15 giugno 2020 - Tensioni nel M5s. Grillo attacca Di Battista: «Vive nel giorno della marmotta»
Scontro Grillo Di Battista: "Assemblea? C'è chi vive nel Giorno della marmotta". La replica: "Chi non concorda spieghi perché"
Il fondatore M5S a proposito dell'assemblea costituente del Movimento: "Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavo di aver visto tutto". Di Battista: "Subito congresso per costruire agenda politica e vediamo chi vince"
(Alberto Custodero, La Repubblica, 14/06/2020)
Beppe Grillo torna sulla scena e per un pomeriggio riprende in mano le redini del Movimento 5 Stelle, mentre si accende lo scontro sul prossimo appuntamento congressuale che dovrà proiettare nel futuro i pentastellati. Ad accendere la miccia, le dichiarazioni di Alessandro Di Battista a 'Mezz'ora in più' su Rai3.
"'Chiedo il prima possibile un congresso, usiamo anche questa vecchia parola, o un'Assemblea costituente o gli Stati Generali del Movimento 5 Stelle per costruire un'agenda politica e vedremo chi vincerà...'', dice l'ex deputato.
A stretto giro arriva su Twitter il commento del garante pentastellato: "Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo - twitta Grillo - pensavo di aver visto tutto...ma ecco l'assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film "Il giorno della marmotta".
Una battuta tagliente che certifica la distanza tra il cofondatore del M5S e l'ex parlamentare romano. La controreplica di 'Dibba' viene affidata sempre ai social.
Di Battista spacca i 5 Stelle: avviso a Conte e lite con Grillo
«Ora un’assemblea costituente, vediamo chi vince». No del fondatore. «Il premier non tema. A lui il 30%? Ricordo Monti...». Il Pd: è «stai sereno»
(Cesare Zapperi, Corriere della Sera, 14/06/2020)
Alla sua prima uscita pubblica dopo un lungo silenzio, Alessandro Di Battista in un colpo solo infiamma la dialettica interna del Movimento 5 Stelle, rimedia una stroncatura fulminante da Beppe Grillo e manda una rassicurazione al premier Giuseppe Conte così condita da altolà da far dire al vicesegretario del pd Andrea Orlando «è come se avesse detto al premier stai sereno...».
La richiesta urgente
«Chiedo il prima possibile un congresso — spiega nel primo pomeriggio l’ex deputato a Lucia Annunziata che lo intervista a Mezz’ora in più su Rai3 —. Usiamo anche questa vecchia parola, o assemblea costituente o Stati generali del Movimento 5 Stelle per costruire un’agenda politica e vedremo chi vincerà...». Subito arriva la reazione, sarcastica quanto dura, di Beppe Grillo: «Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavo di aver visto tutto... ma ecco l’assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film Il giorno della marmotta». Il botta e risposta è spiazzante. Ma la controreazione di Di Battista spiega perché in ballo non c’è solo il futuro del M5S ma la tenuta dello stesso governo.
Il richiamo al sondaggio Ipsos
L’ex deputato rivendica la necessità di un congresso «perché è bene che il Movimento si faccia carico del disagio sociale che sta arrivando prima che se lo facciano coloro che l’hanno provocato!». Una sottolineatura che, indirettamente, richiama chi siede nell’esecutivo a superare ritardi e inerzie per rispondere concretamente alle richieste dei cittadini.
M5S, il garante vuole un direttorio, ma c’è il rischio scissione. Idea Conte leader dei grillini
Il retroscena Grillo blinda i 5 Stelle di governo e il patto con il Pd isolando l’ex deputato: perché la sua corsa per la leadership destabilizza l’esecutivo
(Tommaso Ciriaco e Annalisa Cuzzocrea, La Repubblica, 14/06/2020)
Con lo schiaffo simbolico ad Alessandro Di Battista, sconfessato e irriso come mai nella storia del Movimento, Beppe Grillo punta a blindare i 5 stelle di governo e l'intesa col Partito democratico. Perché per quanto l'ex deputato abbia cercato di rassicurare il presidente del Consiglio, in queste settimane, tenendo aperto un filo diretto con Palazzo Chigi e giurando, a ogni passo, che il suo obiettivo non è far cadere Giuseppe Conte e che il Pd "derenzizzato"
M5S, Grillo attacca Di Battista sull’Assemblea costituente: «Vive nel giorno della marmotta»
Le uscite di questi giorni di un Di Battista tornato sulla scena politica suonano come un vero manifesto programmatico centrato sul recupero dell’anima anti-sistema ormai archiviata dai Cinque Stelle di governo
(Il Sole 24 Ore, 14/06/2020)
In un Movimento 5 Stelle che non trova pace, scoppia una polemica a distanza tra il padre fondatore Beppe Grillo e uno dei suoi esponenti più in vista, Alessandro Di Battista, tornato di recente protagonista del dibattito interno. Tutto comincia con l’intervista di «Dibba» a Mezz’ora in più su Rai 3.
«Il M5S - propone - deve organizzare un congresso, un'assemblea costituente. Chiedo formalmente il prima possibile un'assemblea in cui tutte le anime possano costruire una loro agenda e vedremo chi vincerà». E se Conte vuole fare il leader del movimento, aggiunge, si iscriva al M5S e si presenti al Congresso.
Passano pochi minuti e, via social, perviene la risposta di Beppe Grillo. «Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavo di aver visto tutto...ma ecco l'assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film Il giorno della marmotta», scrive su twitter il comico genovese.
Ancora pochi minuti, ed ecco la replica di Di Battista. «Oggi pomeriggio sono tornato in Tv. Ho fatto proposte e preso posizioni chiare. Si può legittimamente non essere d'accordo. Lo si dica chiaramente spiegando il perché».
Scontro nel M5S, ritorna Grillo e scarica Di Battista per difendere Conte
Il garante: «Un’assemblea costituente? Non è questo il momento». L’ex deputato: se non sei d’accordo spiega perché
(Alessandro Di Matteo, La Stampa, 15/06/2020)
L’affondo di Beppe Grillo stavolta è clamoroso, il fondatore dei 5Stelle torna ad occuparsi della sua creatura e lo fa per sbeffeggiare l’altro enfant prodige M5s, il “ribelle” Alessandro Di Battista che non si è mai fatto una ragione del governo insieme al Pd. L’ex parlamentare ieri in trasmissione da Lucia Annunziata, ha lanciato un vero siluro al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiedendo un congresso del movimento che inevitabilmente farebbe ballare il governo e sfidando il premier a candidarsi, se vuole assumere la leadership del Movimento. «Si iscriva a M5s e al congresso e porti la sua linea». Un affondo che non piace a Grillo, fin dalla scorsa estate sostenitore dell’accordo con il Pd.
All’inizio dell’intervista Di Battista, da politico navigato, esordisce con un rassicurante «ho fiducia nel presidente del Consiglio, non deve temere picconature da parte mia». Ma come da manuale della comunicazione politica, la mano tesa iniziale è seguita da parole pesanti. «In questo momento il governo va sostenuto, il modo migliore per sostenerlo è pungolare M5s e far sì che si rafforzi». Quindi, l’attacco: «Il M5s deve organizzare un congresso, un'assemblea costituente. Chiedo formalmente il prima possibile un'assemblea in cui tutte le anime possano costruire una loro agenda e vedremo chi vincerà».
Il vice-segretario Pd Andrea Orlando commenta con perfidia. «Se ho capito bene - scrive su Twitter Orlando - Di Battista ha appena detto a Conte di stare sereno...». Come è noto, «stai sereno» fu la frase beffarda con cui Matteo Renzi rispose a Enrico Letta, preoccupato per la tenuta del suo governo.
Il blitz di Beppe divide il Movimento, Di Maio e Casaleggio contro il fondatore
Lo spettro di un “partito del premier” appoggiato dal comico agita le acque. La scissione ora è più vicina
(Federico Capurso, La Stampa, 15/06/2020)
ROMA. Il mondo grillino assiste sgomento allo scontro feroce che esplode tra Alessandro Di Battista e Beppe Grillo. Pomo della discordia è Giuseppe Conte e con lui, il suo futuro politico, dentro o fuori il Movimento. In altre parole, sull’identità futura che il partito pentastellato si vorrà dare, se verso l’Europa e il centrosinistra con Conte, o lontano dal campo progressista, pronto a bussare di nuovo alla porta della Lega con Di Battista e Luigi Di Maio. «Tutto questo
M5s, Di Battista: “Chiedo assemblea costituente per confronto di tutte le anime”. Grillo: “Da terrapiattisti a Pappalardo, pensavo di averle viste tutte. Ma c’è chi ha senso del tempo del film ‘Il giorno della marmotta’”
L’esponente 5 stelle, intervistato a “In mezz’ora in più”, ha assicurato di non voler far cadere l’esecutivo. Poi la richiesta di “un congresso M5s o una assemblea costituente, quanto prima”. Poco dopo la replica su Twitter del fondatore. L'ex deputato: "Evidentemente siamo in dissenso. Chi non è d'accordo spieghi perché"
(Il Fatto Quotidiano, 14/06/2020)
Doveva essere un’intervista per dare segnali di pace e collaborazione al premier Giuseppe Conte in diretta tv, si è trasformata in uno strappo senza precedenti addirittura con Beppe Grillo. Non è un segreto che il clima dentro il Movimento 5 stelle sia da tempo molto teso, ma in pochi forse si aspettavano il botta e risposta pubblico tra Alessadro Di Battista e il garante del Movimento. L’ex deputato M5s infatti, intervistato su Rai3 a “In mezz’ora in più”, dopo aver esordito ribadendo la sua “fiducia nel presidente del Consiglio” e garantendo che “non deve temere picconature da parte del sottoscritto”, ha anche parlato degli equilibri interni del Movimento. “Il M5s”, ha detto, “deve organizzare un congresso, un'assemblea costituente. Chiedo formalmente il prima possibile un’assemblea in cui tutte le anime possano costruire una loro agenda e vedremo chi vincerà”. E, non solo, ha aggiunto che se Conte vuole fare il leader del Movimento "si deve iscrivere al M5s e partecipare al prossimo congresso”.
Di fatto Di Battista ha ribadito la necessità di fare al più presto quegli Stati generali rinviati a causa del coronavirus. Ma chi non ha gradito il proclama è stato il fondatore in persona che, proprio pochi minuti prima, aveva scritto un post a tratti “insofferente” ricordando ai suoi la necessità di difendere l’acqua pubblica (“Che cosa stiamo aspettando?“, il concetto). “Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo”, ha scritto su Twitter, “pensavo di aver visto tutto…ma ecco l’assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film ‘Il giorno della marmotta’”. Una risposta diretta inequivocabilmente all’ex deputato, quello stesso che è sempre stato ritenuto il più vicino nei modi e nel carattere con Grillo in persona. “Evidentemente siamo in dissenso“, ha commentato Di Battista all’agenzia Lapresse. E sulla sua pagina Instagram ha aggiunto: “Ho fatto proposte e preso posizioni chiare. Si può non essere d’accordo. Lo si dica chiaramente spiegando perché”.
Governo. Assalto a Conte, terremoto M5S: secco altolà di Grillo a Di Battista
(Diodato Pirone, Il Mattino, 15/06/2020)
E ora i “vaffa” volano nei 5Stelle. Fra Grillo e uno dei suoi delfini, Alessandro Di Battista, che ancora ieri alle 14.30 durante la trasmissione “In mezz’ora” su Rai3 si è definito “grillino” , la lite è pesantissima.
A scatenarla è stato Di Battista che, tesissimo, è rientrato in tv dopo 18 mesi d’assenza per lanciare il suo guanto di sfida: se Conte avesse davvero in animo di prendersi i 5 Stelle, ha detto, «si deve iscrivere a M5S e al prossimo Congresso porti la sua linea». Un «Congresso» lo chiama Di Battista per andare alla sostanza e per non creare fraintendimenti: «chiamiamolo così perché gli Stati Generali li stanno facendo tutti», ironizza. Troppo per il fondatore del Movimento che non vuol sentir parlare di fasi congressuali e lo affronta senza mezzi termini: «Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavo di aver visto tutto...ma ecco l’assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film Il giorno della marmotta».
Veleno puro che nessuno, neppure trai 5S, si aspettava. Perché il giorno della marmotta è un film divertente di 27 anni fa che racconta di un personaggio talmente fuori dal tempo le cui giornate erano sempre uguali.
SITUAZIONE INEDITA
Puntuale - inedita anche in questo - la replica di Di Battista. «Oggi pomeriggio sono tornato in Tv. Ho fatto proposte e preso posizioni chiare. Si può legittimamente non essere d’accordo. Lo si dica chiaramente spiegando il perché». Mai si erano visti i vertici del Movimento «darsele» l’un l’altro con tale veemenza.
A spiegare, in parte, il nervosismo tra i pentastellati il successo che sta riscuotendo il presidente del Consiglio. I sondaggi gli sono favorevoli: anche ieri una rilevazione dell’Ipsos per il Corriere della Sera rivelava che l’indice di gradimento per il suo operato è al 61%. Lo stesso sondaggio rivela iche il consenso potenziale del M5s potrebbe salire dal 20% al 30% se alla guida ci fosse Conte.
Beppe Grillo-Di Battista, guerra sulla Costituente. Il fondatore M5S: sembra il Giorno della marmotta
(Il Mattino, 14/06/2020)
Dopo 13 anni dal V-Day di Bologna Beppe Grillo torna in campo con un nuovo «vaffa-Day» che terremota il M5s e tramite lui la politica italiana. Perché a scatenare «l'ira funesta» del fondatore del Movimento questa volta è proprio il suo delfino, il frontman dei 5 Stelle, l'idolo delle piazze Alessandro Di Battista. Anche lui ricomparso dal cono d'ombra nel quale si era rintanato con un rientro in pieno stile in Tv, da dove ha punzecchiato il capo del governo e lanciato il suo altolà: se Conte avesse davvero in animo di prendersi i 5 Stelle, ha detto, «si deve iscrivere a M5S e al prossimo Congresso porti la sua linea».
Un «Congresso» lo chiama Di Battista per andare alla sostanza del passo che spinge il M5s a fare e per non creare fraintendimenti: «chiamiamolo così perché gli Stati Generali li stanno facendo tutti», ironizza. Troppo per il fondatore del Movimento che non vuol sentir parlare di fasi congressuali e subito tuona : «Dopo i terrapiattisti e i gilet arancioni di Pappalardo, pensavo di aver visto tutto... ma ecco l'assemblea costituente delle anime del Movimento. Ci sono persone che hanno il senso del tempo come nel film "Il giorno della marmotta"». Veleno puro che nessuno, neppure trai 5S, si aspettava. E che provoca una puntuta reazione, anche questa inedita, del suo ex pupillo. «Oggi pomeriggio sono tornato in Tv. Ho fatto proposte e preso posizioni chiare. Si può legittimamente non essere d'accordo. Lo si dica chiaramente spiegando il perché».
Mai si erano visti i vertici del Movimento «darsele» l'un l'altro con tale veemenza. A spiegare, in parte, il nervosismo tra i pentastellati c'è sicuramente il successo che sta riscuotendo il presidente del Consiglio. I sondaggi gli sono favorevoli: anche oggi una rilevazione dell'Ipsos per il Corriere della Sera rivela che l'indice di gradimento per il suo operato è passato dal 48 registrato a febbraio al 66% di aprile, per poi assestarsi in questa settimana al 61. Gli Italiani sembrano insomma avere fiducia nel loro premier nonostante la grave crisi provocata dalla pandemia, ma è bastato il solo sospetto che Giuseppe Conte possa avvalersene per mettersi alla guida di un partito per scatenare il putiferio.Lo stesso sondaggio rivela infatti che Il consenso potenziale del M5s potrebbe salire dal 20% al 30% se alla guida ci fosse Conte. In casa M5s il successo del premier sembra dunque aver provocato un rimescolamento delle ormai vecchie alleanze ,scoperchiando nuove ed inattese frizioni tra gli esponenti di spicco dentro la maggiore forza di governo. Un vero e proprio terremoto che lascia prefigurare come possibile una scissione con il ritorno di Grillo come leader politico.
Il ritorno in campo di Beppe Grillo: per chi suona la campana del padrone
(Andrea Malaguti, La Stampa, 15/06/2020)
Nell’universo ormai normalizzato del Movimento 5 Stelle, l’ultimo fragoroso Vaffa di Beppe Grillo è per l’incontrollabile Alessandro Di Battista, reo di essersi presentato su Rai3 da Lucia Annunziata per reclamare un’assemblea costituente che ridefinisca senso, destino e leadership dell’ex partito degli onesti. Richiesta antica e di per sé banale, ma scandalosa e irricevibile per il Padre Fondatore genovese, perché destinata a mettere in discussione il ruolo del suo nuovo figlio