Vous êtes ici : Accueil / Revue de presse / 14 settembre 2020 - Ritorno a scuola e coronavirus

14 settembre 2020 - Ritorno a scuola e coronavirus

Publié par Alison Carton-Kozak le 14/09/2020

Scuola al via, ecco i veri numeri del ritorno in classe

L'Istruzione dichiara il ritorno in classe, oggi, di 5,6 milioni di studenti su 8,3 milioni, ma non tiene conto delle defezioni finali di primarie e medie in Sicilia, di un terzo delle scuole del Lazio e di diverse località della Liguria tra cui La Spezia. La Rete dei medi: "Manifestiamo in 40 città"

(Corrado Zunino, La Repubblica, 14/09/20)

ROMA – Tornano in classe, dice il ministero dell’Istruzione, 5,6 milioni di studenti. Di dodici regioni d'Italia e una provincia a statuto autonomo (Trento). Studenti di scuole statali e paritarie. Il dato, però, non è reale e serve al racconto di un calendario scolastico dettato dalla ministra Lucia Azzolina e, soprattutto, serve a nascondere la quantità e qualità dei ritardi istituzionali sulla scuola che, come ha raccontato oggi Repubblica, affondano le radici nelle scelte di primavera e vanno oltre il rischio pandemia.

Continua a leggere

 

Inizio scuola, come sta andando il ritorno in aula nell’era coronavirus: la diretta 

Oggi, lunedì 14 settembre, è il primo giorno di scuola: il suono della campanella e le regole 

(Valentina Santarpia, Il Corriere della Sera, 14/09/20)

Archiviato il lockdown, finalmente oggi — 14 settembre — si torna a scuola nella maggior parte delle Regioni. Un anno particolare che vede come protagonisti mascherine, gel igienizzante, banchi nuovi e non tradizionali e distanziamento in classe e nei corridoi (la guida rapida per genitori e alunni). 

Ore 11.13 - Presidi: avvio anno straordinario, vari nodi da sciogliere
«L’anno scolastico 2020/21 si avvia sotto il segno della straordinarietà, così come si era concluso il precedente. L’emergenza sanitaria ancora in atto ha amplificato le tante lacune strutturali e procedurali che caratterizzano la scuola italiana, imponendo nei mesi estivi uno sforzo immane a tutti i livelli, e segnatamente a quello di ciascuna istituzione scolastica, per cercare di colmarle». Inizia con queste parole la lettera che il presidente dell’associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, ha inviato ai colleghi dirigenti scolastici. «Purtroppo, alla vigilia della ripresa delle lezioni in presenza, permangono - in numerose realtà - vari nodi da sciogliere tra cui il reclutamento dei supplenti, l’assunzione dei DSGA, il reperimento dei locali, la consegna dei banchi monoposto e delle mascherine chirurgiche», fa notare Giannelli.

Continua a leggere

 

Scuola, oggi si riapre. La ministra: “È il posto più sicuro di tutti

Azzolina rivendica «uno sforzo ciclopico realizzato in pochi mesi». Il premier Conte: scontiamo carenze strutturali, trascinatesi per anni

(La Stampa, 14/09/20)

Gel per le mani, mascherine, banchi monoposto, classi ricavate nelle palestre e altre che ancora non sono pronte. Il rientro a scuola avrà di certo un sapore diverso per i 5,6 milioni di studenti residenti nelle dodici regioni italiane che hanno deciso di non posticipare l’apertura. Ripartenza che è un banco di prova per il governo e che si completerà la prossima settimana, dopo il voto, quando arriverà il turno degli altri 2,3 milioni di alunni ancora in vacanza. Le preoccupazioni dei dirigenti scolastici e dei sindacati, però, restano alte. «Ci saranno difficoltà, disagi, soprattutto all’inizio», ammette anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un videomessaggio di auguri inviato a studenti e insegnanti. «La scuola - prosegue Conte - sconta carenze strutturali che ci trasciniamo da anni, aggravate dall'attuale pandemia, ma voi dovrete impegnarvi a rispettare le regole di cautela per tutelare la vostra salute e quella delle persone che amate».

Continua a leggere