Liste des résultats
Il y a 15 éléments qui correspondent à vos termes de recherche.
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Le fascisme et le corps des Italiens et des Italiennes
par Clément Luy, Sofia Iguelouzene,
publié le 05/01/2023
- Dès sa prise de pouvoir, le régime fasciste crée un culte du corps des Italiens et des Italiennes. Basé sur le traumatisme de la Première Guerre mondiale et sur la nécessité de rebâtir une Nation guerrière, ce culte du corps concerne tant les hommes que les femmes, quoique de manières différentes. Cet article, issu de la séance du 25 novembre 2021 du séminaire "Culture et fascisme" du département des langues de l’ENS de Lyon et du laboratoire Triangle, présente différentes caractéristiques de ce culte du corps.
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Être italien : voyage dans l’imaginaire national des Italiens
par Giovanni Stranieri,
publié le 10/10/2022
- La construction de l’État italien à partir de 1861 a été accompagnée et justifiée par la fixation progressive d’un roman national. Cette narration sera poussée jusqu’à la caricature et à l’imposture par le fascisme tout-puissant, ce qui explique la longue phase de mise en sommeil des thèmes de la patrie, de la nation et de l’identité nationale, qui coïncide avec les quatre premières décennies de l’après-guerre. Puis, au début des années 1990, la réflexion sur ce qu'"être italien" signifie est devenue un sujet de discussion et de clivage à tous les niveaux de la société.
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Giacomo Matteotti, Questo è il fascismo (2022), Il fascismo tra demagogia e consenso (2020), Un anno e mezzo di dominazione fascista (2020)
par Agnese Pignataro,
publié le 29/09/2022
- Recensione: Giacomo Matteotti, Questo è il fascismo, Roma, Edizioni e/o, 2022; Il fascismo tra demagogia e consenso, Roma, Donzelli, 2020; Un anno e mezzo di dominazione fascista, Pisa, Pisa University Press, 2020.
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Giacomo Matteotti, Questo è il fascismo (2022), Il fascismo tra demagogia e consenso (2020), Un anno e mezzo di dominazione fascista (2020)
par Agnese Pignataro,
publié le 29/09/2022
- Recensione: Giacomo Matteotti, Questo è il fascismo, Roma, Edizioni e/o, 2022; Il fascismo tra demagogia e consenso, Roma, Donzelli, 2020; Un anno e mezzo di dominazione fascista, Pisa, Pisa University Press, 2020.
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L’affaire Gino Bartali
par Clément Luy,
publié le 10/01/2022
- Gino Bartali, double vainqueur du Tour de France et triple vainqueur du Tour d’Italie, est aussi considéré comme un héros de la Seconde Guerre mondiale pour avoir sauvé des centaines de Juifs italiens entre 1943 et 1944. Pourtant, cette thèse fait l’objet depuis quelques années d’une remise en cause de la part de plusieurs historiens de la Shoah et du sport. La controverse a notamment fait grand bruit en 2021, lors de la sortie d’un ouvrage de Marco et Stefano Pivato, L’ossessione della memoria. Bartali e il salvataggio degli ebrei: una storia inventata. Au-delà de l’épineuse question du rôle du champion dans la Résistance, l’affaire Bartali interroge les historiens sur leur rapport à la preuve, au témoignage, et, dans le cas précis de l’histoire du sport, sur la tentation de faire de certains grands champions des mythes et des héros politiques.
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Gianni Spulcioni, L’organizzazione del consenso nel Ventennio fascista (2014)
par Clément Luy,
publié le 06/01/2022
- Recensione del libro di Gianni Spulcioni L’organizzazione del consenso nel Ventennio fascista, Roma, Aracne, 2014.
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Autarcie et ouverture : les politiques culturelles du fascisme à l’étranger
par Caroline Pane,
publié le 17/06/2021
- Cette intervention propose une analyse réflexive sur les politiques culturelles du régime de Mussolini à l’étranger. Partant de la problématique « autarcie et ouverture », elle s’interroge sur la nature du fascisme et sur sa volonté d’extension et d’exportation en terre étrangère.
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Possa il mio sangue servire: Uomini e donne della Resistenza di Aldo Cazzullo e La Resistenza perfetta di Giovanni De Luna
par Maurizia Morini,
publié le 10/09/2015
- Sono stati recentemente pubblicati due libri, diversi come impostazione ma accomunati dalla medesima scelta tematica: ricordare, nel 70° della ricorrenza (1945-2015), la Resistenza e la Liberazione dal nazifascismo in Italia.
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Storia di una strage - Prima parte : contesto storico
par Manlio Milani, Maurizia Morini,
publié le 17/01/2014
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Per iniziare questa giornata di seminario, Maurizia Morini accenna alla storia dell'Italia che precede gli anni '70 per capire come vi si arriva, spiegando come pesa sulla società italiana l'ombra del fascismo durante quel periodo. Dopodiché, Manlio Milani - marito di Liva Bottardi, una tra le vittime della bomba nera di Piazza della Loggia - nonché Presidente dell'Associazione Familiari Vittime strage di Piazza Loggia, introduce un filmato di Silvano Agosti sulla strage di Brescia che ci è stato gentilmente concesso di riprodurre.
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Lilli Gruber, Eredità. Una storia della mia famiglia tra l'Impero e il fascismo
par Maurizia Morini,
publié le 24/05/2013
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L'ultimo romanzo della giornalista e scrittrice altoatesina Dietlinde Gruber ci conduce in una storia familiare - la sua - intrecciata alle vicende storiche di una zona di confine. Si tratta dell'Alto Adige o come preferiscono gli abitanti di lingua tedesca del Sud-Tirolo.
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Nando Dalla Chiesa, "Album di famiglia"
par Maurizia Morini,
publié le 27/04/2010
- Un elogio della famiglia, quella laica basata sugli affetti autentici, sulla verità dei sentimenti; una famiglia che si può anche dividere, intrecciare pur rimanendo un punto di riferimento di valori e di identità. Al di là di ogni possibile retorica o di visione idealizzata, Dalla Chiesa racconta la sua famiglia, passata attraverso dure prove ma rimasta al fondo unita e capace di trasmettere gli stessi valori anche in tempi e società diverse: dagli inizi del '900, al fascismo, alla Resistenza, al '68, agli anni settanta, fino ad oggi. Un romanzo che è anche una specie di autobiografia in cui si esprimono gioie e dolori che filtrati attraverso il racconto fanno della memoria il perno centrale del libro.
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La Resistenza nelle Marche
par Massimo Papini,
publié le 06/05/2008
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La guerra, che si prolunga dal 1940 e sembra non finire mai, tra la primavera e l'estate del 1944 comincia a dare segnali evidenti che si è intrapresa la strada che può portare al compimento della tragedia e alla vittoria sul fascismo e sul nazismo. Lo sbarco in Normandia ha riacceso grandi speranze e altri fronti in Europa e nel mondo sembrano confermare che questa volta le attese della fine possano ragionevolmente realizzarsi. Anche la campagna d'Italia, una volta superato il durissimo scoglio della linea Gustav sembra promettere un favorevole esito non tanto lontano...
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Mi ricordo...
par Maurizia Morini,
publié le 16/01/2008
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La testimonianza che segue è, tutto sommato, la storia straordinaria di un uomo normale, le sue vicende affondano le radici negli anni del fascismo, della seconda guerra mondiale, nella ricostruzione personale e sociale del dopoguerra.
La narrazione inizia da un momento cruciale: l'arrivo della cartolina precetto e la conseguente partenza per il fronte di guerra in Albania, ma si intrecciano frammenti di ricordi che precedono e seguono quel periodo a segnare anni di una generazione "che non ha conosciuto la giovinezza."
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Carla Capponi, Con cuore di donna
par Maurizia Morini,
publié le 04/12/2007
- Il libro, autobiografico, ripercorre gli anni dell'occupazione delle truppe del terzo Reich a Roma; la scrittrice, all'epoca giovane partigiana, faceva parte del gruppo che mette una bomba in via Rasella. L'ordigno causa la morte di soldati altoatesini, inquadrati nell'esercito tedesco, a questo attentato segue la rappresaglia tedesca e il successivo massacro di civili alle Fosse Ardeatine. Carla Capponi racconta le ragioni della scelta che l'hanno portata a lottare e della vita a Roma durante il fascismo e la Resistenza. La narrazione si colloca quindi nell'intreccio fra storia e vita personale cioè fra memoria e racconto di sé.
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Il modello emiliano
par Maurizia Morini,
publié le 21/11/2007
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All'interno delle ricerche e degli studi sulla storia delle donne in Italia ha trovato spazio un'elaborazione particolare riguardante le specificità locali: è questo il caso della Regione Emilia-Romagna dove il cosiddetto "modello emiliano" non sarebbe tale senza l'apporto delle donne. Occorre risalire all'esperienza socialista degli inizi del Novecento, all'antifascismo, agli anni della Resistenza, all'impegno nella costruzione di un welfare sociale, vale a dire ad una forte presenza delle donne nella politica, nelle associazioni femminili e non, nelle istituzioni per indicare le radici di questa rilevanza.