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24 settembre 2020 - Nuovo decreto immigrazione

Publié par Alison Carton-Kozak le 24/09/2020

Ecco il nuovo decreto immigrazione. Il testo sul tavolo del premier Conte

Nove articoli che escludono sanzioni per le navi che operano soccorsi in mare, ampliano i requisiti per la protezione internazionale, ripristinano i servizi di integrazione anche per i richiedenti asilo, prevedono il ritorno all'accoglienza diffusa.

(Alessandra Ziniti, La Repubblica, 24/09/2020)

ROMA - Nove articoli, disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, nonché in materia di diritto penale. Il testo del nuovo decreto legge che modifica i decreti sicurezza di Matteo Salvini è a Palazzo Chigi da un mese. La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese lo ha trasmesso dopo aver ottenuto le firme di tutti i capidelegazione delle forze di maggioranza. Un lavoro certosino, di cesello, che ha ottenuto anche il sì del Movimento Cinque stelle e che adesso attende solo di essere portato in Consiglio dei ministri per l’approvazione. Nove articoli, dunque, che vanno ben oltre le modifiche che erano state richieste, ormai più di un anno fa, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella al momento della promulgazione del secondo decreto fortemente emendato dal Parlamento con quelle maximulte per le navi umanitarie che fossero entrate in acque italiane senza il permesso. competente autorità per la ricerca e soccorso in mare".

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Migranti, un compromesso privo di coraggio e visione

Le modifiche della Commissione all’accordo di Dublino non produrranno la spallata necessaria

(Goffredo Buccini, Il Corriere della Sera, 24/09/2020)

È la vecchia storia del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. L’Europa ha infine preso in considerazione i nostri guai da terra di frontiera delle migrazioni. E, sul versante interno, la maggioranza giallorossa si accinge a correggere i difetti più vistosi dei decreti Sicurezza. Ma sono cerotti. In entrambi i casi manca la visione d’un fenomeno epocale da affrontare con coraggio. Mezzo milione di sbarchi in Italia e appena tredicimila migranti ricollocati in Europa sono, dal nostro punto di vista, la sintesi di tutta l’ingiustizia patita negli ultimi cinque anni. Il micidiale regolamento di Dublino incardina nel Paese d’arrivo (e dunque nei Paesi rivieraschi del Mediterraneo) migranti che avrebbero tutte le intenzioni di raggiungere città nordeuropee dove spesso li attendono parenti e amici. L’Italia è stata lasciata sola durante le crisi migratorie degli anni Dieci e la reazione a questa solitudine spiega la crescita delle forze sovraniste e populiste antieuropee. Gli anni Venti sono iniziati sotto i pessimi auspici del Covid-19. Anche sull’onda solidale causata dalla pandemia, la nuova presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, aveva preannunciato una robusta spallata agli angusti codicilli di Dublino. Il Patto per le migrazioni, esposto ieri a Bruxelles dalla Commissione, è in realtà molto meno: una spintarella. Si enunciano principi di solidarietà (addirittura meccanismi di «solidarietà obbligatoria» in casi di pressione migratoria straordinaria combinata con eventi estremi come terremoti o epidemie), si promettono soluzioni «precise e prefissate» che alleggeriscano il peso dai Paesi mediterranei, si prevedono negoziati in Africa con accordi di riammissione in cambio di sostegno tecnico ed economico.

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In arrivo il piano Ue sui migranti. In Italia Pd in pressing per superare i decreti Salvini

Lo scontro all’interno dei Cinque Stelle dopo le regionali espone la maggioranza a incidenti di percorso in parlamento: la partita si gioca soprattutto sulla tenuta di M5sAndrea Carli

(Il Sole 24 Ore, 23/09/2020)

Con ogni probabilità non è stato voluto, ma l’intreccio tra le due partite - l’una a livello europeo (ma con conseguenze sostanziali per l’Italia) e l’altra più interna alla maggioranza di governo, entrambe sullo stesso dossier - c’è. Le ore in cui il Pd, dopo il buon risultato alle regionali, torna in pressing sul presidente del Consiglio Conte per accelerare sulla modifica dei decreti Salvini in materia di gestione dei flussi migratori, sono anche le ore in cui, dopo una fase di preparazione durata dieci mesi, la Commissione Ue targata von der Leyen presenta un pacchetto di misure per regolare il diritto di asilo.

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