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13 novembre 2019 - Venezia, acqua alta da record

Publié par Alison Carton-Kozak le 13/11/2019

Venezia, la marea si ferma a 150. Danni incalcolabili e proteste. Il sindaco: "E il Mose?"

Marea assestata a 150 cm. In mare ha toccato il metro e 60. Allerta massima, telefoni in tilt. Una vittima a Pellestrina. Danni a San Marco

(Vera Mantegoli, La Repubblica, 13/11/19)

Alle 8.30 erano suonate ancora le sirene a Venezia, quindi di nuovo codice rosso. Alla fine l'acqua si assesta sui 150, mentre in mare ha toccato i 160. Si tratta di un'acqua alta eccezionale dopo che il livello stanotte ha superato i 180. E in giornata è previsto l'arrivo della ministra delle infrastrutture Paola De Micheli e del premier Giuseppe Conte.

Oggi sono state chiuse tutte le scuole e i vigili del fuoco hanno dovuto rispondere a 170 chiamate, molte di anziani e disabili che rischiavano di rimanere intrappolati in casa. Pellestrina, che è una delle isole davanti al mare già devastata dall'alluvione del '66, è completamente sommersa dall'acqua. Il sindaco Luigi Brugnaro ha incontrato il patriarca Francesco Moraglia per fare la conta dei dannni e unire le forze in una giornata così cruciale. Così si torna a parlare del Mose, la grande incompiuta. "E' un disastro, 187 centimentri vuoldire sette centimentri in meno del 1966 quindi qualcosa di straordinario". Il sindaco Luigi Brugnaro invita tutti i cittadini a fotografare i danni e mandare la documentazione al Comune. E puntualizza: "Non possiamo essere sempre da soli. Adesso bisogna far funzionare questo Mose".

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Acqua alta a Venezia, la diretta dal disastro causato dal maltempo: San Marco «a un pelo dal disastro»

Record per l’acqua alta, mai così dal 1966. Due morti e danni a San Marco. Il sindaco: «Danni incalcolabili. Venezia è in ginocchio». Il governatore Zaia: «La situazione preoccupa anche per le prossime ore». Caos e disagi anche per la neve sulle Dolomiti 

(Valentina Santarpia, Il Corriere della Sera, 13/11/19)

È drammatico il bilancio di una notte di maltempo: due morti a Venezia, sommersa ieri dalla marea a 187cm (mai così dal 1966) e flagellata dal vento di scirocco con raffiche fino a 100 Km/h. Un anziano di 78 anni è rimasto fulminato a Pellestrina per un corto circuito e un’altra persona è deceduta nella stessa isola, forse per cause naturali. I danni in città sono gravi, con gondole e barche strappate dagli ormeggi, tre vaporetti affondati, pontili distrutti: sono una sessantina le imbarcazioni danneggiate pesantemente. Danneggiata anche la basilica di San Marco dove la cripta è stata sommersa del tutto e si è sfiorato il rischio di crollo. E un incendio è scoppiato nel museo di Ca’ Pesaro per il malfunzionamento della cabina elettrica. Sott’acqua tutto il centro storico: il sindaco chiederà lo stato d’emergenza e ha invitato i cittadini e le imprese a raccogliere foto, video e documenti per dimostrare i danni subiti e avere i rimborsi. Nelle prossime ore il premier Giuseppe Conte, insieme alla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, sarà a Venezia per fare un sopralluogo.

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Venezia in ginocchio, gravi danni per la marea record

Piazza San Marco sommersa, scuole chiuse in città e nelle isole. L’acqua ha raggiunto la seconda misura della storia dopo i 194 cm dell’alluvione del 1966

(Barbara Ganz, Il Sole 24 ore, 13/11/19)

Le «condizioni favorevoli alla possibilità di maree eccezionali per martedì 12 e mercoledì 13 novembre» erano state previste dal Centro maree del Comune di Venezia, che aveva invitato i cittadini a seguire gli aggiornamenti anche su due nuovi canali Telegram sperimentali.

La realtà è stata ben peggiore rispetto alle attese: il picco atteso di 170 centimetri sul medio mare è arrivato, con il forte vento, a 187 centimetri: la quota più alta dall' “Acqua granda” del 1966.

E Venezia si è trovata indifesa come allora, con le dighe del Mose – Modulo sperimentale elettromeccanico – che non sono ancora in funzione.

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