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14 giugno 2018 - Caso Aquarius

Publié par Alison Carton-Kozak le 14/06/2018

Aquarius, l'esperto: "Illegale il respingimento collettivo di donne incinte e bambini, l'Italia rischia"Aquarius, l'esperto: "Illegale il respingimento collettivo di donne incinte e bambini, l'Italia rischia"

Fulvio Vassallo Paleologo, giurista e professore di Diritto dell'asilo all'Università di Palermo: "E' come si si trovassero su suolo italiano, violato l'articolo 19 del Testo unico sull'immigrazione. Potrebbe intervenire la Corte europea dei diritti umani". E ci sono anche le "responsabilità penali internazionali" paventate dalla ministra spagnola Delgado

(Fabio Tonacci, La Repubblica, 14/06/18)

Uno spinosissimo caso legale si è aperto nel mezzo del Mediterraneo. Stando a quel che segnalano diversi esperti di diritto internazionale e di convenzioni marittime, la storia dell'Aquarius e dei suoi 629 passeggeri potrebbe non finire con l'approdo nel porto di Valencia. E non solo per quell'ipotesi di "responsabilità penali internazionali a carico dell'Italia per violazione dei trattati sui diritti umani", paventata dalla ministra spagnola della Giustizia Dolores Delgado. A bordo della Aquarius, infatti, sono saliti 134 minorenni e 7 donne incinte. Non è un dettaglio, questo. "Nei loro confronti la chiusura dei porti italiani ispirata dal ministro dell'Interno Salvini configura un respingimento collettivo, che è vietato dalla legge anche in presenza del successivo trasferimento tra paesi dell'Unione europea", spiega Fulvio Vassallo Paleologo, giurista e professore di Diritto dell'asilo all'Università di Palermo.

In che senso respingimento collettivo?

"Per quanto concordata con la Spagna, la rendition a Valencia equivale al respingimento di migranti irregolari dal territorio italiano al territorio spagnolo. Siamo di fronte a una macroscopica violazione dell'articolo 19 del Testo unico sull'immigrazione in vigore in Italia: donne incinte e minorenni non possono mai essere respinti, vanno accolti".

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Aquarius, telefonata tra Conte e Macron. Parigi: "Toni cordiali, speriamo confermi visita"Aquarius, telefonata tra Conte e Macron. Parigi: "Toni cordiali, speriamo confermi visita"

Lo rivela la ministra francese Loiseau. Ma Di Maio frena: "Non indietreggeremo finché non arriveranno le scuse". Interviene il Papa: "I migranti non sono numeri ma persone"

(La Repubblica, 14/06/18)

ROMA - Parigi prova a voltare pagina. E invita a lasciare alle spalle il "tempo delle emozioni" sullo scontro internazionale nato attorno alla nave Aquarius. "C'è il tempo delle emozioni e il tempo del lavoro per affrontare questioni importanti come la crisi migratoria", ha dichiarato la ministra francese degli Affari europei, Nathalie Loiseau, aggiungendo poi: "Abbiamo bisogno di parlare con l'Italia, è un grande partner, un grande vicino". E così, dopo le scintille di ieri, nella notte il presidente francese, Emmanuel Macron, e il premier italiano, Giuseppe Conte, hanno avuto una conversazione telefonica che Loiseau definisce "cordiale".

Nel corso del colloquio i due non si sono espressi sulla visita  del premier italiano a Parigi in programma per venerdì. "Ma ci auguriamo che venga, il presidente e Giuseppe Conte si sono visti brevemente al G7 in Canada, sarebbe interessante e utile che si vedessero più a lungo", commenta la ministra ai microfoni della radio Europe 1, evidenziando in modo distensivo che "L'Europa deve fare di più e meglio per aiutare l'Italia".

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Aquarius: così Francia, Spagna e Malta trattano i migranti

Parigi respinge i migranti economici, la Spagna usa diplomazia e repressione, Malta non ha sottoscritto l’accordo chiave

(Claudio Del Frate, Il Corriere della Sera, 12/06/18)

Perché noi sì e loro no?

Perché l’Italia sì e la Francia e la Spagna no? La domanda è esplosa assieme allo scambio di accuse tra Roma, Parigi e Madrid sul trattamento riservato alla nave Aquarius, i cui 629 migranti a bordo andranno a Valencia dopo il rifiuto di Salvini di accoglierli in un porto italiano. Ma qual è il trattamento che i paesi coinvolti nella crisi diplomatica di queste ore riservato ai migranti e ai richiedenti asilo? Quale legge è in vigore sui loro territori?E quali sono i numeri dell’accoglienza in questi territori? A questo ultimo quesito può rispondere il grafico pubblicato qui sotto e rintracciabile sul sito dell’Europarlamento che fa chiarezza prima di tutto sulle presenze effettive all’interno della ue, anche in rapporto alla popolazione residente.

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Aquarius, Macron non si scusa: «Non posso dare ragione a chi provoca». E Conte rinuncia al viaggio a Parigi

Il ministro dell’Interno torna sul caso della nave con a borso 629migranti: «Sul fronte Nord Africa, paghiamo tutti l’instabilità portata proprio dai francesi in Libia e a sud della Libia». E Conte rinuncia alla visita prevista per venerdì a Parigi

(Paolo Decrestina e Silvia Morosi, Il Corriere della Sera, 13/06/18)

«Chi caccia le navi provoca. Non dimentichiamo chi ha parlato e con chi abbiamo a che fare». Il presidente francese, Emmanuel Macron, torna sul caso Aquarius, senza però mai nominare direttamente Matteo Salvini che lo aveva attaccato, chiedendo le scuse ufficiali di Parigi. Il Quai d’Orsay, sede del ministero degli Esteri francese, prova a mettere una pezza per «cancellare» le dure parole pronunciate martedì: «Siamo consapevoli della problematica e degli sforzi che fa l’Italia». Ma poi l’Eliseo, sede della presidenza, fa sapere che da Roma non sono arrivate richieste ufficiali di scuse. Insomma, nessun dietrofront, ma qualche puntualizzazione: «Da un anno lavoriamo in modo esemplare, abbiamo ridotto a un decimo gli sbarchi grazie a un lavoro con la Libia, nel Sahel». Un lavoro «attivo, costante, costruttivo». Tanto che il premier Giuseppe Conte ha deciso di rinunciare alla visita prevista per venerdì a Parigi e al bilaterale con Macron: «Non ci sono le condizioni». Stessa decisione aveva preso poche ore prima il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che aveva fatto sapere di aver rinviato la sua missione in Francia.

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Aquarius, facciamo chiarezza: chi ha ragione tra Malta e l'Italia

Roberto Virzo, professore all'Università del Sannio, spiega cosa prevede il diritto internazionale e quello che dovrebbe fare il nostro Paese invece di scontrarsi con il resto dell'Europa. Una cosa è certa: se la barca è entrata nelle acque territoriali italiane sarebbe stato compito dell'Italia farsene carico

(Nicolò Canonico, L'Espresso, 11/06/18)

Il caso dell'Aquarius, la nave della Ong Sos Méditerranée che trasporta 629 migranti e che Matteo Salvini non ha voluto far attraccare in Italia, sta creando polemiche a livello europeo. Il nuovo governo italiano è convinto che la responsabilità sia di Malta, lo Stato insulare respinge tutte le accuse al mittente. Intanto  è la Spagna ad essersi fatta avanti , ricevendo anche i complimenti dell'Unione europea, che l'attuale ministro dell'Interno ritiene responsabile di quanto sta avvenendo. Ma cosa dice il diritto internazionale in circostanze come queste? A chi spettava la responsabilità del salvataggio? Per fare chiarezza, abbiamo chiesto al professor Roberto Virzo, docente di diritto internazionale all'Università del Sannio e alla Luiss di Roma, di spiegare i punti controversi che hanno portato allo scontro tra Italia e Malta e qual è il ruolo dell'Unione europea in questa fase.

http://espresso.repubblica.it/internazionale/2018/06/11/news/l-italia-non-poteva-rifiutarsi-di-accogliere-i-migranti-dell-aquarius-l-opionione-dell-esperto-1.323617Continua a leggere