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5 marzo 2024 - È morta la brigatista rossa Barbara Balzerani

Publié par Alison Carton-Kozak le 05/03/2024

Chi era Barbara Balzerani, la «compagna Sara» delle Brigate Rosse: da via Fani alla cattura, senza mai pentimento

Il suo nome di battaglia era Sara, è stata l'ultima leader «carismatica» delle Br: la sua storia 

(Giovanni Bianconi, Il Corriere della Sera, 04/03/2024)

È stato l’ultimo «capo carismatico» delle Brigate rosse a finire in carcere, nel giugno del 1985, tre mesi dopo l’omicidio del professor Ezio Tarantelli, per il quale Barbara Balzerani — morta ieri per una malattia a 75 anni — fu condannata per avervi preso parte. 

Quando i carabinieri la arrestarono sul litorale di Ostia aveva una pistola nella borsa, ma non fece in tempo a usarla; le Br erano già in caduta libera, continuavano a uccidere ma senza più i ritmi e il contesto tumultuoso degli anni Settanta nel quale erano diventate la principale organizzazione armata in Italia.

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È morta l’ex Br Barbara Balzerani, la primula rossa della lotta armata che non si è mai pentita

Aveva 75 anni. Partecipò all’agguato di via Fani con le Br. Condannata all’ergastolo era libera dal 2011. Nel 2018 fece discutere il suo post sul quarantennale

(Lirio Abbate, La Repubblica, 04/03/2024)

ROMA — Nella strage di via Fani, quando vengono uccisi i carabinieri Oreste Leonardi e Domenico Ricci e i poliziotti Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi, che erano la scorta di Aldo Moro, la brigatista rossa Barbara Balzerani, nome di battaglia “Sara”, era lì perché faceva parte del commando che rapì il leader democristiano. Armata con la mitraglietta Skorpion, presidiava la parte bassa della strada, all’incrocio con via Stresa, la mattina del 16 marzo 1978. Nata nel 1949 a Colleferro, a una cinquantina di chilometri da Roma, era entrata nelle Br a 26 anni: era il 1975. 

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Sequestro Moro, sul ruolo della ‘ndrangheta la Br Balzerani smentita da pentiti, boss, procure e Parlamento

Nel dicembre 1995 la brigatista Balzerani dichiarò all’attuale procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo che non c’erano calabresi nel commando di via Fani ma fu smentita dalle indagini successive e dai lavori della Commissione parlamentare antimafia nel 2017

(Roberto Galullo, Il Corriere della Sera, 04/03/2024)

Sulla presenza della ‘ndrangheta in Via Fani a Roma – luogo della strage degli uomini che il 16 marzo 1978 scortavano il leader della Democrazia Cristiana Aldo Moro – le strade di Barbara Balzerani, morta il 4 marzo 2024, e quella della Procura di Reggio Calabria e del Parlamento, si sono divise.

Il 19 dicembre 1995, alle ore 15, negli uffici del Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri (Ros) davanti a Giovanni Melillo, sostituto procuratore della Repubblica di Napoli e oggi a capo della Direzione Nazionale antimafia, comparve Barbara Balzerani, all’epoca detenuta presso la Casa circondariale di Roma-Rebibbia femminile.

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