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Recherche multi-critères

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Les mots du droit, les choses de la politique : Machiavel et le travail de la langue par Giorgio Bottini, publié le 30/11/2017
Cette communication a pour ambition d’éclairer la nature du concept d’amitié politique dont Machiavel se sert dans son système d’écriture. Le but est de retracer la trajectoire de pensée et d’expérience qui mène progressivement Machiavel à laisser de côté l’idée d’amitié politique héritée de la tradition précédente au profit du développement d’une catégorie tout à fait inédite. Au modèle d’amitié forgé par Aristote et les Stoïciens, qui se fondait sur le respect des pactes et sur la gratitude pour les bénéfices reçus, Machiavel oppose une notion d’amitié qui repose sur la seule supériorité des armes et sur l’impuissance de l’ami. À contre-courant d’une culture raffinée, que l’ensemble du personnel politique employé par les États italiens du Quattrocento partage, Machiavel propose une nouvelle configuration de l’amitié permettant de penser et d’agir dans la conjoncture brûlante du nouveau siècle : celle de l’amitié en temps de guerre.
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Elena Ferrante, Storia della bambina perduta par Maurizia Morini, publié le 06/01/2015
Elena Ferrante, nom de plume di una scrittrice di cui si ignora l'identità per sua esplicita e dichiarata scelta, ha completato con il quarto volume la saga iniziata con L'amica geniale, pubblicato nel 2001. Seguito a scadenza annuale da Storia del nuovo cognome e da Storia di chi fugge e di chi resta. L'io narrante – Elena – conclude la lunga vicenda amicale con Lina, l'amica geniale. Ricordiamo le due bambine nate nel 1944, in un rione popolare di Napoli, cresciute l'una accanto all'altra fra soprusi camorristici e povertà familiari.
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Il pianoforte di Mara : storia di un'amicizia par Maria Luisa Ronco, publié le 18/06/2012
Durante questa conferenza, Maria Luisa Valenti Ronco ci presenta un suo libro, Il pianoforte di Mara, che ha vinto nel 2010 il Premio Bancarellino a Pontremoli. Si tratta di un racconto autobiografico di un’adolescente che vive a Torino durante la Seconda Guerra Mondiale. L’autrice, figlia di un alto ufficiale dell’esercito italiano, ha vissuto una profonda amicizia con la pianista ebrea Mara Ancona, con una passione comune per la musica e la poesia, in una stagione di vita - l'adolescenza - vissuta nelle convulsioni della guerra e delle leggi razziali che ha unito nella tragedia milioni di ebrei in tutta Europa. Il dramma della loro deportazione nei campi di sterminio nazisti sconvolse anche la feconda amicizia tra Mara e l'Autrice: dal lager di Bergen Belsen, dove fu internata anche Anna Frank, Mara non tornò più.
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Elena Ferrante, L'amica geniale par Maurizia Morini, publié le 10/02/2012
Siamo a Napoli negli anni cinquanta; in un povero quartiere, abitato da fascisti e monarchici ed anche da piccoli teppisti e ignoranti arricchiti, e sullo sfondo l' ombra della camorra. I giovani che vivono qui cercano di superare le divisioni fra famiglie o forse si illudono di farlo, di uscire dal quartiere e di affrancarsi da un destino segnato. Nello svolgersi della narrazione si seguono le storie delle diverse famiglie contrassegnate da amori, passioni, odi, vendette, vita di vicinato... Ma la centro di tutto c'è sempre la profonda amicizia fra le due, bambine prima, adolescenti poi. Lila è povera e magra, figlia di uno scarparo possiede una intelligenza rara e precoce, è la più brava alle elementari e la più cattiva con i maschi e le compagne. È molto invidiata dall'amica del cuore, Elena, figlia di un usciere comunale, diligente e studiosa, che riuscirà ad approdare, con molti sacrifici e ore di studio, al liceo classico. La Ferrante scava a fondo la psicologia delle due bambine che crescono, che scoprono l'amore, le buone letture, la politica, la morale, le rivalità, le incomprensioni e le separazioni.
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Silvia Avallone, Acciaio par Maurizia Morini, publié le 01/07/2011
Acciaio racconta l'amicizia profonda fra le ragazzine tredicenni Anna e Francesca, alla soglia dei quattordici anni , tappa fondamentale per diventare grandi nel passaggio tra la fine della scuola media e le superiori, a Piombino, nel quartiere popolare di via Stalingrado. Chiaramente non è la cittadina toscana l'obiettivo di chi scrive ma è il luogo di piccola città, in cui dominano le acciaierie Lucchini, con gli operai, le famiglie marginali, i piccoli spacciatori, giovani e adolescenti che crescono.
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