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4 settembre 2018 - Crollo ponte Morandi: contestazione degli sfollati in Regione

Publié par Alison Carton-Kozak le 04/09/2018

Genova, crollo del Ponte Morandi Rabbia degli sfollati in Regione: «Vogliamo casa e rispetto»

Urla e fischi di una cinquantina di evacuati dopo l’intervento del governatore ligure Toti: «Non potete trattarci come cani a cui buttare l'osso». Il sindaco Bucci: «Nuove abitazioni pronte entro fine settembre»

(Il Corriere della Sera, 04/09/18)

Rabbia, lacrime e fischi dalle tribune del Consiglio regionale a Genova. A tre settimane dal crollo del ponte Morandi, la seduta congiunta dei consigli comunale e regionale sul tema è diventata teatro della prima contestazione nei confronti delle istituzioni locali da parte degli sfollati della zona rossa. «Non ci potete trattare come cani cui buttare l'osso», hanno detto una cinquantina di persone, urlando «rispetto rispetto» al termine dell’intervento del governatore ligure Giovanni Toti, commissario per l’emergenza.

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Crollo ponte Morandi, la contestazione degli sfollati: "Prima noi di Ansaldo"

Urla e lacrime davanti alla Regione dove sono riuniti in seduta congiunta i consigli regionale e comunale. Nel suo intervento il sindaco Bucci si commuove.

(Michela Bompani, La Repubblica, 04/09/18)

"Non ci potete trattare come cani cui buttate l'osso". Urla e lacrime degli sfollati a Genova davanti alla sede della Regione dove è in corso la seduta congiunta dei consigli comunale e regionale sul crollo del ponte Morandi. E' la prima contestazione nei confronti delle istituzioni locali sulla tragedia, c'è chi urla "ho 4 figli, è casa nostra", chi tenta di entrare a forza, poi esce il sindaco Marco Bucci a parlare con i presenti per tentare di calmare gli animi.Gli sfollati protestano contro l'impossibilità di recuperare i propri effetti personali dalle abitazioni evacuate sotto al troncone est del viadotto: hanno distribuito un volantino con scritto "Quelli di ponte Morandi - 50 anni di servitù, 2 settimane di disagi e sofferenze, rivogliamo un futuro!".

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A Genova la protesta degli sfollati del ponte Morandi: 'rispetto, rispetto'. Di Maio: Di Maio, sfollati hanno ragione

Gdf consegna alla Procura un elenco di 13 nomi, possono diventare 25. Toti: 'entro 5 giorni piano per la demolizione'. Il sindaco di Genova Bucci: 'Case forse entro settembre'

(www.ansa.it, 04/09/18)

Dal Governo arrivano le prime risposte per gli sfollati di Genova dopo la protesta di oggi.  La regione Liguria e il comune di Genova hanno chiesto una legge speciale per Genova che snellisca le procedure per l'affidamento dei lavori di progettazione e di esecuzione delle opere per ricostruire ponte Morandi, verificando se ci sono le condizioni per prevedere, per il periodo dell'emergenza, la sospensione del pagamento di mutui, tributi, contributi e premi. "Stiamo mettendo a punto un decreto urgente che, oltre al problema di tante persone abbandonate in Italia come i terremotati di Ischia e del Centro Italia, affronti anche il tema di Genova e soprattutto di coloro che sono sfollati e hanno diritto ad una casa. Gli sfollati hanno ragione" Lo annuncia a Napoli il vice premier Luigi Di Maio. "Quindi - aggiunge - è una questione di settimane, ma forse di alcuni giorni e metteremo fuori questo decreto".

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