Liste des résultats
Il y a 126 éléments qui correspondent à vos termes de recherche.
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Giovanni Moro, Anni Settanta
par Maurizia Morini,
publié le 12/01/2010
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Moro precisa di non essere uno storico, tanto meno degli anni settanta nei quali ha avuto una parte, un po' per scelta e un po' perchè ci si è trovato, che non lo mette nella condizione di distacco propria del lavoro storiografico (il riferimento è con la pacatezza che contraddistingue l'autore, al rapimento e all'uccisione, nel 1978 da parte delle Brigate Rosse, del padre Aldo Moro, leader della Democrazia Cristiana ).
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La notion de déporté en Italie, de 1945 à nos jours - Droit, politiques de la mémoire et mémoires concurrentes
par Paola Bertilotti,
publié le 21/10/2009
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Cet article est issu de l'ouvrage "Qu'est-ce qu'un déporté ? Histoire et mémoires des déportations de la Seconde Guerre mondiale", de T. Bruttmann, L. Joly et A. Wieviorka (dir.), Paris, CNRS Editions, 2009.
1. La déportation, un impensé dans la société italienne de l'immédiat après-guerre (1945 - 1947) ? / 2. La structuration progressive de la catégorie "déporté" dans un contexte de "guerre de la mémoire" (1948 - 1960) / 3. L'officialisation de la notion de déportation (1961 - 1968) / 4. La fin d'une catégorie unitaire
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Paolo Berizzi, Bande nere, come vivono, chi sono, chi protegge i nuovi neofascisti
par Maurizia Morini,
publié le 13/10/2009
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In questo libro - inchiesta, Berizzi ci propone un viaggio nell' "area nera" della penisola italiana, un mondo costituto soprattutto da ragazzi e giovanissimi, magmatico e dai contorni labili ma preoccupanti. Un mondo la cui esistenza sarebbe difficile da credere, se non leggessimo tracce marcate nella realtà odierna.
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Note a margine del libro: "A colpi di cuore – Storie del sessantotto" di Anna Bravo
par Maurizia Morini,
publié le 07/07/2009
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Il libro è incentrato sul Sessantotto, cioè sugli anni Sessanta e Settanta con un'attenzione privilegiata al movimento studentesco e al femminismo e la Bravo percorre culture ed esperienze in modo trasversale e non sistematico. Una specie di storia culturale con analisi particolare per i fenomeni accaduti negli Stati Uniti, in Francia ed in Italia.
In primo piano, quindi, sono posti i contesti e il vettore narrativo è rappresentato dalla soggettività, in un intreccio fra responsabilità individuale e vicenda collettiva, fra passione e ragione.
L'autrice ripercorre fasi e problemi del femminismo e parlando di storie delle donne individua un'eredità senza testamento, cioè senza destinatari e anche testamenti senza eredi cioè patrimoni culturali che rischiano di andare dispersi.
Le origini e gli aspetti più politici del femminismo rappresentano una prima parte del libro, segue una narrazione per temi diciamo "sensibili" alla memoria come l'amore, il dolore, la violenza.
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Un nuovo ordine del discorso
par Anna Bravo,
publié le 02/07/2009
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Chi liquida il sessantotto come una rivoluzione a parole, gli rende omaggio senza saperlo. Fra i tratti che lo caratterizzano rispetto ai movimenti politici del secolo scorso, c'è proprio il rapporto con il linguaggio. Non mi riferisco alla caduta dei tabù linguistici, che era già in corso fra beat, hippies, avanguardie culturali. Penso allo sforzo di ridare a parole usurate - libertà, uguaglianza, solidarietà- il loro senso pieno, e soprattutto al tentativo di costruire un nuovo orizzonte dei discorsi...
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Quelques remarques sur "A colpi di cuore" d’Anna Bravo à la lumière des romans de Sibilla Aleramo, Goliarda Sapienza et Dacia Maraini
par Alison Carton-Vincent,
publié le 30/06/2009
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Je ne proposerai pas ici un compte-rendu détaillé du livre d'Anna Bravo mais plutôt une réflexion sur quelques points particuliers qu'elle y aborde, en lien avec mes recherches sur le féminisme en littérature, basées sur l'étude d'autobiographies et de fictions autobiographiques italiennes du XXe siècle. J'aborderais trois points qui m'ont paru être des ponts intéressants entre nos deux domaines d'étude et qui mettent en évidence le lien entre féminisme politique et littérature féministe : la question de la transmission intergénérationnelle, celle du «partire da sé», et enfin celle du statut du fœtus et du débat sur l'avortement.
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Alcune considerazioni sull’Archivio di storia delle donne dell’Associazione Orlando. Il nodo della trasmissione generazionale nel femminismo
par Paola Zappaterra,
publié le 30/06/2009
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Lavorare ad un archivio del femminismo italiano (soprattutto se lo si intende come luogo di produzione di cultura e pensiero femminile e non soltanto di conservazione fisica dei documenti) significa confrontarsi con alcuni nodi problematici della storia e della storiografia del movimento femminista. Il dato sensibile di questi nodi problematici è che essi non costituiscono soltanto, o non soltanto, questioni accademiche di cui studiose e studiosi possono dibattere all'interno degli ambiti specialistici delle relative discipline...
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L'émigration italienne en France: représentations entre économie et politique
par Antonio Canovi,
publié le 25/11/2008
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Charles Vegliante saisit la faiblesse structurelle de l'émigration italienne et met l'accent sur une certaine consonance entre ce phénomène historique et les mouvements migratoires contemporains: il la situe dans le caractère subalterne de tout choix migrant qui, partant d'un pays économiquement arriéré, se dirige vers un nouveau contexte à développement industriel plus avancé...
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Le Brigate Rosse: dal PCI alla lotta armata
par Paolo Pergolizzi,
publié le 07/10/2008
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Il libro che ho scritto, L'appartamento, nasce da una riflessione che mi è venuta spontanea dopo che facevo il giornalista da diversi anni nella mia città. Si svolgevano le elezioni amministrative del 2004 in cui si doveva eleggere il sindaco. In campagna elettorale fu tirato fuori un vecchio episodio che risaliva alla fine degli anni Sessanta e che coinvolgeva un politico che poi sarebbe diventato vicesindaco della città.
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Il ruggito dell’Emilia: Reggio e la costruzione di un sistema locale nell’Italia del "boom"
par Antonio Canovi,
publié le 07/10/2008
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Nell'Emilia contemporanea incontra massima fortuna il paradigma di una società ordinata, fiduciosa nello sviluppo e nella modernità, fatta ricca dalla imprenditorialità diffusa e governata in maniera efficiente dalle amministrazioni locali. L'Emilia felix rinvia indubbiamente ad una rappresentazione mitologica ma corrisponde in sostanza alla forte autostima che mostrano gli abitanti di questa regione (nelle due componenti territoriali principali, Emilia e Romagna)...
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La Région Emilie-Romagne, laboratoire social et politique
par ENS Lyon La Clé des Langues,
publié le 07/10/2008
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Ce dossier propose cinq contributions à la conférence "La regione Emilia-Romagna e l'esempio di Reggio Emilia - Un laboratorio sociale e politico nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta", qui s'est tenue le 16 mais 2008 à l'Ecole Normale Supérieure - Lettres et Science Humaines de Lyon : :
1. Una città, una storia. Reggio Emilia: un percorso nella memoria collettiva. / 2. Il mito dell'URSS nello sviluppo emiliano / 3. Le Brigate Rosse, dal PCI alla lotta armata / 4. Il ruggito dell’Emilia. Reggio e la costruzione di un sistema locale nell’Italia del "boom" / 5. Crisi di un modello (emiliano). Tra Reggio e l’Emilia, appunti sulla fine di un laboratorio sociopolitico
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Incontro con Paolo Sorrentino
par Maurizia Morini,
publié le 07/10/2008
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Il regista Paolo Sorrentino, in occasione dell'uscita in Francia del suo film "Il Divo", incontra la stampa, a Lione il 26 settembre 2008.
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Il mito dell'URSS nello sviluppo emiliano
par Enzo Grappi,
publié le 07/10/2008
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Sono presentato come economista e in effetti ho fondato e diretto per 26 anni l'Osservatorio economico dell'Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia e il Dipartimento per l'Economia, tuttavia per trattare questo tema circa il mito dell'URSS e quanto questo abbia influito sullo sviluppo di quello che sarà definito come il modello emiliano mi avvarrò anche e forse sopratutto della storia della mia famiglia (mio nonno tra i fondatori del PCI nel 1921, mio padre partigiano (uno di quelli la cui testimonianza è riportata nel sito) e poi dirigente comunista, e di quella mia personale...
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Una città, una storia. Reggio Emilia: un percorso nella memoria collettiva
par Maurizia Morini,
publié le 07/10/2008
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La regione Emilia-Romagna è stata ed è per gli storici un caso di studio molto interessante, per le dinamiche economiche e politiche che qui si sono sviluppate negli ultimi decenni, tanto da coniare espressioni come modello emiliano e laboratorio politico.
Se le definizioni sono il frutto di analisi socio-economiche degli anni Ottanta, il sistema emiliano nasce da lontano e designa essenzialmente una combinazione di realtà economiche fondate su medie e piccole imprese ad alta qualificazione, sostenuta da un governo di sinistra, con ampio consenso sociale e che realizza un welfare state di alto livello.
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Crisi di un modello (emiliano): Tra Reggio e l’Emilia, appunti sulla fine di un laboratorio sociopolitico
par Massimiliano Panarari,
publié le 07/10/2008
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Reggio - come la sua regione, l'Emilia-Romagna, modello, per lungo tempo, di quel mix raro che teneva insieme funzionamento delle istituzioni, crescita economica e un patrimonio rilevante di capitale sociale (o di virtù civiche) - sta vivendo una crisi, in primo luogo di identità.
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Paolo Pergolizzi, L'appartamento. Br: dal Pci alla lotta armata
par Maurizia Morini,
publié le 02/09/2008
- Fiche de lecture du roman L'appartamento. Br: dal Pci alla lotta armata de Paolo Pergolizzi, paru aux éditions Aliberti, Reggio Emilia en 2006.
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Memoria, dolore, vendetta: La violenza del dopo Liberazione
par Massimo Storchi,
publié le 10/06/2008
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Il 25 aprile, o comunque il momento del disarmo ufficiale delle forze partigiane avvenuto il 2 maggio, non sono date significative per quanto riguarda il problema dell’uso della violenza al termine della Resistenza. Come la recente storiografia ha proposto, è indispensabile proporre un percorso più articolato che rifletta sull'esplodere di quella violenza (insurrezionale e non) che ha segnato non solo le provincie emiliane ma tutto il nord Italia all’indomani della ritirata delle truppe tedesche e della caduta della Repubblica di Salò.
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Rossana Rossanda, La ragazza del secolo scorso e Pietro Ingrao Volevo la luna
par Maurizia Morini,
publié le 05/12/2007
- Fches de lecture des romans La ragazza del secolo scorso (Einaudi, Torino 2005) de Rossana Rossanda et de Volevo la luna (Einaudi, Torino 2006) de Pietro Ingrao.
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Mario Calabresi, Spingendo la notte più in là
par Maurizia Morini,
publié le 04/12/2007
- Fiche de lecture du roman Spingendo la notte più in là de Mario Calabresi, paru aux éditions Mondadori, Milano en 2007.
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Cristina Comencini, L'illusione del bene
par Maurizia Morini,
publié le 27/11/2007
- Il romanzo di Comencini ci narra di un uomo, Mario, di 58 anni, che è stato comunista, ha creduto che la politica militante fosse sinonimo del bene (cfr. il titolo) e oggi si pone interrogativi a cui nessuno vuole rispondere. Dopo il crollo del Muro di Berlino c'è chi non cerca risposte, preferisce ignorare i passaggi storici; non così Mario, tormentato e ossessionato dalla fine del comunismo reale e dal non avere saputo o voluto vedere ciò che accadeva agli uomini e alle donne dei paesi dell'Est europeo.
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Buongiorno notte, le film d'une mécanique et d'un imaginaire
par Dora D'Errico,
publié le 20/05/2007
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Sur les lieux du crime, les jeunes brigadistes de Buongiorno notte s'agitent comme des animaux machines, ils exécutent un scénario inéluctable dont toute logique politique leur échappe. On assiste au déroulement d'un drame assez commun, semblable à tous ceux rejoués dans ce nouveau cinéma dit politique jusqu'à ce que, du cliquetis de cette mécanique infaillible, surgissent des envolées d'un imaginaire imprévisible. S'ouvre alors la possibilité d'un « récit pas comme les autres ».
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Les "visages" d'Aldo Moro - Cinquante-cinq jours dans la "prison du peuple"
par Sarah Illouz,
publié le 19/05/2007
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L'Italie post-soixante-huit fut bouleversée par une profonde crise politique, culturelle, sociale et économique. En effet, les luttes ouvrières, les groupes révolutionnaires et la multiplication des actes de terrorisme agitaient le pays tout entier. Face à cette dégradation du climat national, Enrico Berlinguer, leader du Parti communiste italien, proposa le « compromis historique » qui consacrerait l'union entre la Démocratie Chrétienne (Dc), le Parti Socialiste (Psi) et le Parti Communiste (Pci).
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L'Affaire Moro
par Sarah Illouz,
publié le 19/05/2007
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Ce dossier propose deux ressources sur l'affaire Moro :
1. Les "visages" d'Aldo Moro - Cinquante-cinq jours dans la "prison du peuple" / 2. Le prisonnier Aldo Moro dans la perception du monde politique
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La construction du terroriste au cinéma, une lecture de La Meglio Gioventù
par Dora D'Errico,
publié le 19/05/2007
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De nombreux cinéastes choisissent aujourd'hui, après une période de silence relatif, de rouvrir la page des années 1970. Une observation a guidé notre analyse de ce renouveau cinématographique, le glissement net qui, en vingt ans, s'est opéré dans le portrait du terroriste : d'une figure invisible, mêlée au corps social, telle qu'on la voit dans les films des années 80, elle est désormais hyperindividualisée, et auscultée avec les outils du psychologue et du criminologue. Une évolution qu'il nous faut interroger.
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Comment s'est écrite et continue de s'écrire l'histoire des "Années de Plomb"
par Dora D'Errico,
publié le 19/05/2007
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Un historien ou un observateur qui voudrait faire un état des lieux historiographiques et examinerait la production scientifique existante sur la période de la contestation en Italie, est frappé de voir se dessiner devant lui une « historiographie à trous », dont il s'aperçoit en enquêtant plus avant que les auteurs sont pour la plupart des non historiens. État des lieux en trois épisodes.
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Le prisonnier Aldo Moro dans la perception du monde politique
par Sarah Illouz,
publié le 19/05/2007
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Quelques jours après son enlèvement, Aldo Moro fut autorisé par les Brigades Rouges à écrire diverses lettres aux membres de sa famille ainsi qu'aux forces politiques. L'écriture épistolaire fut pendant les cinquante-cinq jours du séquestre son seul lien avec le monde extérieur et son unique outil de communication. Une lecture attentive des lettres permet donc de dresser un portrait objectif et rationnel mais aussi précis et sincère du leader Dc prisonnier...
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Entretien avec Alessandra Campani
par Maurizia Morini, Alessandra Campani,
publié le 17/05/2007
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Alessandra Campani, 37 anni, è laureata in Filosofia e vive e lavora a Reggio Emilia. Da dieci anni svolge attività di studio e ricerca sul tema della differenza e relazioni di genere, conduce laboratori rivolti ad adolescenti nelle scuole di II grado; si occupa di violenza contro le donne come socia dell'Associazione Nondasola. Partecipa a progetti di politiche di genere in tutta Italia.