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29 aprile 2024 - Elezioni europee, Meloni capolista in tutta Italia

Publié par Alison Carton-Kozak le 29/04/2024

Meloni: “Votate Giorgia”. La premier trasforma le Europee in un referendum

Ufficiale la candidatura, con un trucco per far scrivere il suo nome sulla scheda: “Sono del popolo”. L’attacco al Ppe e la stoccata a Salvini assente: “Fa il ponte”. Allontana Von der Leyen e Draghi per tenersi mani libere

(Emanuele Lauria, La Repubblica, 28/04/2024)

PESCARA — Alla riffa di Fratelli d’Italia, alla fine, ha vinto lei: «Salvini ha fatto il ponte» era la frase che valeva di più, nella fanta-convention del partito mutuato dal fanta-Sanremo, un gioco segreto fra dirigenti e parlamentari chiamati a pronunciare sul palco alcune parole-chiave, con tanto di punteggio per ciascuna di esse. E Giorgia Meloni sbaraglia la concorrenza grazie alla battuta che liquida Matteo Salvini, e il dettaglio minimo serve solo a spiegare il clima goliardico, in stile Atreju, in cui matura la discesa in campo pluri-annunciata della premier. E dà anche il senso del ritorno alla dimensione pop che la leader, tailleur color turchese dentro la cornice live di un’animata spiaggia di Pescara, celebra a ogni passaggio nella sua ora di discorso.

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Meloni, la strategia del nome alle Europee per lanciare il referendum su sé stessa. E punge Salvini assente: «Preferisci il ponte...»

Il meccanismo della preferenza pensato poco prima per il referendum su di sé: l’1 giugno il comizio finale. Il fastidio degli otoliti: «Sono come su un ottovolante...»

(Monica Guerzoni, Il Corriere della Sera, 29/04/2024)

PESCARA - «Scrivete Giorgia», semplicemente Giorgia. Lei da sola, contro tutti. Lei che per anni si è sentita derisa, bollata come «pesciarola» e «borgatara». Lei che ancora una volta scende in campo e separa il mondo (elettorale) in due. Con me o contro di me. Dalla parte della verità o da quella delle «menzogne». Di qua Giorgia e i suoi fratelli (e sorelle, vedi Arianna sempre in prima fila), quelli che vengono dal popolo e parlano come il popolo e non stanno a chiedersi, perché è roba da élite, se la premier sia populista, popolare o «pop».

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Meloni capolista in tutte le circoscrizioni. «Questa Italia che cambia oggi può cambiare l’Europa»

L’annuncio della discesa in campo. A Pescara per l’evento sono arrivati oltre 2.200 delegati da tutta Italia. Anche Carlo Calenda (Azione) rompe gli indugi: anche lui sarà candidato in tutte le circoscrizioni

(Nicola Barone, Il Sole 24 Ore, 28/04/2024)

«Noi vogliamo che l’Italia sia centrale per cambiare quello che non funziona in Europa, questa Italia che cambia oggi può cambiare l’Europa». Sono le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dal palco della conferenza programmatica di FdI a Pescara. L’attesa degli ultimi giorni è sciolta. Con la decisione, finalmente comunicata alla platea dei militanti, «di scendere in campo per guidare le liste di Fratelli d’italia in tutte le circoscrizioni elettorali», non senza un battuta di spirito («se sopravvivo»). Per la premier «l’Italia è tornata protagonista in Occidente, in Europa, nel Mediterraneo dopo gli anni del servilismo di certa sinistra, dopo gli anni del cerchiobottismo dei Cinque Stelle. È tornata l’Italia che rispetta i suoi impegni internazionali, che viene guardata con rispetto perché ha il coraggio di prendere decisioni giuste anche quando quelle decisioni possono essere impopolari. Come quella di sostenere il popolo ucraino che combatte per la propria libertà contro l’imperialismo neo sovietico di Vladimir Putin».

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Meloni: “Scrivete solo Giorgia sulla scheda per le Europee”. Non è vietato ma per i giuristi c’è il rischio ricorsi

Pellegrino: “Giorgia non è un soprannome” Azzariti: “Forzatura populista”. Scoca: “Possibili contestazioni”

(Liana Milella, La Repubblica, 28/04/2024)

Non c’è norma che la vieti, ma la mossa di Meloni per diventare “solo” Giorgia nel seggio elettorale si espone a una bocciatura senza sconti da parte dei giuristi. E al rischio di contestazioni. Anche sul filo dell’ironia, come fa il costituzionalista della Sapienza Gaetano Azzariti: «Solo Giorgia? E se c’è un’altra Giorgia che fanno? Saranno costretta a eliminarla? Vietate tutte le Giorgia dentro FdI? Già questa è una discriminazione e una lesione di un diritto fondamentale…».

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