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Recherche multi-critères

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Il y a 27 éléments qui correspondent à vos termes de recherche.
Le populisme est mort, vive l’union de la gauche ? Mutations et recompositions de la gauche radicale espagnole (2014-2023) par Laura Chazel, publié le 13/03/2023
Cet article propose d’analyser les mutations et les recompositions de la gauche radicale espagnole depuis la création de Podemos en 2014. Nous nous intéresserons aux débats idéologiques et stratégiques qui ont animé la gauche radicale entre 2014 et 2023, et aux tensions existantes entre les partisans d’une stratégie dite « populiste » et les partisans d’une stratégie d’union de la gauche. Nous examinerons également les récentes dynamiques inter-partisanes et intra-partisanes à l’heure où l’appel à l’union entre les différentes forces de gauche pour les élections générales de 2023 se fait de plus en plus pressant dans le double contexte de la résilience de la social-démocratie et de la montée/consolidation de l’extrême droite.
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Podemos : de la contestation au gouvernement espagnol par Arthur Groz, publié le 03/10/2022
Cet article se propose de présenter succinctement une structure partisane nouvelle, apparue il y a désormais huit ans dans la péninsule ibérique, Podemos. Partant de certaines de ses caractéristiques saillantes, il revient brièvement sur l’histoire du parti, sur son contexte d’apparition comme sur sa stratégie « populiste de gauche », pour aborder les limites propres à une telle structure.
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La présidence Obama ou la confirmation d’un renforcement institutionnel transpartisan de l’exécutif américain par Hamed Jendoubi, publié le 29/05/2017
La présidence américaine, dirigée par celui que l'on présente volontiers comme le « leader du monde libre », est aujourd'hui une institution bien plus puissante que lors de sa création en 1787. Cet article partira d'une analyse de la présidence de Barack Obama pour insister sur le caractère transpartisan de ce renforcement institutionnel, qui est aussi bien le fait de présidents démocrates que de leurs homologues républicains.
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Giovanna Zangrandi, une voix singulière de la Résistance par Estelle Ceccarini, publié le 22/03/2013
Dans le cadre du séminaire d'études italiennes organisé par l'ENS de Lyon et l'Université Lyon 3, Estelle Ceccarini nous présente l'oeuvre, la vie et le parcours d'une femme de la Résistance italienne : Giovanna Zangrandi. Son parcours atypique (du fascisme à la Résistance), son rapport à la féminité, son accomplissment dans la lutte partisane et surtout sa production littéraire sont autant de thèmes abordés au cours de cette intervention ponctuée de courtes lectures de I giorni veri, le "journal de guerre" de Giovanna Zangrandi.
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La guerra contro i civili par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008
L'occupazione nazista calpesta ogni convenzione internazionale di guerra. l'indiscriminata spoliazione di uomini e risorse non è che un elemento della politica di occupazione. Al livello successivo si colloca la guerra contro i civili...
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Le staffette par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008
Il compito delle staffette partigiane è quello di fungere da collegamento tra le formazioni e fra queste e il centro direttivo...
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Modelli regionali di Resistenza par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008
Il movimento di Resistenza ha caratteristiche diverse da area ad area e da regione a regione. In varie zone del sud si può parlare, più che di un vero e proprio movimento di resistenza, di moti rivoltosi occasionali. Abbastanza debole risulta la Resistenza nel centro Italia, dove spicca la mancata insurrezione di Roma, unica fra i grandi centri italiani a non conoscenre un moto insurrezionale nell'imminenza della liberazione...
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Du Fascisme à la République par ENS Lyon La Clé des Langues, publié le 27/05/2008
Ce dossier propose douze articles courts, accompagnés de photographies d'époque, élaborés par l'Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia : 1. Modelli regionali di Resistenza / 2. Repubbliche partigiane / 3. I comandanti di brigata / 4. Le staffette / 5. Donne combattenti / 6. Disertori / 7. I civili / 8. Le regole di vita partigiana / 9. La guerra dei GAP / 10. La guerra contro i civili / 11. Il freddo, la paura, la fame / 12. Aprile 1945
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Repubbliche partigiane par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008
Sitratta di terriroti sufficientemente ampi che vengono liberati dai partigiani. l'assenza di truppe nazifasciste in queste aree e la vicinanza ai resistenti di larga parte della popolazione consente di instaurare in queste zone una sorta di autogoverno partigiano e di laboratorio democratico...
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La guerra dei GAP par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008
Soprattutto nelle città lo scontro tra Repubblica Sociale e Resistenza non è sempre visibile. In città non esistono formazioni numerose sul modelle di quelle attive in campagna...
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Aprile 1945 par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008
È il momento topico della vicenda resistenziale, agognato dai civili sotto i bombardamenti o nella minaccia di rastrellamenti, altrettanto atteso dai partigiani stancati dalla clandestinità, dalla vita alla macchia sulle montagne. La liberazione deve essere un momento di rinascita, ma arriva nel nord Italia dopo nuovi combattimenti e nuovi lutti...
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I comandanti di brigata par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008
Nella Resistenza i gradi maturati nell'esercito - con la sola eccezione delle brigate autonome - non hanno valore e ogi gerarchia viene rimessa in discussione. Il comandante deve godere della personale fiducia dei suoi uomini, conquistata attraverso la continua dimostrazione di abilità nella conduzione della guerriglia...
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I civili par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008
L'assenza di strutture di retrovia per le formazioni partigiane è il primo motivo che impone un rapporto diretto con la popolazione civile...
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Disertori par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008
Centinaia di soldati tedeschi collaboravano colla Resistenza dando informazioni, regalando divise ed armi, liberando prigionieri, curando feriti...
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Donne combattenti par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008
La Resistenza ha ricevuto un fondamentale sostegno dalla presenza femminile. La partecipazione delle donne ha contribuito a dare l'avvio a un processo di emancipazione femminile lento ma irreversibile, ponendosi come traccia di inizio di una svolta...
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Il freddo, la paura, la fame par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008
È la condizione di molti partigiani soprattutto nel duro inverno del 1945, ma è anche la situazione di tanti civili, in particolare di coloro che vivono in città...
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Le regole di vita partigiana par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia, publié le 27/05/2008
Le brigate partigiane sono unità mobili costituite da diversi piccoli gruppi. Per poter sopravvivere - vivendo spesso allo scoperto senza il riparo e il rifornimento garantito da un apparato logistico situato nelle retrovie - i partigiani devono provvedere a tutto cercando di non farsi scoprire...
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La Resistenza nelle Marche par Massimo Papini, publié le 06/05/2008
La guerra, che si prolunga dal 1940 e sembra non finire mai, tra la primavera e l'estate del 1944 comincia a dare segnali evidenti che si è intrapresa la strada che può portare al compimento della tragedia e alla vittoria sul fascismo e sul nazismo. Lo sbarco in Normandia ha riacceso grandi speranze e altri fronti in Europa e nel mondo sembrano confermare che questa volta le attese della fine possano ragionevolmente realizzarsi. Anche la campagna d'Italia, una volta superato il durissimo scoglio della linea Gustav sembra promettere un favorevole esito non tanto lontano...
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Beppe Fenoglio : la difficoltà necessaria di agire par Alessandro Martini, publié le 08/04/2008
Un conciso ritratto bio-bibliografico dell'autore piemontese ci introdurrà alla definizione dell'opera, profondamente ancorata alla dimensione storica e al contesto della Resistenza ma dotata di un respiro letterario che trascende la cronaca degli eventi. Il discorso traccia una parabola che, partendo dall'8 settembre 1943, insiste sulla difficoltà, e al tempo stesso sulla necessità, della scelta partigiana. Si arriverà quindi alle motivazioni sottese alla scelta. Sprovvista di un'ideologia politica in senso stretto, la scelta fenogliana, intesa come lotta al nemico nazifascista, si prefigura come un momento carico di coscienza etica, morale, civile.
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Donne e Resistenza nel Grossetano e nel Senese par Luciana Rocchi, publié le 12/03/2008
È utile premettere qual è oggi la cornice entro cui si inscrive qualunque ricerca, o anche semplicemente sommaria ricognizione, di carattere locale sul contributo che ha offerto alla Resistenza la presenza delle donne.
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Les Femmes et la Résistance par ENS Lyon La Clé des Langues, publié le 11/03/2008
Ce dossier est composé de deux articles (en italien) sur le rôle des femmes dans la résistance en Italie pendant la deuxième Guerre Mondiale : 1. Donne, guerra e Resistenza in Italia / 2. Donne e Resistenza nel Grossetano e nel Senese: considerazioni sulla scelta
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Donne, guerra e Resistenza in Italia par Nadia Caiti, publié le 11/03/2008
La guerra è l'evento che per eccellenza, "tanto nelle forme di opposizione come in quelle di difesa maturate dai soggetti, implica una frantumazione spazio-temporale di situazioni, vissuti, mondi interni ed esterni". A cercare di conservare o riportare ad unità una realtà sempre più franta, caratterizzata, specialmente nel caso della seconda guerra mondiale, dall'incertezza, dalla fame, dalla paura, dagli incubi, dall'orrore provvedono le donne, rimaste sole poiché i loro uomini sono stati richiamati a combattere sui vari fronti, anche se la novità di questo ultimo conflitto consiste nel travolgere ogni luogo ed ogni essere.
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Hermes Grappi (Marco) par Maurizia Morini, publié le 09/02/2008
1. Giovane partigiano / 2. Un'azione beffa / 3. Fra gli studenti / 4. L'amore del nonno / 5. Il 25 aprile
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Un granellino di sabbia io l'ho dato par ENS Lyon La Clé des Langues, publié le 16/01/2008
Annita Malavasi è nata in provincia di Reggio Emilia nel 1921 in una famiglia contadina di cultura antifascista. Entra in contatto con l'organizzazione clandestina del PCI subito dopo l'8 settembre 1943 e partecipa alla costruzione dei Gruppi di difesa della donna; svolge dapprima il ruolo di staffetta poi entra a far parte della Brigata Garibaldi con il grado di sergente maggiore. Nel dopoguerra diviene funzionaria della Camera del Lavoro, ricoprendo incarichi dirigenziali nelle categorie sindacali.
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Mi ricordo... par Maurizia Morini, publié le 16/01/2008
La testimonianza che segue è, tutto sommato, la storia straordinaria di un uomo normale, le sue vicende affondano le radici negli anni del fascismo, della seconda guerra mondiale, nella ricostruzione personale e sociale del dopoguerra. La narrazione inizia da un momento cruciale: l'arrivo della cartolina precetto e la conseguente partenza per il fronte di guerra in Albania, ma si intrecciano frammenti di ricordi che precedono e seguono quel periodo a segnare anni di una generazione "che non ha conosciuto la giovinezza."
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Les Témoignages par ENS Lyon La Clé des Langues, publié le 16/01/2008
Ce dossier présente quatre ressources (en italien) ayant pour thème les témoignages de la résistance en Italie pendant la deuxième Guerre Mondiale : 1. Un granellino di sabbia io l'ho dato / 2. Mi ricordo... / 3. Hermes Grappi (Marco) / 4. L'ERA
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Renata Viganò, L'Agnese va a morire par Maurizia Morini, publié le 02/10/2007
Per cogliere l'importanza e il significato di un testo come L'Agnese va a morire pubblicato nel 1949, occorre fare riferimento al contesto storico del periodo e, in particolare, agli anni dell'immediato dopoguerra e alla Resistenza come fenomeno storicamente fondamentale e complesso che non si presta a formule univoche. Essa è stata nello stesso tempo: guerra di resistenza, contro i tedeschi; guerra antifascista, contro la Repubblica di Salò e il regime; guerra di liberazione per il riscatto nazionale; guerra civile (ha prodotto profonde lacerazioni in una generazione); guerra partigiana, per le tecniche di combattimento; guerra rivoluzionaria, anche per costruire una nuova società; guerra di popolo, non di soldati, ma di uomini e donne.
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