12 marzo 2020 - Coronavirus #iorestoacasa: iniziative culturali online
#iorestoacasa, ma con libri, musei e spettacoli online: la cultura per vivere l’isolamento
Con l'estensione delle norme di sicurezza a tutto il Paese si moltiplicano le iniziative online e in streaming per far trascorrere la giornata alle persone chiuse in casa
(Viola Rigoli, Io donna, 12/03/20)
Teatri, cinema e musei chiusi: con lo stop a tutti gli eventi dal vivo, il mondo della cultura è decisamente molto preoccupato, vivendo esattamente su tutto ciò che è obbligatorio non fare. Ma essendo un campo colpito spesso dalla scure dei tagli, non si fa certo mettere in ginocchio così facilmente. Un momento di panico e poi si riparte: e la reazione all’emergenza è più forte che mai.
Serie tv e film da vedere barricati in casa per il Coronavirus
L’aiuto dalla Rete
Sono davvero moltissime le iniziative avviate in queste ore, sia in campo istituzionale (è il caso delle risorse rese disponibili dal Governo attraverso il sito Solidarietà Digitale), sia da associazioni, compagnie teatrali, musei e privati cittadini. Ecco, quindi, come possiamo trascorrere la giornata tra presentazioni di libri e incontri senza venir meno alle precauzioni che tutti siamo chiamati a rispettare.
Scuole chiuse per coronavirus, gli scrittori per bambini creano un sito di storie e giochi contro la noia
Si chiama Lezioni sul sofà, l'idea è di Matteo Corradini e Andrea Valente che hanno raccolto i contributi di tanti colleghi che scrivono racconti, fanno video eaudio per bambini e ragazzi
(La Repubblica, 25/02/20)
Di solito vanno in giro per le scuole a parlare di libri e a raccontare storie, ma vista l'emergenza coronavirus che ha chiuso gli istituti di tutto il nord Italia, gli scrittori per ragazzi si sono subito organizzati e hanno creato un sito - (lezionisulsofa.it) - e da lì si mettono a disposizione di tutti i bambini chiusi a casa in attesa della ripresa delle lezioni. L'idea è di Matteo Corradini e Andrea Valente, entrambi pluripremiati con l'Andersen per i loro romanzi dedicati al mondo dell'infanzia. Hanno chiamato a raccolta gli autori loro amici e hanno messo in piedi un sito sul quale si possono trovare gratuitamente storie, poesie, giochi, audio, video e post per tenere compagnia a tutti i ragazzini che in queste ore altrimenti si annoierebbero o starebbero incollati ai videogiochi.
Tutti a casa per il coronavirus? La cineteca di Milano mette in streaming gratis il suo catalogo di film
Chiusa per ordinanza regionale, la cineteca permette a tutti (dopo essersi registrati) di scaricare centinaia di titoli. E a Brera saranno i dipendenti della Pinacoteca a fare piccoli video social per visite virtuali dei capolavori
(La Repubblica, 26/02/20)
La Cineteca di Milano in questo periodo di chiusura per coronavirus ha deciso di mettere il suo catalogo filmico in streaming. "Per accedere a questo tesoro - di inestimabile valore in questi giorni che moltissimi milanesi stanno passando a casa - basta registrarsi gratuitamente. Un'opportunità esclusiva per esplorare il cinema del passato, scoprire tesori sconosciuti e rivivere grandi capolavori della storia della settima arte". Così la Cineteca di via Tofane - chiusa come le tante istituzioni culturali lombarde per rispetto dell'ordinanza coronavirus - sulla sua pagina Facebook. La videoteca ha centinaia di titoli in Dvd e Blu-ray, per il servizio streaming e per accedere al catalogo bisogna registrarsi sul sito.
La playlist sul coronavirus da ascoltare sul divano
Trap, cumbia, macarena, parodie e versioni dialettali. Sui social migliaia di utenti hanno pubblicato una canzone sul virus. In quarantena si possono riscoprire anche i grandi artisti che hanno dedicato una canzone a morbi ed epidemie: Giorgio Gaber, Angelo Branduardi e Roberto Vecchioni
Lo chiamavano Coronavirus: l’ultimo tormentone che gira sui social è una parodia di Bocca di rosa. L’autore è Corrado Nitto, che ne ha spiegato la genesi in una intervista al Secolo XIX. «Il video è casalingo, nato per scherzo, vedendo le immagini dei miei conterranei in fuga dalla stazione di Milano. Ecco, alla parola stazione ho abbinato immediatamente il testo di Fabrizio De André». “Lo chiamavano Coronavirus, metteva timore, metteva timore/. Lo chiamavano Coronavirus, metteva paura sopra ogni cosa/. Appena sceso all’aeroporto un tizio arrivato da un viaggio in Cina,/ tutti si accorsero con uno sguardo che necessitava un po’ di Amuchina./ Bisogna stare a una certa distanza, lavarsi le mani con molta frequenza,/ non affollare nessun locale lo dice il decreto ministeriale”. Oltre 100.000 le visualizzazioni. “Alla stazione c’erano tutti, dal commissario al sagrestano,/ alla stazione c’erano tutti, la mascherina e il cappello in mano,/ a salutare chi per un poco, senza pretese, senza pretese,/ a salutare chi per un poco portò il contagio nel paese”. Nitto spiega di essere stato fin da piccolo un ammiratore dei grandi cantautori italiani: non solo De André, ma anche Pino Daniele, Lucio Dalla e Franco Battiato, oltre che di dance, 883 e Led Zeppelin. «Ho sempre suonato strumenti come il piano, la chitarra e la batteria. Mi ci sono avvicinato sin da piccolo, visto che mio padre e prima ancora mio nonno suonavano». Sarcasmo a parte, il finale però è ottimista e patriottico. “E per concludere cari italiani/ anche se siamo tutti allo stremo/ è necessario che stiamo uniti/ e sono convinto che ce la faremo”. L’autore chiosa: “ora sono in casa, ligio alle ordinanze, perché è giusto così. Dobbiamo fare la nostra parte, non è pensabile continuare a vivere come se niente fosse perché rischiamo il collasso immediato delle strutture sanitarie“