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24 marzo 2020 - Coronavirus, un’app per tracciare i movimenti degli italiani?

Publié par Alison Carton-Kozak le 24/03/2020

Coronavirus, pronta la app italiana per tracciare i contagi: «Così possiamo fermare l’epidemia»

Permette di ricostruire i movimenti delle persone positive al coronavirus e di avvertire chi è entrato in contatto con loro ed è quindi a rischio contagio. Sviluppata da aziende italiane e pensata per la Protezione civile aspetta il via libera del governo

(Elena Tebano, Il Corriere della Sera, 18/03/20)

«Abbiamo già sviluppato una app da scaricare sui cellulari che permette di tracciare in tempo reale i movimenti delle persone positive al coronavirus, di avvertire chi è entrato in contatto con loro ed è quindi a rischio contagio e di individuare sul nascere lo sviluppo di possibili nuovi focolai. Il tutto in modo assolutamente anonimo. Stiamo facendo gli ultimi test e siamo pronti a metterla a disposizione della Protezione civile». Luca Foresti è l’amministratore delegato della rete di poliambulatori specialistici Centro medico Santagostino. Ex normalista (a Pisa ha studiato fisica e matematica) con esperienze nella finanza etica e nell’imprenditoria digitale, sta lavorando con i maggiori esperti italiani di big data a un progetto senza fini di lucro per mettere l’analisi dei database e la geolocalizzazione digitale al servizio del contenimento dell’epidemia di Covid-19. Insieme hanno formato una onlus sotto la direzione tecnico-scientifica del presidente dell’Accademia dei Lincei Giorgio Parisi, e con la valutazione tecnica dell’ex commissario per l’Agenda Digitale Diego Piacentini, a cui lavorano Bending Spoons, la più importante azienda italiana che fa app; Jakala, una società di marketing digitale con grandi competenze sulla georeferenziazione; e Geouniq, che ha sviluppato un programma di geolocalizzazione capace di individuare la posizione di un cellulare (compreso il piano del palazzo a cui si trova) con un errore di soli 10 metri.

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L'Umbria come la Corea: «Una app per tracciare gli spostamenti e scoprire contagi»

(Vanna Ugolini, Il Messaggero, 22/03/20)

«La Regione Umbria si è mossa per predisporre ogni strumento necessario per consentire la sperimentazione in tutto il territorio regionale, primi in Italia, dell’app StopCovid19.»
Lo annuncia l'assessore allo Sviluppo Economico Michele Fioroni. In cosa consiste l'applicazione? «Consente nel tracciare, tramite tecnologia Gps, gli spostamenti di coloro che decideranno di scaricarla, e di avvertirli in caso di contatto con utente positivo al virus. La scelta se fornire il dato personale o meno è dunque interamente rimessa al cittadino che può decidere inoltre, in ogni momento, se sospendere la diffusione del dato o se anche cancellarli definitivamente. La app dice a quale persone sei stato vicino. Se io ho dei sintomi e dopo aver fatto il tampone risulto positivo do il mio numero e l'operatore sanitario ristabilisce la linea di contatto». Si tratta di un sistema di tracciabilità simile a quello utilizzato in Corea «ma meno coercitivo, perchè volontario». Il ruolo della Regione consiste «nell'attivare un servizio di back office che segnala alle persone esposte al contagio di mettersi in quarantena e sottoporsi ai controlli»

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Coronavirus, il Governo sta pensando a un’app per tracciare i movimenti degli italiani

In Corea del Sud l’idea di controllare gli spostamenti dei cittadini ha funzionato, così si studia se e come applicarla nel nostro Paese. Ma i dubbi sono molti, e non solo per la privacy

(La Stampa, 19/03/20)

Combattere il Covid-19 con un'app per tracciare i positivi e ricostruirne movimenti ed interazioni. E' la strada seguita in Corea del Sud. Sul tavolo del ministero dell'Innovazione stanno arrivando diversi progetti in materia, ma la Polizia postale è cauta. "Tecnicamente - spiega la direttrice del servizio, Nunzia Ciardi - è fattibile, ma sarebbe uno strappo importante alle regole che ispirano il nostro ordinamento sulla tutela della privacy. Ovviamente - sottolinea - oggi siamo in un'emergenza straordinaria e potrebbe anche giustificarsi una deroga a quei principi generali. Una valutazione spetta a chi strategicamente, politicamente e giuridicamente deve gestire l'emergenza".

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Coronavirus, un'app per tracciare gli spostamenti. Il governo apre alla via coreana e cerca esperti e soluzioni

Tre giorni di tempo per trovare le tecnologie migliori destinate al controllo dei movimenti delle persone, dei luoghi che hanno frequentato, i contatti che hanno avuto. Tutti coloro che vogliono sottoporre un'idea possono compilare la domanda sul sito del Ministro per l'Innovazione tecnologica

(Jaime d'Alessandro, La Repubblica, 23/03/20)

SI CERCANO esperti in grado di suggerire al Governo le migliori soluzioni tecnologiche per arginare l'epidemia. Il ministro per l'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione (Mid), Paola Pisano, con il ministero della Salute, l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), lancia un nuovo invito al mondo dell'impresa e della ricerca. L'obiettivo: "Individuare, nei prossimi 3 giorni, le migliori soluzioni digitali disponibili sul mercato per app di telemedicina e strumenti di analisi dati, e coordinare a livello nazionale l'analisi, l'adozione, lo sviluppo e l'utilizzo di queste soluzioni per il monitoraggio e contrasto alla diffusione del Covid-19", spiega Pisano.

Si pensa in primo luogo ad una app che tracci gli spostamenti delle persone, segnali i luoghi frequentati da chi è stato contagiato, permetta di risalire ai cittadini con i quali è venuto in contatto. La strategia è quella della Corea del Sud, adottata con delle varianti anche da Israele. Il vantaggio: consente di contenere il virus senza dover arrestare il sistema produttivo di un Paese, con tutto quel che ne consegue in termini di danni alle infrastrutture economiche e sociali. Lo svantaggio: l’app deve essere istallata da tutti e i dati a Seul e dintorni vengono incrociati con quelli delle videocamere di sicurezza dando vita di fatto ad un sistema di sorveglianza anche se a fini sanitari.

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