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Il rapporto tra letteratura e cinema oggi. Riflessioni sull’intermedialità delle scritture di Giancarlo De Cataldo e Roberto Saviano par Ketty Zanforlini, publié le 01/03/2021
Vous êtes ici : Accueil / Italien / Littérature / Période contemporaine / Il rapporto tra letteratura e cinema oggi. Riflessioni sull’intermedialità delle scritture di Giancarlo De Cataldo e Roberto Saviano Voir Modifier Partage État : Publié ▼ Actions ▼ Il rapporto tra letteratura e cinema oggi. Riflessioni sull’intermedialità delle scritture di Giancarlo De Cataldo e Roberto Saviano Par Alison Carton-Kozak Dernière modification 05/03/2021 14:30 Historique Par Ketty Zanforlini : Professeure agrégée d’italien, doctorante - Université Sorbonne Nouvelle Publié par Alison Carton-Kozak le 01/03/2021 Se la letteratura oggi sembra essere stata soppiantata dalle produzioni cinematografiche, il cinema italiano è stato, negli ultimi dieci anni, decisamente rilanciato non da due cineasti ma da due scrittori, Giancarlo De Cataldo e Roberto Saviano. Come la loro scrittura si adatta alle modalità narrative cinematografiche? Come leggere la loro produzione non solo come una serie di prodotti derivati interscambiabili? La cultura visuale, l’intermedialità e la transmedialità saranno concetti utili da interrogare per analizzare le loro opere letterarie e per, a partire da queste, misurarne la distanza dalle loro trasposizioni filmiche. Questo saggio è la versione redatta di una relazione orale tenuta durante la giornata "Rapporto tra letteratura e cinema" organizzata all’Istituto Italiano di Cultura di Parigi il 9 aprile 2018.
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Lina Wertmüller, Mimì metallurgico ferito nell'onore (1972) par Margot Rossi, publié le 14/11/2019
Dans le cadre de la rétrospective consacrée à Lina Wertmüller lors du Festival Lumière 2019, Margot Rossi a présenté le film Mimì metallurgico ferito nell'onore (1972) au cinéma Opéra de Lyon le jeudi 17 octobre 2019. Ce texte est une retranscription de sa présentation, qui a été par endroits modifiée pour l'adapter au format écrit.
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Santi Pullarà, La combinazione par Elena Paroli, publié le 20/11/2018
Fiche de lecture du roman de Santi Pullarà, La combinazione, paru aux éditions Marcianum Press, Venezia, en 2016.
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Culture de la légalité et mouvements antimafia par Charlotte Moge, publié le 22/05/2017
L'héritage mémoriel de l’antimafia a donné vie à une culture de la légalité qui nourrit une nouvelle approche de la citoyenneté, développée notamment dans les écoles. Les assassinats de Pio La Torre (député et secrétaire régional du PCI), de Carlo Alberto dalla Chiesa (assassiné alors qu’il était préfet de Palerme en 1982, trois mois après Pio La Torre), de Giovanni Falcone et de Paolo Borsellino (magistrats, tués dans des attentats spectaculaires en mai et juillet 1992) sont vécus comme des traumatismes par une partie de la société et sont à l'origine d’un mouvement antimafia civil, qui se construit en dehors du politique. Charlotte Moge retrace l'expérience de Libera. Elle analyse ensuite le rôle des cérémonies de commémorations, avant de montrer que cette nouvelle approche de la citoyenneté aspire à un renouvellement identitaire. Cet article a été rédigé à l'occasion de la Journée académique des langues organisée par la Clé des langues en novembre 2016.
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Lea, de Marco Tullio Giordana (2016) par Susanna Longo, Marco Tullio Giordana, publié le 01/03/2017
A l'occasion des Rencontres autour du cinéma italien d'aujourd'hui, organisées par l'Université Lyon 3 en collaboration avec le cinéma Le Comoedia de Lyon et avec le soutien de l'Institut Culturel italien de Lyon, Susanna Longo, MCF d'Etudes Italiennes, a présenté le film Lea (2016) de Marco Tullio Giordana en présence du réalisateur le 1er février 2017. La projection a été suivie d'un échange avec la salle que nous retranscrivons ici, modifié par endroits pour l'adapter au format écrit. Marco Tullio Giordana y parle du rapport entre la mafia et la culture, de télévision italienne et de politique.
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Nando dalla Chiesa, Manifesto dell'Antimafia par Maurizia Morini, publié le 28/01/2015
È ora di mettere a frutto ciò che abbiamo imparato in decenni di lotta alla mafia, nella militanza civile e politica come negli studi. Di denunciare le debolezze della società “innocente” tracciando le linee di una strategia generale, in cui ogni libero cittadino scopra finalmente il proprio posto e la propria funzione. Questa l'intenzione dell'autore fin dalla copertina. Il libro è infatti una sorta di guida, breve ma molto chiara per ricordarci che la mafia in Italia esiste e che la tendenza alla rimozione è oggi forte.
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Nando dalla Chiesa, La scelta Libera. Giovani nel movimento antimafia par Maurizia Morini, publié le 21/01/2015
Nando dalla Chiesa, in collaborazione con Ludovica Ioppolo, Martina Mazzeo e Martina Panzarasa, nel ventennale della nascita di Libera ha scritto un'accurata analisi storica e attuale di questa aggregazione di “associazioni, nomi e numeri contro le mafie, che raccoglie e mobilita decine di migliaia di giovani”. I dati delle iscrizioni al giugno 2014 registrano 6643 soci singoli, 358 associazioni, 163 scuole. Una sorta di manuale preciso e accurato sul movimento antimafia in Italia, utile anche per ulteriori ricerche e approfondimenti; per questo indispensabile è la bibliografia ragionata finale che occupa quasi ottanta pagine, suddivisa in titoli con relative sottosezioni.
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De la crise de violence mafieuse à l’éveil des consciences : la construction médiatique d’une mémoire civile par Charlotte Moge, publié le 16/12/2014
Entre la fin des années 1970 et le début des années 1980, alors qu’une guerre intestine fait rage pour redéfinir les équilibres internes (on compte près de 1000 victimes en 5 ans), Cosa Nostra déclare également la guerre à l’État en s’attaquant à des figures essentielles de l’antimafia : policiers, juges, hommes politiques... On parle alors d’« homicides excellents » pour qualifier les assassinats de personnalités importantes. En 1982, la crise de violence mafieuse atteint son paroxysme. Pio La Torre, dirigeant du PCI sicilien, député et ancien membre de la commission parlementaire d’enquête sur le phénomène mafieux, est assassiné à Palerme le 30 avril 1982 avec son chauffeur Rosario Di Salvo. Le 3 septembre, le général Carlo Alberto Dalla Chiesa, ancien chef de la lutte contre le terrorisme de 1974 à 1981, alors préfet de Palerme, est tué ainsi que sa jeune épouse Emanuela Setti Carraro et leur agent d'escorte Domenico Russo. Les quelques mois qui séparent ces deux homicides incarnent le pic de cette crise de violence mafieuse et entraînent, pour la première fois, une réaction significative de l’État italien. Charlotte Moge propose d'étudier dans cet article le rôle de la presse locale et nationale dans le traitement de ces événements, entre avril et septembre 1982.
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Maurizia Morini (a cura di), Figli delle vittime. Gli anni Settanta, le storie di famiglia par Maurizia Morini, publié le 05/04/2013
Un libro sugli anni Settanta a partire dai libri dei figli delle vittime di terrorismo e di mafia e da alcune interviste nel milieu delle Associazioni dei familiari delle stragi. Non un sasso nello stagno ma il tentativo di riprendere in forma pubblica un filo memoriale che rimane per lo più sotto traccia, nel privato o prigioniero di definizioni sociologiche reciprocamente autoescludenti (la lunga stagione delle contestazioni, gli anni di piombo...).
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Tre notiziole recenti prive di voce par Luca Rastello, publié le 31/10/2010
Luca Rastello con un nuovo taglio sull' Italia odierna, ci mostra come il rumore mediatico tende a coprire notizie importanti a favore di "piccanti scandaletti". In particolare l'autore ci parla delle condanne della Chiesa verso la mafia, della nuova sorte dei migranti in Europa, della reazione popolare di fronte alla privatizzazione dell'acqua.
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Umberto Ambrosoli, Qualunque cosa succeda par Maurizia Morini, publié le 03/09/2010
Umberto Ambrosoli ha scritto un libro preciso e dettagliato sulle vicende che hanno coinvolto il padre e la società italiana in quegli anni; lo ha dedicato ai suoi figli perchè conoscano il nonno e la sua dirittura morale. Molto intense sono le ampie pagine che ci narrano la vita privata, la presenza della madre, i giorni di vacanze, i ricordi felici della famiglia e degli amici, le paure delle minacce che il padre ben occulta ai familiari. E' un bel libro, amorevole e nel contempo politico in senso ampio, quando presenta con dovizia di particolari e documentazione l'Italia degli anni settanta e si può inserire in quello che è ormai un genere letterario : la narrativa dei figli di vittime.
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L' "icona" Roberto Saviano e gli intellettuali italiani par Luca Rastello, publié le 08/06/2010
I fatti sono facilmente riassumibili, le interpretazioni meno. Alessandro Dal Lago ha scritto un libro blasfemo. Dal Lago è docente di sociologia dei processi culturali all'Università di Genova, saggista brillante e profondo di notevole successo, noto per il cattivo carattere. Forse in virtù di quest'ultima caratteristica, nel suo Eroi di carta (manifestolibri), osa criticare l'icona più sacra della grande platea italiana: nientemeno che il best seller Gomorra e il suo autore Roberto Saviano.
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Nando Dalla Chiesa, "Album di famiglia" par Maurizia Morini, publié le 27/04/2010
Un elogio della famiglia, quella laica basata sugli affetti autentici, sulla verità dei sentimenti; una famiglia che si può anche dividere, intrecciare pur rimanendo un punto di riferimento di valori e di identità. Al di là di ogni possibile retorica o di visione idealizzata, Dalla Chiesa racconta la sua famiglia, passata attraverso dure prove ma rimasta al fondo unita e capace di trasmettere gli stessi valori anche in tempi e società diverse: dagli inizi del '900, al fascismo, alla Resistenza, al '68, agli anni settanta, fino ad oggi. Un romanzo che è anche una specie di autobiografia in cui si esprimono gioie e dolori che filtrati attraverso il racconto fanno della memoria il perno centrale del libro.
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Senza re né regno par Eva Susenna-Pubellier, publié le 01/04/2008
Senza re né regno è un romanzo che narra la breve e fulminante carriera di un mafioso, negli anni dell'immediato secondo dopoguerra, dall'esordio un po' inconsapevole, alla vertiginosa gloria, fino alla caduta. Il titolo è un modo di dire tipicamente siciliano col quale si indica una situazione di totale anarchia. Seminerio stigmatizza in questo modo l'ingovernabilità isolana, legata anche al particolare momento storico che la Sicilia vive all'indomani della lotta separatista e della concessione dello statuto di regione autonoma : «Confusione. Compromessi. Accordi sottobanco», si legge all'inizio del romanzo.
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Giangiulio Ambrosini, Articolo 416 bis par Eva Susenna-Pubellier, publié le 01/04/2008
L'articolo 416 bis, introdotto nel Codice Penale italiano nel 1982, definisce il "concorso esterno in associazione di stampo mafioso": si applica a chi, pur non essendo affiliato all'organizzazione, ne favorisce consapevolmente le attività. Questa è l'accusa che pesa sul protagonista-narratore del libro, professore universitario senza nome, in un'imprecisata città italiana, implicato in una vicenda ambigua e kafkiana, che sfocia in un processo di cui non conosceremo mai l'esito.
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