraghi in mare prima e adesso prigionieri del limbo che per loro è diventato il porto di Catania, perché fragili ma non abbastanza da poter sbarcare secondo il dettato del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, approvato per decreto con firma in calce anche dei titolari delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e della Difesa, Guido Crosetto.
Humanity 1: «Non lasceremo il porto». Duello tra Viminale e Ong
A Catania due navi con centinaia di persone e una terza in arrivo. Sbarcano minori e «fragili». La Ong Sos Humanity annuncia un ricorso al Tar contro la decisione del governo
(Marta Serafini, Il Corriere della Sera, 07/11/2022)
CATANIA - Prima emergenza sbarchi del governo Meloni, giorno secondo. Gli occhi di Muhammad, 25 anni, dal Pakistan si fanno liquidi per l’incredulità. «Sono scesi quasi tutti. Forse perché non sono abbastanza malato?», chiede. Sono 35 i migranti rimasti a bordo della Humanity 1, la nave della Ong tedesca arrivata in porto la sera di sabato, da cui sono sbarcati in 144, compresi 102 minori, 100 non accompagnati. «Hanno visto andare via i loro compagni di viaggio, è stato straziante», raccontano gli operatori mentre viene distribuito un pasto caldo.
L’atmosfera è trattenuta. Un gruppetto di ragazzi pachistani si stringe nelle coperte di lana. «Hanno in tanti i segni delle torture sul corpo. Ma durante gli screening sanitari dal personale del ministero della Salute e dalla Croce Rossa non c’erano nemmeno i traduttori», si arrabbia Camilla Kranbusch, 27 anni, dello staff. Sul ponte, anche un legale del pool formato per le richieste di asilo. La paura, ora, è che qualcuno decida di gettarsi in mare e fuggire. «Il momento più difficile? Un ragazzo si è sentito male, ha avuto un vero e proprio crollo», spiega ancora Kranbusch, seduta sulla banchina del molo di Levante.
Navi Ong, sbarcano i passeggeri fragili. Il comandante si rifiuta di ripartire
A bordo della nave ormeggiata al molo di Levante al momento ci sono ancora 35 naufraghi. Altri 144, considerati “soggetti fragili”, sono stati fatti sbarcare. Alarm Phone, nave con 500 migranti a rischio a largo Malta
(Il Sole 24 Ore, 06/11/2022)
A Catania sono sbarcati i migranti fragili dalla Humanity 1 e dalla Geo Barents. Ma lo scontro è su chi non può scendere, come prevede un decreto del Governo Meloni. Il comandante di una nave sulla quale si trovano 35 migranti non autorizzati a sbarcare si rifiuta di ripartire. Il Pd chiede intanto che il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi riferisca in Aula. E arriva l’appello del Papa: «L’Ue non lasci sola l’Italia». La nave Humanity 1 della Ong Sos Humanity è ancora ferma al molo di Levante di Catania: nonostante l'ordine di lasciare il porto disposto dalle autorità italiane, il capitano si rifiuta di partire. Le autorità italiane hanno fatto sbarcare 144 migranti considerati «soggetti fragili» in precarie condizioni sanitarie - tra cui 100 minori non accompagnati - tutti trasferiti nei centri di accoglienza, ma a bordo ci sono ancora 35 naufraghi. L’Ong armatrice ha deciso di avviare ricorrere al Tar contro il decreto del Governo che ha autorizzato l'attracco condizionato alla nave, solo il tempo per accertare le condizioni dei naufraghi.