Liste des résultats
Il y a 64 éléments qui correspondent à vos termes de recherche.
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Joyce Lussu, Fronti e frontiere (1945)
par Elena Perrello,
publié le 08/12/2023
- Scheda di lettura di Fronti e Frontiere di Joyce Lussu, volume pubblicato nel 1945 e, più recentemente, da Abbot (2021). L’autrice, ripercorrendo gli anni di clandestinità (1940-45) condivisi con il marito Emilio Lussu, racconta le peripezie e gli ostacoli affrontati dalla coppia per organizzare la Resistenza antifascista, sullo sfondo di un’Europa in guerra.
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Rosella Postorino, Mi limitavo ad amare te (2023)
par Maurizia Morini,
publié le 05/10/2023
- Scheda di lettura del romanzo Mi limitavo ad amare te pubblicato nel 2023 da Feltrinelli
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Le fascisme et le corps des Italiens et des Italiennes
par Clément Luy, Sofia Iguelouzene,
publié le 05/01/2023
- Dès sa prise de pouvoir, le régime fasciste crée un culte du corps des Italiens et des Italiennes. Basé sur le traumatisme de la Première Guerre mondiale et sur la nécessité de rebâtir une Nation guerrière, ce culte du corps concerne tant les hommes que les femmes, quoique de manières différentes. Cet article, issu de la séance du 25 novembre 2021 du séminaire "Culture et fascisme" du département des langues de l’ENS de Lyon et du laboratoire Triangle, présente différentes caractéristiques de ce culte du corps.
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Carlo Cassola, Il cacciatore (1964)
par Sarah Vandamme,
publié le 29/04/2021
- Fiche de lecture du roman Il cacciatore de Carlo Cassola, publié en 1964 par Einaudi.
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La Scuola di mistica fascista : une jeunesse fasciste face au choix du mysticisme
par Claire Lorenzelli,
publié le 11/05/2020
- La Scuola di mistica fascista, fondée à Milan en 1931, est une institution destinée à la formation politique et intellectuelle de la future classe dirigeante fasciste. Créée, composée et dirigée presque exclusivement par des jeunes, cette École se présente comme une exception dans le panorama des organisations pour l’encadrement de la jeunesse de l’époque. D’autre part, cette institution qui met au centre de son nom et de son enseignement la notion de "mystique", fait de ces jeunes non seulement des ambassadeurs de l’Idée fasciste, mais aussi des missionnaires d’un fascisme interprété et vécu comme "religion politique". C’est donc cette tension entre jeunesse et mysticisme, ses enjeux et ses conséquences, que l’on interrogera à travers cet article.
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Il teatro di Eduardo De Filippo, tra adesione al reale e intrusione del soprannaturale
par Margherita Pastore,
publié le 18/10/2019
- Questo articolo intende mettere in luce un aspetto particolare dell’opera di Eduardo De Filippo (Napoli, 1900 – Roma, 1984), ovverosia l’intrusione del soprannaturale nella produzione teatrale dell’autore-attore-regista napoletano. Tale aspetto è analizzato in questa sede nell’ambito del tema della guerra che Eduardo affronta immediatamente dopo il secondo conflitto mondiale attraverso approcci diversi. Questo testo è stato elaborato in occasione della giornata di formazione“Che cosa ci dicono del reale le opere di finzione e la produzione artistica?”, organizzata dal Consolato Generale d’Italia, l’Istituto Italiano di Cultura, il Ministère de l’Education nationale (Région académique Ile-de-France), all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi il 5 aprile 2019.
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La fin de l'humanité comme utopie
par Amélie Aubert-Noël,
publié le 05/01/2017
- Dans cet article, qui est une synthèse de son mémoire de Master 2, Amélie Aubert-Noël tente d'analyser au sein de quatre romans contemporains (Il pianeta irritabile de Paolo Volponi, Il re del magazzino d'Antonio Porta, Sirene de Laura Pugno et Guerra agli umani de Wu Ming 2) les rapports possibles entre une narration apocalyptique mettant en scène l'élimination concrète (voire désirée) de l'humanité et la persistance d'un élan utopique, d'un espoir en l'avènement d'un monde nouveau et meilleur.
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"Donna in guerra", Dacia Maraini
par Alison Carton-Vincent,
publié le 13/05/2016
- Alors que le féminisme italien bat son plein, Einaudi publie en 1975 le cinquième roman de Dacia Maraini. Il relate sous forme de journal intime quatre mois et demi dans la vie d’une femme en 1970, le temps d’un été et d’une rentrée scolaire. La protagoniste-narratrice est une maîtresse d’école, Giovanna, qu’on appelle Vannina. Elle est mariée à Giacinto, un mécanicien romain. Tous deux passent leurs vacances à Addis, une île des environs de Naples.
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Le seduzioni della guerra
par Paolo Giordano,
publié le 19/09/2014
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Nel testo Le seduzioni della guerra, scritto per le 8e Assises Internationales du Roman 2014 di Lione, scrittore Paolo Giordano torna sul suo viaggio con le truppe italiane in Afghanistan e analizza il rapporto tra guerra e letteratura.
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Giovanni Tizian, La nostra guerra non è mai finita
par Maurizia Morini,
publié le 20/12/2013
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Fiche de lecture du roman La nostra guerra non è mai finita de Giovanni Tizian, paru aux éditions Mondadori en 2013.
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Naples ou l'impossible pureté. Un parcours littéraire dans l'après-guerre
par Marc Lesage,
publié le 13/12/2013
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Au cours de cette séance du séminaire d'études italiennes, Marc Lesage nous présente sa réflexion sur l'image de la ville de Naples dans la littérature napolitaine de l'après-guerre à travers Giuseppe Marotta, Anna Maria Ortese et Raffaele La Capria. Il nous montre comment ces auteurs de l'après guerre se confrontent à l'image réelle, mythifiée ou idéalisée de la ville parthénopéenne. Face aux transformations récentes, les choix sont multiples : nier le réel, le reposétiser ou tenter une approche médiane.
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Lilli Gruber, Eredità. Una storia della mia famiglia tra l'Impero e il fascismo
par Maurizia Morini,
publié le 24/05/2013
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L'ultimo romanzo della giornalista e scrittrice altoatesina Dietlinde Gruber ci conduce in una storia familiare - la sua - intrecciata alle vicende storiche di una zona di confine. Si tratta dell'Alto Adige o come preferiscono gli abitanti di lingua tedesca del Sud-Tirolo.
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Vittorio De Sica, Il giardino dei Finzi-Contini
par Lionel Gerin,
publié le 30/01/2013
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Cette page propose une critique du film Il Giardino dei Finizi-Contini, réalisé par Vittorio De Sica sur un scénario de Valério Zurlini.
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L'Italia in musica - Terza parte: Dal dopoguerra agli anni Settanta (1945-1969)
par Cesare Grazioli,
publié le 21/09/2012
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Terza parte dell'articolo "L'Italia in musica".
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Mario Rigoni Stern e Primo Levi : due viaggiatori atipici
par Armelle Girinon,
publié le 14/09/2012
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Questo riassunto problematico nasce da un lavoro di ricerca effettuato durante il secondo anno di specialistica ed incentrato su tre testi fondamentali del dopoguerra: Quota Albania e Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern e La tregua di Primo Levi. L’obiettivo della tesi, intitolata Mario Rigoni Stern e Primo Levi: due viaggiatori atipici, consisteva nel mettere in luce il legame potenziale tra i testi citati e l’argomento del viaggio. In un primo tempo, abbiamo innanzittutto cercato di evidenziare l’aspetto problematico della ricerca, e cioè, la non linearità tra tale argomento ed i racconti presi in considerazione in questo studio.
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L'Italia in musica - Prima parte: Le origini, dall’Ottocento alla Grande Guerra
par Cesare Grazioli,
publié le 08/07/2012
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Prima parte dell'articolo "L'Italia in musica".
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Il pianoforte di Mara : storia di un'amicizia
par Maria Luisa Ronco,
publié le 18/06/2012
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Durante questa conferenza, Maria Luisa Valenti Ronco ci presenta un suo libro, Il pianoforte di Mara, che ha vinto nel 2010 il Premio Bancarellino a Pontremoli. Si tratta di un racconto autobiografico di un’adolescente che vive a Torino durante la Seconda Guerra Mondiale. L’autrice, figlia di un alto ufficiale dell’esercito italiano, ha vissuto una profonda amicizia con la pianista ebrea Mara Ancona, con una passione comune per la musica e la poesia, in una stagione di vita - l'adolescenza - vissuta nelle convulsioni della guerra e delle leggi razziali che ha unito nella tragedia milioni di ebrei in tutta Europa. Il dramma della loro deportazione nei campi di sterminio nazisti sconvolse anche la feconda amicizia tra Mara e l'Autrice: dal lager di Bergen Belsen, dove fu internata anche Anna Frank, Mara non tornò più.
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Sebastiano Vassalli, Le due chiese
par Maurizia Morini,
publié le 10/06/2010
- Una grande guerra e una grande montagna. Un inno che per più di un secolo ha rappresentato i sogni e le speranze di miliardi di uomini, e che sta per essere dimenticato. Un intrecciarsi di destini e di vicende sullo sfondo di un continente, l'Europa, e di un secolo, il Novecento. Queste le sommarie informazioni della IV di copertina dell'ultimo romanzo di Sebastiano Vassalli che unisce le storie e la Storia, il pubblico e il privato, le guerre e le cose del quotidiano, le ideologie e gli affetti. Tutto questo descritto nel microcosmo di un paesino alpino - Rocca di Sasso - sotto la grande montagna - il Macigno Bianco - dove tutto è fermo e i ritmi sono segnati solo dal lavoro e dal ritmo delle stagioni.
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Italian foreign policy towards Middle East before, during and after the Six-Day War
par Maria Grazia Guidetti,
publié le 04/05/2010
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This brief study aims at analysing Italian foreign policy towards Middle Eastern countries before, during and after the 1967 Six Days War.
The choices made by Italy during the first 20 years of its history as a republic, concerning this geographical area, must be incorporated in an international framework of action which was essentially weak and of limited impact due to its numerous internal weaknesses (economic backwardness, military weakness, lack of cultural and political cohesion).
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Giovanni Moro, Anni Settanta
par Maurizia Morini,
publié le 12/01/2010
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Moro precisa di non essere uno storico, tanto meno degli anni settanta nei quali ha avuto una parte, un po' per scelta e un po' perchè ci si è trovato, che non lo mette nella condizione di distacco propria del lavoro storiografico (il riferimento è con la pacatezza che contraddistingue l'autore, al rapimento e all'uccisione, nel 1978 da parte delle Brigate Rosse, del padre Aldo Moro, leader della Democrazia Cristiana ).
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Sulla soglia dei linguaggi: tra identità e generazioni
par Graziella Bonansea,
publié le 17/11/2009
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Testo dell'intervento di Graziella Bonansea svoltosi durante il Seminario internazionale tenutosi all'Ecole Normale Supérieure - Lettres et Sciences Humaines de Lyon il 15 maggio 2009.
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La notion de déporté en Italie, de 1945 à nos jours - Droit, politiques de la mémoire et mémoires concurrentes
par Paola Bertilotti,
publié le 21/10/2009
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Cet article est issu de l'ouvrage "Qu'est-ce qu'un déporté ? Histoire et mémoires des déportations de la Seconde Guerre mondiale", de T. Bruttmann, L. Joly et A. Wieviorka (dir.), Paris, CNRS Editions, 2009.
1. La déportation, un impensé dans la société italienne de l'immédiat après-guerre (1945 - 1947) ? / 2. La structuration progressive de la catégorie "déporté" dans un contexte de "guerre de la mémoire" (1948 - 1960) / 3. L'officialisation de la notion de déportation (1961 - 1968) / 4. La fin d'une catégorie unitaire
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L'Après-guerre à Milan
par Michel Feuillet,
publié le 12/10/2009
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Aussitôt après la violence de la guerre, les pertes de vies humaines, les destructions, les bombardements, les combats de rue, les actions héroïques, mais aussi les bassesses qui ont marqué la Libération, la ville de Milan, comme bien d'autres cités européennes, se réveille comme après un cauchemar et ouvre les yeux sur un matin encore incertain. Les quelques années, que l'on définit indirectement avec l'expression « Après-guerre», n'ont pas encore d'existence propre: elles succèdent à la cessation de la guerre, elles font suite plus largement au ventennio fasciste, mais restent - même pour l'observateur du XXIe siècle - une période transitoire et hésitante avant l'explosion, à la fin des années Cinquante, de ce que l'on appellera positivement le «Miracle», «Miracle italien» mais aussi plus précisément «Miracle milanais».
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Edith Bruck, Quanta stella c'è nel cielo - Il dopoguerra negli occhi di una sopravvissuta. Un romanzo di straziante intensità
par Maurizia Morini,
publié le 15/09/2009
- Il titolo del romanzo riprende un verso di una ballata di Sandor Petofi, grande poeta del risorgimento ungherese, ed è fra le poche cose che Anita, la protagonista, porta con sé, insieme a ricordi dolorosi. Siamo nel 1948 e Anita ha quindici anni, è una sopravvissuta ai campi di concentramento, proviene da un orfanotrofio ungherese ed è in viaggio per andare a vivere in Cecoslovacchia dalla zia Monika.
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Entretien avec Luca Rastello
par Luca Rastello, Maurizia Morini ,
publié le 21/04/2009
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Luca Rastello è giornalista de "La Repubblica" e direttore responsabile di osservatoriobalcani.org. Specializzato in economia criminale e relazioni internazionali, è stato direttore di "Narcomafie" e de "L'Indice". Ha lavorato come inviato in Asia centrale, Caucaso, Corno d' Africa, Centro e Sudamerica. Ha scritto "La guerra in casa" (Einaudi, Torino 1998), "Piove all'insù" (Bollati Boringhieri, Torino 2006) e, recentemente, "Io sono il mercato" (Chiarelettere, Milano 2009).
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Margaret Mazzantini, Venuto al mondo
par Maurizia Morini,
publié le 31/03/2009
- A distanza di sei anni da Non ti muovere, pluripremiato e di successo, la scrittrice torna con un nuovo romanzo che ha al centro un tema a lei caro: la maternità a cui si abbina la Storia. La recente storia nella ex Iugoslavia, in particolare nella Sarajevo assediata.
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La letteratura italiana della Grande guerra
par Mario Isnenghi,
publié le 10/03/2009
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Entretien avec Mario Isnenghi, professeur d'Histoire contemporaine à l'Université de Venise, sur le thème de la littérature italienne de la Grande Guerre.
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Emigrare nel mondo. La presenza italiana all'estero
par Antonio Canovi, Nora Sigman,
publié le 16/12/2008
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Negli stessi anni in cui si manifesta la prima ondata migratoria di Massa - vuoi per l'intensificazione dei flussi intraeuropei, vuoi con il disegnarsi delle rotte transoceaniche che scaricheranno milioni di europei verso le Americhe - le grandi potenze europee si provavano a fissare, convocando il Congresso di Berlino del 1878, le linee di confine delle colonie imperiali (destinate all'ingrosso a durare sino alla prima guerra mondiale)...
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Beppe Fenoglio, un classico del nostro tempo
par Luca Bufano,
publié le 09/12/2008
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Enregistrement de la conférence donnée à l'Université Jean Moulin - Lyon 3 le 3 mars 2008 :
1. Présentation de la vie et des œuvres / 2. Langue, style et modèles littéraires / 3. "Una questione privata" / 4. "Il trucco" et la polémique déclenchée par les journalistes de l'Unità
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Casa Cervi: una famiglia tra storia e memoria
par Franco Boiardi, Antonio Zambonelli,
publié le 09/12/2008
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Une famille entre histoire et mémoire.
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Franco Mimmi, Lontano da Itaca
par Maurizia Morini,
publié le 16/09/2008
- L'ultimo romanzo del giornalista-scrittore Mimmi riprende un tema espresso in varie forme nel corso del tempo, da poeti e intellettuali: il mito di Itaca e parallelamente il mito di Ulisse. Di conseguenza molte sono le chiavi per interpretare simbolicamente; Mimmi sceglie di rappresentare l'eroe nell'ambito familiare e domestico dell' isola. Sono passati dieci anni da quando Ulisse è tornato alla tanto sospirata Itaca e sommando con i dieci della guerra a Troia più i dieci delle peripezie nel Mediterraneo, fanno trenta.
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Dacia Maraini, La nave per Kobe. Diari giapponesi di mia madre
par Maurizia Morini,
publié le 16/09/2008
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Fiche de lecture du roman La nave per Kobe. Diari giapponesi di mia madre de Dacia Maraini, paru aux éditions Rizzoli en 2001.
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Una lotta per la memoria
par Massimo Storchi,
publié le 02/09/2008
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A partire dal 1990, dalla vicenda al limite del grottesco definita “Chi sa parli”, non casualmente sviluppatasi proprio a Reggio Emilia, le vicende legate all’uso della violenza durante e dopo la Resistenza sono divenute, in maniera ricorrente ed estesa, uno degli oggetti di scontro e propaganda politica, in quella vera e propria «lotta per la memoria» che ha segnato questo ultimo quindicennio.
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Il sangue dei vincitori
par Mimmo Franzinelli,
publié le 02/09/2008
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Il sangue dei vincitori si apre con la cruda realtà della giustizia sommaria postliberazione, cui seguono l'esame dei processi celebrati nel 1946 e l'applicazione dell'amnistia Togliatti; poi Massimo Storchi approfondisce l'analisi del 1944-45, in un affresco storico dal quale balza con forza la realtà scabrosa di una provincia in cui le dinamiche della guerra civile sono amplificate, per una molteplicità di fattori che scopriamo pagina dopo pagina.
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Memoria, dolore, vendetta: La violenza del dopo Liberazione
par Massimo Storchi,
publié le 10/06/2008
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Il 25 aprile, o comunque il momento del disarmo ufficiale delle forze partigiane avvenuto il 2 maggio, non sono date significative per quanto riguarda il problema dell’uso della violenza al termine della Resistenza. Come la recente storiografia ha proposto, è indispensabile proporre un percorso più articolato che rifletta sull'esplodere di quella violenza (insurrezionale e non) che ha segnato non solo le provincie emiliane ma tutto il nord Italia all’indomani della ritirata delle truppe tedesche e della caduta della Repubblica di Salò.
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L'Après-guerre
par ENS Lyon La Clé des Langues,
publié le 10/06/2008
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Ce dossier se compose de trois articles (en italien) sur le thème de l'après-guerre en Italie :
1. Memoria, dolore, vendetta. La violenza del dopo Liberazione / 2. Il sangue dei vincitori / 3. Una lotta per la memoria
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Aprile 1945
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
- È il momento topico della vicenda resistenziale, agognato dai civili sotto i bombardamenti o nella minaccia di rastrellamenti, altrettanto atteso dai partigiani stancati dalla clandestinità, dalla vita alla macchia sulle montagne. La liberazione deve essere un momento di rinascita, ma arriva nel nord Italia dopo nuovi combattimenti e nuovi lutti...
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La guerra contro i civili
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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L'occupazione nazista calpesta ogni convenzione internazionale di guerra. l'indiscriminata spoliazione di uomini e risorse non è che un elemento della politica di occupazione. Al livello successivo si colloca la guerra contro i civili...
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Repubbliche partigiane
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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Sitratta di terriroti sufficientemente ampi che vengono liberati dai partigiani. l'assenza di truppe nazifasciste in queste aree e la vicinanza ai resistenti di larga parte della popolazione consente di instaurare in queste zone una sorta di autogoverno partigiano e di laboratorio democratico...
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Le staffette
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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Il compito delle staffette partigiane è quello di fungere da collegamento tra le formazioni e fra queste e il centro direttivo...
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Guido Crainz, L'ombra della guerra. Il 1945, l'Italia
par Maurizia Morini,
publié le 27/05/2008
- Fiche de lecture du roman L'ombra della guerra. Il 1945, l'Italia de Guido Crainz, paru aux éditions Donzelli, Roma en 2007.
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La guerra dei GAP
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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Soprattutto nelle città lo scontro tra Repubblica Sociale e Resistenza non è sempre visibile. In città non esistono formazioni numerose sul modelle di quelle attive in campagna...
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Il freddo, la paura, la fame
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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È la condizione di molti partigiani soprattutto nel duro inverno del 1945, ma è anche la situazione di tanti civili, in particolare di coloro che vivono in città...
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I comandanti di brigata
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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Nella Resistenza i gradi maturati nell'esercito - con la sola eccezione delle brigate autonome - non hanno valore e ogi gerarchia viene rimessa in discussione. Il comandante deve godere della personale fiducia dei suoi uomini, conquistata attraverso la continua dimostrazione di abilità nella conduzione della guerriglia...
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Disertori
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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Centinaia di soldati tedeschi collaboravano colla Resistenza dando informazioni, regalando divise ed armi, liberando prigionieri, curando feriti...
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Du Fascisme à la République
par ENS Lyon La Clé des Langues,
publié le 27/05/2008
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Ce dossier propose douze articles courts, accompagnés de photographies d'époque, élaborés par l'Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia :
1. Modelli regionali di Resistenza / 2. Repubbliche partigiane / 3. I comandanti di brigata / 4. Le staffette / 5. Donne combattenti / 6. Disertori / 7. I civili / 8. Le regole di vita partigiana / 9. La guerra dei GAP / 10. La guerra contro i civili / 11. Il freddo, la paura, la fame / 12. Aprile 1945
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I civili
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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L'assenza di strutture di retrovia per le formazioni partigiane è il primo motivo che impone un rapporto diretto con la popolazione civile...
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Donne combattenti
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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La Resistenza ha ricevuto un fondamentale sostegno dalla presenza femminile. La partecipazione delle donne ha contribuito a dare l'avvio a un processo di emancipazione femminile lento ma irreversibile, ponendosi come traccia di inizio di una svolta...
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Le regole di vita partigiana
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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Le brigate partigiane sono unità mobili costituite da diversi piccoli gruppi. Per poter sopravvivere - vivendo spesso allo scoperto senza il riparo e il rifornimento garantito da un apparato logistico situato nelle retrovie - i partigiani devono provvedere a tutto cercando di non farsi scoprire...
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Modelli regionali di Resistenza
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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Il movimento di Resistenza ha caratteristiche diverse da area ad area e da regione a regione. In varie zone del sud si può parlare, più che di un vero e proprio movimento di resistenza, di moti rivoltosi occasionali. Abbastanza debole risulta la Resistenza nel centro Italia, dove spicca la mancata insurrezione di Roma, unica fra i grandi centri italiani a non conoscenre un moto insurrezionale nell'imminenza della liberazione...
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Résistance et résistances
par ENS Lyon La Clé des Langues,
publié le 06/05/2008
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Ce dossier propose un panorama de l'opposition au fascisme et à l'occupation allemande dans les différentes régions d'Italie, au travers de quatre articles (en italien) :
1. La Resistenza nelle Marche / 2. La difficoltà necessaria di agire / 3. Casa Cervi: una famiglia tra storia e memoria / 4. Casa Cervi
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La Resistenza nelle Marche
par Massimo Papini,
publié le 06/05/2008
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La guerra, che si prolunga dal 1940 e sembra non finire mai, tra la primavera e l'estate del 1944 comincia a dare segnali evidenti che si è intrapresa la strada che può portare al compimento della tragedia e alla vittoria sul fascismo e sul nazismo. Lo sbarco in Normandia ha riacceso grandi speranze e altri fronti in Europa e nel mondo sembrano confermare che questa volta le attese della fine possano ragionevolmente realizzarsi. Anche la campagna d'Italia, una volta superato il durissimo scoglio della linea Gustav sembra promettere un favorevole esito non tanto lontano...
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Beppe Fenoglio : la difficoltà necessaria di agire
par Alessandro Martini,
publié le 08/04/2008
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Un conciso ritratto bio-bibliografico dell'autore piemontese ci introdurrà alla definizione dell'opera, profondamente ancorata alla dimensione storica e al contesto della Resistenza ma dotata di un respiro letterario che trascende la cronaca degli eventi. Il discorso traccia una parabola che, partendo dall'8 settembre 1943, insiste sulla difficoltà, e al tempo stesso sulla necessità, della scelta partigiana. Si arriverà quindi alle motivazioni sottese alla scelta. Sprovvista di un'ideologia politica in senso stretto, la scelta fenogliana, intesa come lotta al nemico nazifascista, si prefigura come un momento carico di coscienza etica, morale, civile.
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Senza re né regno
par Eva Susenna-Pubellier,
publié le 01/04/2008
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Senza re né regno è un romanzo che narra la breve e fulminante carriera di un mafioso, negli anni dell'immediato secondo dopoguerra, dall'esordio un po' inconsapevole, alla vertiginosa gloria, fino alla caduta. Il titolo è un modo di dire tipicamente siciliano col quale si indica una situazione di totale anarchia. Seminerio stigmatizza in questo modo l'ingovernabilità isolana, legata anche al particolare momento storico che la Sicilia vive all'indomani della lotta separatista e della concessione dello statuto di regione autonoma : «Confusione. Compromessi. Accordi sottobanco», si legge all'inizio del romanzo.
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Donne e Resistenza nel Grossetano e nel Senese
par Luciana Rocchi,
publié le 12/03/2008
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È utile premettere qual è oggi la cornice entro cui si inscrive qualunque ricerca, o anche semplicemente sommaria ricognizione, di carattere locale sul contributo che ha offerto alla Resistenza la presenza delle donne.
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Donne, guerra e Resistenza in Italia
par Nadia Caiti,
publié le 11/03/2008
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La guerra è l'evento che per eccellenza, "tanto nelle forme di opposizione come in quelle di difesa maturate dai soggetti, implica una frantumazione spazio-temporale di situazioni, vissuti, mondi interni ed esterni".
A cercare di conservare o riportare ad unità una realtà sempre più franta, caratterizzata, specialmente nel caso della seconda guerra mondiale, dall'incertezza, dalla fame, dalla paura, dagli incubi, dall'orrore provvedono le donne, rimaste sole poiché i loro uomini sono stati richiamati a combattere sui vari fronti, anche se la novità di questo ultimo conflitto consiste nel travolgere ogni luogo ed ogni essere.
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Les Femmes et la Résistance
par ENS Lyon La Clé des Langues,
publié le 11/03/2008
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Ce dossier est composé de deux articles (en italien) sur le rôle des femmes dans la résistance en Italie pendant la deuxième Guerre Mondiale :
1. Donne, guerra e Resistenza in Italia / 2. Donne e Resistenza nel Grossetano e nel Senese: considerazioni sulla scelta
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Hermes Grappi (Marco)
par Maurizia Morini,
publié le 09/02/2008
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1. Giovane partigiano / 2. Un'azione beffa / 3. Fra gli studenti / 4. L'amore del nonno / 5. Il 25 aprile
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Un granellino di sabbia io l'ho dato
par ENS Lyon La Clé des Langues,
publié le 16/01/2008
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Annita Malavasi è nata in provincia di Reggio Emilia nel 1921 in una famiglia contadina di cultura antifascista. Entra in contatto con l'organizzazione clandestina del PCI subito dopo l'8 settembre 1943 e partecipa alla costruzione dei Gruppi di difesa della donna; svolge dapprima il ruolo di staffetta poi entra a far parte della Brigata Garibaldi con il grado di sergente maggiore. Nel dopoguerra diviene funzionaria della Camera del Lavoro, ricoprendo incarichi dirigenziali nelle categorie sindacali.
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Les Témoignages
par ENS Lyon La Clé des Langues,
publié le 16/01/2008
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Ce dossier présente quatre ressources (en italien) ayant pour thème les témoignages de la résistance en Italie pendant la deuxième Guerre Mondiale :
1. Un granellino di sabbia io l'ho dato / 2. Mi ricordo... / 3. Hermes Grappi (Marco) / 4. L'ERA
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Mi ricordo...
par Maurizia Morini,
publié le 16/01/2008
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La testimonianza che segue è, tutto sommato, la storia straordinaria di un uomo normale, le sue vicende affondano le radici negli anni del fascismo, della seconda guerra mondiale, nella ricostruzione personale e sociale del dopoguerra.
La narrazione inizia da un momento cruciale: l'arrivo della cartolina precetto e la conseguente partenza per il fronte di guerra in Albania, ma si intrecciano frammenti di ricordi che precedono e seguono quel periodo a segnare anni di una generazione "che non ha conosciuto la giovinezza."
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L'ERA - L'Archivio Europeo della Resistenza
par Alessandra Fontanesi,
publié le 16/01/2008
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L'Istituto storico per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia, ISTORECO, è stato il promotore della creazione di un archivio multimediale on line che raccoglie videointerviste a protagonisti della Resistenza europea.
Istoreco, grazie a sovvenzioni dell'Unione Europea, ha condotto un lavoro di formazione, ricerca e archiviazione assieme ad altri cinque partners europei (Francia, Germania, Polonia, Slovenia, Austria) dal settembre del 2006 - quando è avvenuto l'incontro organizzativo di progetto a Reggio Emilia - sino a maggio 2007 quando nella Casa della Cultura Europea di Berlino è stato presentato ufficialmente il sito web.
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Natalia Ginzburg, Lessico famigliare
par Maurizia Morini,
publié le 04/12/2007
- Il volume ripercorre, sul filo della memoria, la vita della famiglia Levi dagli anni Trenta fino ai primi anni del dopoguerra. Natalia, l'ultima di cinque figli, è la voce narrante. L'autrice non solo ripercorre le vicende della propria famiglia, ma ne fissa per sempre anche il linguaggio, i modi di dire, le consuetudini.
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Renata Viganò, L'Agnese va a morire
par Maurizia Morini,
publié le 02/10/2007
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Per cogliere l'importanza e il significato di un testo come L'Agnese va a morire pubblicato nel 1949, occorre fare riferimento al contesto storico del periodo e, in particolare, agli anni dell'immediato dopoguerra e alla Resistenza come fenomeno storicamente fondamentale e complesso che non si presta a formule univoche. Essa è stata nello stesso tempo: guerra di resistenza, contro i tedeschi; guerra antifascista, contro la Repubblica di Salò e il regime; guerra di liberazione per il riscatto nazionale; guerra civile (ha prodotto profonde lacerazioni in una generazione); guerra partigiana, per le tecniche di combattimento; guerra rivoluzionaria, anche per costruire una nuova società; guerra di popolo, non di soldati, ma di uomini e donne.