2 maggio 2023 - Addio al reddito di cittadinanza a partire da gennaio 2024
Reddito di cittadinanza addio dal 2024, come sarà il nuovo Assegno di inclusione
(Alessia Conzonato, Il Corriere della Sera, 31/04/2023)
Il Cdm del 1° maggio
Addio al Reddito di cittadinanza a partire dal primo gennaio 2024, ma anche a Gil, Gal e Pal ancora prima di essere stati varati. Nella bozza del decreto-legge Lavoro, ordine del giorno del Consiglio dei ministri di domani, spariscono anche gli interventi che avrebbero dovuto sostituire quello che finora è stato lo strumento di contrasto alla povertà. A farlo sarà, invece, il nuovo «Assegno di inclusione».
I nuclei familiari
Secondo la versione provvisoria del provvedimento, l’agevolazione entrerà in vigore a fine 2023. Il suo valore è di 500 euro al mese, a cui si aggiungono 280 euro per chi che vive in affitto. L’assegno è rivolto solo a famiglie con soggetti disabili, minori o con più di 60 anni. Cambia anche la scala di equivalenza perla composizione del nucleo familiare, su cui si basa l’attribuzione: il valore massimo è 2,2 (2,3 nel caso di disabili gravi); il primo membro vale uno, a cui si aggiunge 0,5 per ogni altro con disabilità, 0,4 per over 60, 0,15 per bambini sotto i due anni e 0,10 per altri minori.
Reddito di cittadinanza, si cambia. Assegno d’inclusione, stop a chi rifiuta un impiego di 12 mesi
Vincolanti anche le offerte a termine se il luogo di lavoro è a meno di 80 km
(Valentina Melis e Claudio Tucci, Il Sole 24 Ore, 02/05/2023)
Addio al Reddito di cittadinanza, che cesserà di esistere a fine anno. Da gennaio 2024 debutta l’Assegno di inclusione, che potrà essere richiesto da nuclei familiari con disabili, minorenni od over 60. Il beneficio è fino a 6mila euro all’anno, 500 euro al mese, a cui aggiungere un contributo affitto (per locazioni regolari) fino a 3.360 euro all’anno, 280 al mese.
Ma nell’ultima versione del Dl Lavoro spunta una novità: il beneficio sale a 7.560 euro all’anno, 630 euro al mese (moltiplicati per i parametri della scala di equivalenza), se il nucleo familiare è composto da tutti over 67, o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza. Per costoro l’eventuale contributo affitto scende però a 1.800 euro l’anno, 150 al mese. Il beneficio è erogato per 18 mesi. Poi dopo un mese di stop, è rinnovato per ulteriori periodi di 12 mesi.
Come sarà il sussidio che sostituisce il reddito di cittadinanza
Si chiamerà “Assegno di inclusione” e lo riceveranno solo le famiglie con persone sopra ai 60 anni, minori o con disabilità
(Il Post, 02/05/2023)
Il decreto-legge approvato dal governo il primo maggio, nel giorno della festa dei lavoratori, ha introdotto una nuova misura definita «di contrasto alla povertà» che di fatto sostituirà il reddito di cittadinanza, il sostegno economico per chi è senza lavoro che esiste dal 2019. Già con la sua prima legge di bilancio alla fine del 2022 il governo di Giorgia Meloni aveva introdotto una serie di modifiche al reddito di cittadinanza valide per il 2023, in attesa di sostituirlo definitivamente: il decreto-legge del primo maggio presenta la misura che lo rimpiazzerà del tutto a partire dal 2024.
Il decreto-legge non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, quindi ci sono alcuni dettagli che potranno essere chiariti del tutto solo con il testo ufficiale. Ma il governo ha già spiegato come funzionerà il nuovo sussidio in un comunicato stampa diffuso al termine del Consiglio dei ministri: la ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha annunciato che il sussidio attivo dal 2024 si chiamerà “Assegno di inclusione”.