18 settembre 2023 - Migranti e UE, la visita di Meloni e Von der Leyen a Lampedusa
Lampedusa, sfilata di Meloni e Von der Leyen: “Un piano europeo per i migranti”
La presidente della Commisione Ue ringrazia gli abitanti di Lampedusa e presenta un programma in 10 punti. Ma glissa sul blocco navale. Linea dura della premier: “L’obiettivo sono i rimpatri”. Oggi la stretta in cdm
(Alessia Candito, La Repubblica, 18/09/2023)
LAMPEDUSA — Tra la delegazione guidata dalla premier Giorgia Meloni e dalla presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, e la realtà a Lampedusa c’è sempre un cordone. Di poliziotti e scorte, quando il serpentone di auto blu viene bloccato dai manifestanti che sabato hanno fermato lo sbarco di tende destinate probabilmente a un nuovo campo e la premier che scende ad incontrarli.
Migranti, Meloni: «Fermare le partenze illegali». Von der Leyen presenta piano in 10 punti
Altri 144 migranti, 69 dei quali sbarcati direttamente a Cala Croce, sono approdati nell’isola. Rintracciati egiziani, siriani e sudanesi salpati da Zawia, in Libia, dopo aver pagato 4mila dollari a testa
(Il Sole 24 Ore, 17/09/2023)
La premier Giorgia Meloni con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e con la commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson hanno concluso la visita nell’hotspot di Lampedusa per incontrare i migranti. La Premier prima di arrivare con la delegazione europea al centro di accoglienza era stata fermata da un gruppo di cittadini di Lampedusa che minacciavano di bloccare la strada se non avessero avuto un confronto con le autorità. Tensione smorzata quando la Meloni ha rassicurato i lampedusani «stiamo lavorando e le istituzioni europee sono con voi». Secondo il programma, dopo una visita anche al molo Favarolo dove si susseguono gli sbarchi, alle 11.20 la presidente del Consiglio e von der Leyen hanno tenuto un punto stampa.
Lampedusa, l’ironia degli abitanti: «Per un giorno hanno ripulito tutto, sembriamo la Svizzera»
Le battute sulle presenze dimezzate nottetempo nell’hotspot. E la rassegnazione:«Qui non cambia nulla»
(Marco Imarisio, Il Corriere della Sera, 18/09/2023)
Ridono, i lampedusani. «Oggi siamo diventati puliti come la Svizzera». Nottetempo, prima della visita, l’hotspot è stato svuotato. Venerdì mattina c’erano ancora tremila persone, adesso sono poco meno della metà. Ai giornalisti è concesso di raggiungere i cancelli per documentare la trasformazione. Lungo le mura laterali non ci sono più le centinaia di bottiglie di plastica da un litro piene di urina, non ci sono più gli stracci sporchi di escrementi. Ai miasmi che nei giorni scorsi superavano i cancelli e raggiungevano il terreno arido che circonda l’edificio, si è sostituito un tenue odore di acido fenico, da corsia ospedaliera. Miracolo.
I duecento sacchi neri dell’immondizia accatastati accanto alla garitta militare dalla quale Giorgia Meloni e Ursula von der Leyen vengono fatte entrare, sono l’unica testimonianza tangibile dell’ennesima settimana complicata che ha dovuto vivere l’isola con la sola colpa di essere il nostro avamposto mediterraneo. «Così è facile», mormora Vito Fiorino dietro al suo bancone da gelataio nel centro del paese. Gli avventori del pomeriggio gli danno ragione, e ironizzano sulle pulizie notturne. Dieci anni fa, al tempo della strage del Venerdì Santo, lui faceva ancora il pescatore ed ebbe un momento di meritata notorietà per avere tratto in salvo con il suo equipaggio 43 naufraghi. «Non è cambiato niente da allora», dice. «Ci sono state situazioni ben più gravi di questa, senza che nessuno ne parlasse. Ma l’incapacità di trovare una soluzione a questo disastro quotidiano è rimasta uguale».
Migranti, in corso Cdm. Attese misure. Darmanin: «La Francia non accoglierà i migranti da Lampedusa»
Riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, convocato permanentemente dal 28 agosto sul tema della gestione dei migranti. Nell’hotspot dell’isola si contano circa 1.300 persone
(Il Sole 24 Ore, 18/09/2023)
Verso nuove misure nell’ambito della gestione della pressione migratoria. È in corso a palazzo Chigi il Consiglio dei ministri che dovrà dare il via libera alle nuove misure restrittive sulla permanenza dei migranti dopo lo sbarco in Italia. Il Cdm arriva dopo la visita di ieri a Lampedusa della premier Giorgia Meloni assieme alla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen e alla commissaria agli Affari interni Ue, Ylva Johansson. Sul tavolo del governo, secondo quanto anticipato nei giorni scorsi dalla presidente del Consiglio, un pacchetto di misure volte a istituire un Centro per i rimpatri (Cpr) in ogni Regione e l'aumento del trattenimento dei migranti fino a 18 mesi, il massimo consentito dalla normativa europea.