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18 gennaio 2021 - Procida è Capitale italiana della cultura 2022

Publié par Alison Carton-Kozak le 18/01/2021

Capitale della Cultura 2022, Procida batte Pieve di Soligo

L’annuncio del ministro Franceschini. I complimenti della giuria al lavoro del comitato promotore della città trevigiana

(Silvia Madiotto, Il Corriere della Sera, 18/01/21)

Non ce l’ha fatta per un soffio: essere in finale era già un traguardo, ma Pieve di Soligo non sarà la Capitale della Cultura 2022. La giuria del premio, presieduta dal professor Baia Curioni, ha scelto l’isola di Procida per il titolo e il finanziamento di un milione di euro. La cittadina trevigiana era l’unica veneta in competizione (essendo stata esclusa dalle dieci finaliste Verona). Il progetto era incentrato soprattutto sul valore e la qualità del paesaggio, trasformando la cultura in un modello operativo: l’idea era di ridisegnare il territorio abbattendo gli elementi che per troppo tempo l’hanno deturpato, le edificazioni dell’industria e i capannoni. Quindi, identificare percorsi naturalistici, storico-artistici, di artigianato ed enogastronomia, mossi dalla poesia di Andrea Zanzotto e dalla bellezza delle colline del Prosecco Patrimonio Unesco.

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È Procida la capitale italiana della cultura per il 2022. Franceschini: "Un segnale per guardare al futuro"

L'annuncio del ministero per i Beni culturali. La città riceverà un milione di euro. Il sindaco Ambrosino: "La nostra piccola isola è la metafora di tante comunità che hanno riscoperto l'orgoglio per i loro territori"

(La Repubblica, 18/01/21)

ROMA - La Capitale italiana della cultura per il 2022 è Procida. Prenderà il testimone da Parma che, a causa della pandemia, terrà in mano il titolo un anno in più del previsto. Lo ha deciso la Giuria per la selezione della città Capitale italiana della cultura 2022, presieduta dal professor Stefano Baia Curioni che ha raccomandato al ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini il progetto di candidatura presentato dalla città campana scelta tra dieci finaliste su 28 che in origine si erano candidate. In gara c'erano anche Ancona, Bari, Cerveteri (Roma), L'Aquila, Pieve di Soligo (Treviso), Taranto, Trapani, Verbania, Volterra (Pisa).

"Viva Procida che ci accompagnerà nell'anno della ripartenza. Oggi è un segnale per guardare al futuro", commenta il ministro Franceschini. "E' un anno complicato per tutti - continua il ministro - stiamo cercando di sostenere in ogni modo le attività culturali e turistiche e la designazione oggi della capitale italiana della cultura per il 2022 è un segnale per il futuro, la ripresa. Nel 2022 saremo tornati alla normalità e la cultura e il turismo torneranno importanti e fortissimi come lo erano prima della pandemia", poi ha sottolineato come "l'ideazione della capitale italiana della cultura che risale al 2014, determina un percorso di valorizzazione di tutte le città al di là della vincitrice, mettendo in moto un meccanismo virtuoso e attrattivo, come per i candidati all'Oscar".

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Procida sarà città italiana della cultura 2022

La vincitrice è stata annunciata dal Ministero dei beni culturali tra una rosa di dieci finaliste - Franceschini: «Segnale per la ripresa»

(Il Sole 24 Ore, 18/01/21)

Sarà Procida la Città italiana della Cultura 2022. Lo ha annunciato il ministero per i Beni culturali.

Procida è stata scelta da una giuria presieduta dal prof. Stefano Baia Curioni tra 10 finaliste su un totale di 28 che hanno presentato la propria candidatura: Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Solito e le Terre Alte della Marca Trevigiana, Taranto e la Grecìa Salentina, Trapani, Verbania, Volterra e, appunto, Procida.

Il prof. Curioni con un whatsapp, anzichè con la classica busta sigillata, ha comunicato al ministro Dario Franceschini la scelta di Procida. «Meritavano tutte - ha detto durante la cerimonia di proclamazione - ci hanno sfidati per qualità. E quel che è importante è che tutti questi territori si sono affidati alla cultura per il loro sviluppo e l’idea che il patrimonio culturale sia la base stessa dello sviluppo è qualcosa di innovativo e fondamentale. Noi speriamo in un meccanismo di emulazione dei territori».

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