16 marzo 2021 - Sospesa la somministrazione del vaccino AstraZeneca
Caso AstraZeneca, cosa sappiamo e cosa potrebbe succedere
La somministrazione del vaccino anglo-svedese è stata sospesa in alcuni Paesi europei, Italia compresa. Perché e cosa succederà
(Il Corriere della Sera, 16/03/21)
La somministrazione del vaccino AstraZeneca è stata sospesa, in via precauzionale e temporanea, in Italia e in altri Paesi europei, fra i quali Germania, Francia e Spagna. La decisione, presa lunedì, segue quelle di Danimarca, Norvegia, Irlanda e altri. Martedì si è accodata anche la Svezia.
La posizione di Aifa ed Ema
Come detto, lo stop è temporaneo ma desta preoccupazioni sulla prosecuzione delle campagne vaccinali — l’Italia, come ha scritto Lorenzo Salvia sul Corriere, ha opzionato 40 milioni di dosi AstraZeneca che andrebbero consegnate entro il 20 settembre per raggiungere l’obiettivo dell’80% di italiani vaccinati entro la stessa data — e sulle ricadute sulla fiducia delle persone, sia quelle a cui verrà inoculato AstraZeneca sia quelle che riceveranno altri vaccini per il coronavirus o per altre malattie.
A questo proposito è bene riportare le rassicurazioni sia dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), un giorno prima dello stop, sia dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), ribadita anche nelle ultime ore: «L’allarme legato alla sicurezza del vaccino non è giustificato» e «dobbiamo continuare a credere nel valore di questi vaccini, il rapporto fra il beneficio e il rischio resta favorevole».
È stato inoltre sottolineato più volte che chi ha ricevuto la prima dose non ha ragione di essere preoccupato. E al momento non c’è alcuna prova che alcun decesso sia stato causato dal vaccino AstraZeneca.
Per quello che riguarda le campagne di tutta Europa, la Commissione europea ha stretto un accordo con BioNTech-Pfizer per la consegna accelerata di 10 milioni di dosi per il secondo trimestre dell’anno. Le dosi totali supereranno così quota 200 milioni.
Analisi e cartelle cliniche, migliaia di dati al vaglio per l'inchiesta sicurezza
La corsa degli scienziati. Tra le ipotesi la trombosi anomala o l'impurità delle fiale. Entro giovedì la decisione sul riavvio della campagna di immunizzazione interrotta
(Elena Dusi, La Repubblica, 15/03/21)
Per capire se i casi di trombosi sono legati al vaccino bisogna sbrigarsi. Frenare una campagna di immunizzazione in piena ondata di contagi è una decisione che pesa. Sulla sicurezza di AstraZeneca l’Ema, Agenzia europea dei medicinali, vuole dare una prima risposta già giovedì. Ai Paesi membri ha chiesto ieri una lista dettagliata dei casi sospetti.
Vaccini, lo stop ad AstraZeneca frena il piano: in frigo poco più di 800mila dosi
Lo stop ad AstraZeneca ferma circa 100mila somministrazioni ai docenti, alle forze dell’ordine e agli over 70. Accantonati 1 milioni di flaconi e altri 3 sono attesi entro marzo. Per le dosi restanti Pfizer e Moderna priorità a over 80 e pazienti gravi
(Marzio Bartoloni, Il Sole 24 Ore, 16/03/21)
È caos nei quasi duemila centri di vaccinazione di tutta Italia dove saltano circa 100mila somministrazioni tra mega hub chiusi e tanti italiani delusi rimandati a casa. Ma l’allarme ora è per il piano vaccini - lunedì al centro di un incontro urgente tra il premier Draghi e il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio - che ora rischia di essere totalmente riscritto visto che nei frigoriferi ci sono solo 881mila dosi utilizzabili. Sono quelle di Pfizer e Moderna, che in questi giorni saranno riservate agli over 80 perché con lo stop ad AstraZeneca il piano vaccini frena pesantemente, allontanando il target delle 300mila iniezioni al giorno, ma anche le 200mila raggiunte nei giorni scorsi.