Liste des résultats
Il y a 30 éléments qui correspondent à vos termes de recherche.
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Aurélien Aramini et Elena Bovo (dir.), La pensée de la race en Italie du romantisme au fascisme, 2018
par Anna Eleanor Signorini,
publié le 20/09/2018
- Anna Eleanor Signorini nous propose une recension de l'ouvrage d'Aurélien Aramini et Elena Bovo (dir.), La pensée de la race en Italie du romantisme au fascisme, Besançon, Presses universitaires de Franche-Comté, 2018.
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Du socialisme au fascisme : littérature et politique dans les œuvres de Mussolini
par Elise Varcin,
publié le 05/10/2017
- Partant de l’idée que Benito Mussolini a été un intellectuel autodidacte avant d’être la figure politique que l’on connaît, cette intervention se propose d’ouvrir des pistes de réflexion sur le rapport du « duce » à la littérature. Après avoir retracé le parcours intellectuel de Mussolini, depuis ses années de formation et jusqu’à son arrivée au pouvoir, il s’agira de dégager certaines des principales lignes directrices de sa conception de la littérature pendant les années du régime. En particulier, la définition du poète comme interprète privilégié de la réalité de son temps – en l’occurrence celui de la révolution fasciste – et donc la fonction fondamentalement politique que le chef du régime attribue à la poésie semblent puiser leur source dans une conception romantique de la littérature, qui était déjà la sienne pendant ses années socialistes.
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Francesco Piccolo, "Il desiderio di essere come tutti"
par Maurizia Morini,
publié le 03/10/2014
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Il titolo del romanzo-saggio di Piccolo è mutuato da una citazione di Natalia Ginzburg che recita: "Di diversità e solitudine, e di desiderio di essere come tutti, è fatta la nostra infelicità e tuttavia sentiamo che tale infelicità forma la sostanza migliore della nostra persona ed è qualcosa che non dovremmo perdere mai".
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Storia di una strage - Prima parte : contesto storico
par Manlio Milani, Maurizia Morini,
publié le 17/01/2014
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Per iniziare questa giornata di seminario, Maurizia Morini accenna alla storia dell'Italia che precede gli anni '70 per capire come vi si arriva, spiegando come pesa sulla società italiana l'ombra del fascismo durante quel periodo. Dopodiché, Manlio Milani - marito di Liva Bottardi, una tra le vittime della bomba nera di Piazza della Loggia - nonché Presidente dell'Associazione Familiari Vittime strage di Piazza Loggia, introduce un filmato di Silvano Agosti sulla strage di Brescia che ci è stato gentilmente concesso di riprodurre.
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Storia di una strage - Seconda parte : interpretazioni della strage
par Manlio Milani,
publié le 17/01/2014
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Il nostro percorso prosegue attraverso l'analisi dell'accaduto, delle sue origini e del suo significato. Milani mostra come Piazza della Loggia sia una strage terroristica "remunerativa" attraverso la soppressione di "vittime consapevoli" in quanto partecipanti ad una cosiddetta manifestazione anti-fascista. Inoltre, Milani evoca pure come il dramma del maggio '74 dimostri, se non l'implicazione diretta di alcune sfere istituzionali, almeno la loro partecipazione alla cosiddetta "strategia della tensione".
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Gigi Moncalvo, Agnelli segreti
par Maurizia Morini,
publié le 15/11/2013
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Fiche de lecture du roman "Agnelli segreti" de Gigi Moncalvo, paru aux éditions Vallecchi en 2012.
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Lilli Gruber, Eredità. Una storia della mia famiglia tra l'Impero e il fascismo
par Maurizia Morini,
publié le 24/05/2013
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L'ultimo romanzo della giornalista e scrittrice altoatesina Dietlinde Gruber ci conduce in una storia familiare - la sua - intrecciata alle vicende storiche di una zona di confine. Si tratta dell'Alto Adige o come preferiscono gli abitanti di lingua tedesca del Sud-Tirolo.
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Giovanna Zangrandi, une voix singulière de la Résistance
par Estelle Ceccarini,
publié le 22/03/2013
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Dans le cadre du séminaire d'études italiennes organisé par l'ENS de Lyon et l'Université Lyon 3, Estelle Ceccarini nous présente l'oeuvre, la vie et le parcours d'une femme de la Résistance italienne : Giovanna Zangrandi. Son parcours atypique (du fascisme à la Résistance), son rapport à la féminité, son accomplissment dans la lutte partisane et surtout sa production littéraire sont autant de thèmes abordés au cours de cette intervention ponctuée de courtes lectures de I giorni veri, le "journal de guerre" de Giovanna Zangrandi.
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L'Italia in musica - Indice
par Cesare Grazioli,
publié le 09/07/2012
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Ce dossier porte sur la musique en Italie, sur une période allant du début du XIXème siècle aux années 1990. Les différents styles de musique sont illustrés grâce à de nombreux extraits sonores, et les principaux artistes de chaque période sont également évoqués.
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Gian Franco Venè, Mille lire al mese
par Bernadette Tinti,
publié le 08/06/2012
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Mille lire al mese è il titolo sia di un film sia di una canzone degli anni Trenta. Il film chiariva molto bene che per guadagnare questa cifra un giovane non solo doveva essere specializzato in un ramo della tecnologia d’avanguardia, ma gli conveniva emigrare. E infatti la vicenda si colloca a Budapest. Tutto ciò proiettava la conquista delle mille lire in una dimensione da operetta. Mentre il film fu dimenticato, la canzone diventò molto popolare. Le parole di questa canzone rispecchiano le apprensioni e le aspirazioni degli italiani dell’epoca : “Se potessi avere mille lire al mese”.
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Silvia Giralucci, L'inferno sono gli altri
par Maurizia Morini,
publié le 16/12/2011
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Padova: città veneta, un luogo colto, borghese, apparentemente tranquillo, negli anni Settanta è teatro di violenza diffusa e illegalità di massa con aggressioni e gambizzazioni, guerriglia urbana. Pure all'Università si verificano occupazioni, minacce ai docenti, aggressioni.
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Paolo Berizzi, Bande nere, come vivono, chi sono, chi protegge i nuovi neofascisti
par Maurizia Morini,
publié le 13/10/2009
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In questo libro - inchiesta, Berizzi ci propone un viaggio nell' "area nera" della penisola italiana, un mondo costituto soprattutto da ragazzi e giovanissimi, magmatico e dai contorni labili ma preoccupanti. Un mondo la cui esistenza sarebbe difficile da credere, se non leggessimo tracce marcate nella realtà odierna.
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Cours de littérature italienne à l'école fasciste
par Stéphanie Lanfranchi,
publié le 14/09/2009
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Dans un récit autobiographique publié en 1991, l'intellectuel Vittorio Foa revient sur les années de sa jeunesse marquées par l'expérience de l'antifascisme et de l'emprisonnement (de 1936 à 1944). Lorsqu'il s'interroge sur les racines profondes de son opposition au régime, il cite l'empreinte familiale, mais également l'influence exercée par ses professeurs et par leurs enseignements. Il émet notamment l'hypothèse selon laquelle l'enseignement littéraire serait devenu, dans son cas, une véritable école de liberté.
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La letteratura italiana della Grande guerra
par Mario Isnenghi,
publié le 10/03/2009
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Entretien avec Mario Isnenghi, professeur d'Histoire contemporaine à l'Université de Venise, sur le thème de la littérature italienne de la Grande Guerre.
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Il mito dell'URSS nello sviluppo emiliano
par Enzo Grappi,
publié le 07/10/2008
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Sono presentato come economista e in effetti ho fondato e diretto per 26 anni l'Osservatorio economico dell'Amministrazione Provinciale di Reggio Emilia e il Dipartimento per l'Economia, tuttavia per trattare questo tema circa il mito dell'URSS e quanto questo abbia influito sullo sviluppo di quello che sarà definito come il modello emiliano mi avvarrò anche e forse sopratutto della storia della mia famiglia (mio nonno tra i fondatori del PCI nel 1921, mio padre partigiano (uno di quelli la cui testimonianza è riportata nel sito) e poi dirigente comunista, e di quella mia personale...
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Una città, una storia. Reggio Emilia: un percorso nella memoria collettiva
par Maurizia Morini,
publié le 07/10/2008
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La regione Emilia-Romagna è stata ed è per gli storici un caso di studio molto interessante, per le dinamiche economiche e politiche che qui si sono sviluppate negli ultimi decenni, tanto da coniare espressioni come modello emiliano e laboratorio politico.
Se le definizioni sono il frutto di analisi socio-economiche degli anni Ottanta, il sistema emiliano nasce da lontano e designa essenzialmente una combinazione di realtà economiche fondate su medie e piccole imprese ad alta qualificazione, sostenuta da un governo di sinistra, con ampio consenso sociale e che realizza un welfare state di alto livello.
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Du Fascisme à la République
par ENS Lyon La Clé des Langues,
publié le 27/05/2008
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Ce dossier propose douze articles courts, accompagnés de photographies d'époque, élaborés par l'Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia :
1. Modelli regionali di Resistenza / 2. Repubbliche partigiane / 3. I comandanti di brigata / 4. Le staffette / 5. Donne combattenti / 6. Disertori / 7. I civili / 8. Le regole di vita partigiana / 9. La guerra dei GAP / 10. La guerra contro i civili / 11. Il freddo, la paura, la fame / 12. Aprile 1945
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Aprile 1945
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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È il momento topico della vicenda resistenziale, agognato dai civili sotto i bombardamenti o nella minaccia di rastrellamenti, altrettanto atteso dai partigiani stancati dalla clandestinità, dalla vita alla macchia sulle montagne. La liberazione deve essere un momento di rinascita, ma arriva nel nord Italia dopo nuovi combattimenti e nuovi lutti...
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Disertori
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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Centinaia di soldati tedeschi collaboravano colla Resistenza dando informazioni, regalando divise ed armi, liberando prigionieri, curando feriti...
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Le staffette
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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Il compito delle staffette partigiane è quello di fungere da collegamento tra le formazioni e fra queste e il centro direttivo...
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Donne combattenti
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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La Resistenza ha ricevuto un fondamentale sostegno dalla presenza femminile. La partecipazione delle donne ha contribuito a dare l'avvio a un processo di emancipazione femminile lento ma irreversibile, ponendosi come traccia di inizio di una svolta...
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I comandanti di brigata
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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Nella Resistenza i gradi maturati nell'esercito - con la sola eccezione delle brigate autonome - non hanno valore e ogi gerarchia viene rimessa in discussione. Il comandante deve godere della personale fiducia dei suoi uomini, conquistata attraverso la continua dimostrazione di abilità nella conduzione della guerriglia...
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La guerra dei GAP
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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Soprattutto nelle città lo scontro tra Repubblica Sociale e Resistenza non è sempre visibile. In città non esistono formazioni numerose sul modelle di quelle attive in campagna...
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Modelli regionali di Resistenza
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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Il movimento di Resistenza ha caratteristiche diverse da area ad area e da regione a regione. In varie zone del sud si può parlare, più che di un vero e proprio movimento di resistenza, di moti rivoltosi occasionali. Abbastanza debole risulta la Resistenza nel centro Italia, dove spicca la mancata insurrezione di Roma, unica fra i grandi centri italiani a non conoscenre un moto insurrezionale nell'imminenza della liberazione...
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Repubbliche partigiane
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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Sitratta di terriroti sufficientemente ampi che vengono liberati dai partigiani. l'assenza di truppe nazifasciste in queste aree e la vicinanza ai resistenti di larga parte della popolazione consente di instaurare in queste zone una sorta di autogoverno partigiano e di laboratorio democratico...
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La guerra contro i civili
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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L'occupazione nazista calpesta ogni convenzione internazionale di guerra. l'indiscriminata spoliazione di uomini e risorse non è che un elemento della politica di occupazione. Al livello successivo si colloca la guerra contro i civili...
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I civili
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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L'assenza di strutture di retrovia per le formazioni partigiane è il primo motivo che impone un rapporto diretto con la popolazione civile...
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Le regole di vita partigiana
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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Le brigate partigiane sono unità mobili costituite da diversi piccoli gruppi. Per poter sopravvivere - vivendo spesso allo scoperto senza il riparo e il rifornimento garantito da un apparato logistico situato nelle retrovie - i partigiani devono provvedere a tutto cercando di non farsi scoprire...
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Il freddo, la paura, la fame
par Istituti Storici di Modena, Parma e Reggio Emilia,
publié le 27/05/2008
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È la condizione di molti partigiani soprattutto nel duro inverno del 1945, ma è anche la situazione di tanti civili, in particolare di coloro che vivono in città...
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Résistance et résistances
par ENS Lyon La Clé des Langues,
publié le 06/05/2008
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Ce dossier propose un panorama de l'opposition au fascisme et à l'occupation allemande dans les différentes régions d'Italie, au travers de quatre articles (en italien) :
1. La Resistenza nelle Marche / 2. La difficoltà necessaria di agire / 3. Casa Cervi: una famiglia tra storia e memoria / 4. Casa Cervi