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Recherche multi-critères

Liste des résultats

Il y a 27 éléments qui correspondent à vos termes de recherche.
Récit et faits divers : l'impossible netteté dans Tutto è vero de Giacomo Nanni par Alberto Pellegrini, publié le 21/10/2022
Au centre du récit de Tutto è vero de Giacomo Nanni, publié par Rizzoli en 2021, nous trouvons l’attentat terroriste à la rédaction de Charlie Hebdo. La communication s’interroge sur le choix de raconter cet événement mais surtout sur les formes du récit : l’auteur y convoque, mélange et détourne plusieurs éléments issus de différents médias et traditions (le cinéma narratif et documentaire, la télévision, la photographie, les journaux).
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Benedetta Tobagi, Una stella incoronata di buio. Storia di una strage impunita par Maurizia Morini, publié le 20/05/2015
Benedetta Tobagi ha scritto un saggio in forma narrativa imperdibile, tanto è carico di sentimento e di lucida documentazione; un incrocio fra la storia della bomba a Piazza Loggia a Brescia e le vite. Le vite di chi è rimasto ucciso, in particolare di Livia, la moglie di Milani (Presidente della Casa della memoria di Brescia) e di coloro che sono sopravvissuti. Ed anche un incrocio, un incontro che continua fra Manlio Milani, lo zio acquisito, e la scrittrice, l'io narrante, accomunati da una data e da una storia dai tratti simili. Il 28 maggio 1974 : strage a Brescia; il 28 maggio 1980 : Walter Tobagi fu ucciso.
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De la crise de violence mafieuse à l’éveil des consciences : la construction médiatique d’une mémoire civile par Charlotte Moge, publié le 16/12/2014
Entre la fin des années 1970 et le début des années 1980, alors qu’une guerre intestine fait rage pour redéfinir les équilibres internes (on compte près de 1000 victimes en 5 ans), Cosa Nostra déclare également la guerre à l’État en s’attaquant à des figures essentielles de l’antimafia : policiers, juges, hommes politiques... On parle alors d’« homicides excellents » pour qualifier les assassinats de personnalités importantes. En 1982, la crise de violence mafieuse atteint son paroxysme. Pio La Torre, dirigeant du PCI sicilien, député et ancien membre de la commission parlementaire d’enquête sur le phénomène mafieux, est assassiné à Palerme le 30 avril 1982 avec son chauffeur Rosario Di Salvo. Le 3 septembre, le général Carlo Alberto Dalla Chiesa, ancien chef de la lutte contre le terrorisme de 1974 à 1981, alors préfet de Palerme, est tué ainsi que sa jeune épouse Emanuela Setti Carraro et leur agent d'escorte Domenico Russo. Les quelques mois qui séparent ces deux homicides incarnent le pic de cette crise de violence mafieuse et entraînent, pour la première fois, une réaction significative de l’État italien. Charlotte Moge propose d'étudier dans cet article le rôle de la presse locale et nationale dans le traitement de ces événements, entre avril et septembre 1982.
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Giorgio Fontana, Morte di un uomo felice par Maurizia Morini, publié le 09/12/2014
Il romanzo del trentenne Giorgio Fontana completa idealmente il dittico con il suo precedente Per legge superiore, riflettendo sulla giustizia, i suoi limiti e le sue possibilità. In Morte di un uomo felice il protagonista è un giovane magistrato – Giacomo Colnaghi – che indaga a Milano nel 1981 ed è parzialmente ispirato ad Emilio Alessandrini e Guido Galli, magistrati uccisi negli stessi anni da terroristi. Colnaghi è un idealista, ha un passato di militanza cattolica, una moglie, due figli che vivono in provincia e che lui raggiunge quasi sempre nei fine settimana. I rapporti con la famiglia, compresi quelli con la madre appaiono sofferti e distanti; frequenta due cari amici con cui condivide il calcio, gli incontri in osteria, la vita di periferia, i ricordi, gli scambi culturali.
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Storia di una strage - Quinta parte: La Casa della Memoria par Manlio Milani, Pauline Picco, publié le 24/01/2014
Manlio Milani rispondendo a diverse domande evoca le vicende giudiziarie che riguardano la strage di Piazza della Loggia fino ad oggi facendoci capire com'è complesso il percorso non verso la verità storica (ormai dimostrata e indiscussa) ma verso la condanna dei colpevoli. Più largamente, parla poi della loro utilità nella costruzione e la salvaguardia della memoria.
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Storia di una strage - Terza parte: l'impegno personale par Manlio Milani, publié le 24/01/2014
Manlio Milani ci spiega adesso quali sono le origni del suo impegno personale e come e come si è tradotto nel tempo in azioni concrete.
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Storia di una strage - Quarta parte: vicende giudiziarie e lavoro dello storico par Manlio Milani, publié le 17/01/2014
Manlio Milani rispondendo a diverse domande evoca le vicende giudiziarie che riguardano la strage di Piazza della Loggia fino ad oggi facendoci capire com'è complesso il percorso non verso la verità storica (ormai dimostrata e indiscussa) ma verso la condanna dei colpevoli. Più largamente, parla poi della loro utilità nella costruzione e la salvaguardia della memoria.
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Storia di una strage - Prima parte : contesto storico par Manlio Milani, Maurizia Morini, publié le 17/01/2014
Per iniziare questa giornata di seminario, Maurizia Morini accenna alla storia dell'Italia che precede gli anni '70 per capire come vi si arriva, spiegando come pesa sulla società italiana l'ombra del fascismo durante quel periodo. Dopodiché, Manlio Milani - marito di Liva Bottardi, una tra le vittime della bomba nera di Piazza della Loggia - nonché Presidente dell'Associazione Familiari Vittime strage di Piazza Loggia, introduce un filmato di Silvano Agosti sulla strage di Brescia che ci è stato gentilmente concesso di riprodurre.
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Storia di una strage - Seconda parte : interpretazioni della strage par Manlio Milani, publié le 17/01/2014
Il nostro percorso prosegue attraverso l'analisi dell'accaduto, delle sue origini e del suo significato. Milani mostra come Piazza della Loggia sia una strage terroristica "remunerativa" attraverso la soppressione di "vittime consapevoli" in quanto partecipanti ad una cosiddetta manifestazione anti-fascista. Inoltre, Milani evoca pure come il dramma del maggio '74 dimostri, se non l'implicazione diretta di alcune sfere istituzionali, almeno la loro partecipazione alla cosiddetta "strategia della tensione".
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Maurizia Morini (a cura di), Figli delle vittime. Gli anni Settanta, le storie di famiglia par Maurizia Morini, publié le 05/04/2013
Un libro sugli anni Settanta a partire dai libri dei figli delle vittime di terrorismo e di mafia e da alcune interviste nel milieu delle Associazioni dei familiari delle stragi. Non un sasso nello stagno ma il tentativo di riprendere in forma pubblica un filo memoriale che rimane per lo più sotto traccia, nel privato o prigioniero di definizioni sociologiche reciprocamente autoescludenti (la lunga stagione delle contestazioni, gli anni di piombo...).
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Intervista a Giancarlo De Cataldo par Giancarlo de Cataldo, Maurizia Morini, publié le 14/09/2012
Nell'ambito delle "Assises Internationales du Roman 2012" tenutesi a Lione, Giancarlo De Cataldo - il celebre autore di Romanzo Criminale - ha accettato di rispondere alle nostre domande evocando la sua duplice attività di scrittore famoso e di giudice. Ci ha parlato del difficile ruolo dei Magistrati, degli aspetti contradditori che presenta, a volte, l'applicazione della giustizia, del terrorismo degli anni '70, del segreto di Stato su documenti che impediscono una completa verità storica.
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Carla Verbano con Alessandro Capponi, Sia folgorante la fine par Maurizia Morini, publié le 19/11/2010
Un libro che colpisce al cuore. A scriverlo è una madre, il cui figlio Valerio Verbano, romano di 19 anni, studente di sinistra viene ucciso in casa il 22 febbraio del 1980. Carla racconta quel giorno, quel periodo e il desiderio di scoprire, ancora oggi, la verità su quel delitto impunito. Valerio si era avvicinato fin da ragazzo all'area dell'Autonomia operaia e viene arrestato nel 1979 nell'ambito di un'inchiesta sul terrorismo di sinistra; la polizia gli sequestra un dossier, anche fotografico, sui NAR (Nuclei armati rivoluzionari, gruppi di esttrema destra), sul terrorismo neofascista, e sui suoi simpatizzanti fra le forze dell'ordine e nel mondo della politica.
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Être fille d'une mère terroriste : l'image d'Ulrike Meinhof dans la biographie rédigée par sa fille (Bettina Röhl, So macht Kommunismus Spass) par Anne Lagny, publié le 05/11/2010
Anne Lagny pose des questions au livre de Bettina Rhöl à travers deux arrière-plans (Norbert Élias et Franz Fühmann) qui nous permettent de mieux comprendre la spécificité du mouvement allemand. Ainsi, elle montre comment le passé nazi pèse sur ces années et comment l'absence d'un discours sur le nazisme est un facteur déclenchant de la crise que la RFA a traversé dans les années 70. Par ailleurs, elle montre également comment Bettina Röhl ne parvient pas à nous faire comprendre ni Ulrike Meinhof - sa propre mère - ni même le contexte de l'époque vu l'absence de transmission directe entre les deux femmes. Il s'agit plus donc plus d'un "dossier" qui a ses vertus que d'une biographie qui donne accès à l'essence de cette femme.
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Giovanni De Luna, Le ragioni di un decennio par Maurizia Morini, publié le 21/06/2010
Il libro mette in evidenza due caratteristiche dell'autore: quella del punto di vista di uno degli studiosi di storia contemporanea maggiormente riconosciuto oggi in Italia e quella di ex militante di Lotta Continua, un'organizzazione alla sinistra del Pci, che ha vissuto al proprio interno quasi tutti i fenomeni degli anni '70; dal femminismo, alla centralità operaia, alla deriva armata.
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Agnese Moro, Un uomo così - Ricordando mio padre par Maurizia Morini, publié le 04/05/2010
Agnese Moro, da anni gira l'Italia tra scuole, biblioteche, parrocchie per ricordare la figura umana del padre e per salvarla dall'oblio - afferma - in cui hanno cercato di farla cadere. E' la terzogenita di Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, partito che ha governato l'Italia per quaranta anni, cinque volte presidente del Consiglio dei ministri, rapito e ucciso dalle Brigate rosse nel 1978 dopo 55 giorni di sequestro.
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Benedetta Tobagi, Come mi batte forte il tuo cuore par Maurizia Morini, publié le 06/04/2010
La Tobagi scrive un libro, in prima persona, che non è un saggio, né un romanzo, né un omaggio agiografico; usa la parola, narra i fatti, parla di sé, della sua famiglia. Nell'insieme è scritto come un romanzo ma il contenuto riporta dati e non invenzioni. Walter Tobagi è stato ucciso a Milano il 28 maggio 1980, gli hanno sparato alcuni membri di una formazione terroristica di sinistra, la "Brigata XXVIII marzo" (nel testo viene fornita una scheda informativa su questo gruppo e sui processi per l'omicidio). Tobagi era un giornalista del Corriere della Sera, uno storico e il presidente del sindacato dei giornalisti lombardi; quando è morto aveva trentatre anni, il figlio Luca sette, la figlia Benedetta tre.
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Andrea Casalegno, L'attentato par Maurizia Morini, publié le 06/04/2010
Il libro, come altri usciti in questi ultimi anni, ci riporta le parole di un figlio; di una generazione di figli di chi è stato ucciso nel periodo degli anni di piombo e che adesso parla a nome proprio e per conto dei padri, poiché cercare le tracce di chi si è perduto può servire, forse, a ricostruire la propria identità.
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Giovanni Fasanella e Antonella Grippo, I silenzi degli innocenti par Maurizia Morini, publié le 16/03/2010
I due autori hanno raccolto le parole di familiari e amici di vittime delle stragi nere e del terrorismo rosso, percorsi individuali di sofferenza e di amarezza accomunati però dalla protesta verso lo Stato, che raramente ha fatto giustizia e verso l'informazione che ha spesso trasformato gli ex-terroristi in personaggi mediatici.
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Giovanni Moro, Anni Settanta par Maurizia Morini, publié le 12/01/2010
Moro precisa di non essere uno storico, tanto meno degli anni settanta nei quali ha avuto una parte, un po' per scelta e un po' perchè ci si è trovato, che non lo mette nella condizione di distacco propria del lavoro storiografico (il riferimento è con la pacatezza che contraddistingue l'autore, al rapimento e all'uccisione, nel 1978 da parte delle Brigate Rosse, del padre Aldo Moro, leader della Democrazia Cristiana ).
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Le Brigate Rosse: dal PCI alla lotta armata par Paolo Pergolizzi, publié le 07/10/2008
Il libro che ho scritto, L'appartamento, nasce da una riflessione che mi è venuta spontanea dopo che facevo il giornalista da diversi anni nella mia città. Si svolgevano le elezioni amministrative del 2004 in cui si doveva eleggere il sindaco. In campagna elettorale fu tirato fuori un vecchio episodio che risaliva alla fine degli anni Sessanta e che coinvolgeva un politico che poi sarebbe diventato vicesindaco della città.
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Buongiorno notte, le film d'une mécanique et d'un imaginaire par Dora D'Errico, publié le 20/05/2007
Sur les lieux du crime, les jeunes brigadistes de Buongiorno notte s'agitent comme des animaux machines, ils exécutent un scénario inéluctable dont toute logique politique leur échappe. On assiste au déroulement d'un drame assez commun, semblable à tous ceux rejoués dans ce nouveau cinéma dit politique jusqu'à ce que, du cliquetis de cette mécanique infaillible, surgissent des envolées d'un imaginaire imprévisible. S'ouvre alors la possibilité d'un « récit pas comme les autres ».
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Le nouveau cinéma italien, lieu de la mémoire ou de l'oubli ? par Dora D'Errico, publié le 20/05/2007
Le cinéma entretient un rapport particulier et privilégié avec la mémoire, il a la capacité de forger des images perçues par le spectateur comme des images qui lui appartiennent, celles d'événements qu'il n'a jamais vécus en propre mais qu'il fait siennes. Que se passe-t-il cependant quand ces images devenues des « souvenirs empruntés », si aisées à lui communiquer, sont celles d'événements de l'histoire, et d'une histoire difficile et violente ? L'appropriation du passé à travers ces nouveaux lieux de mémoire portatifs n'empêche-t-elle pas le travail du temps de se faire ?
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Comment s'est écrite et continue de s'écrire l'histoire des "Années de Plomb" par Dora D'Errico, publié le 19/05/2007
Un historien ou un observateur qui voudrait faire un état des lieux historiographiques et examinerait la production scientifique existante sur la période de la contestation en Italie, est frappé de voir se dessiner devant lui une « historiographie à trous », dont il s'aperçoit en enquêtant plus avant que les auteurs sont pour la plupart des non historiens. État des lieux en trois épisodes.
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La construction du terroriste au cinéma, une lecture de La Meglio Gioventù par Dora D'Errico, publié le 19/05/2007
De nombreux cinéastes choisissent aujourd'hui, après une période de silence relatif, de rouvrir la page des années 1970. Une observation a guidé notre analyse de ce renouveau cinématographique, le glissement net qui, en vingt ans, s'est opéré dans le portrait du terroriste : d'une figure invisible, mêlée au corps social, telle qu'on la voit dans les films des années 80, elle est désormais hyperindividualisée, et auscultée avec les outils du psychologue et du criminologue. Une évolution qu'il nous faut interroger.
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Le prisonnier Aldo Moro dans la perception du monde politique par Sarah Illouz, publié le 19/05/2007
Quelques jours après son enlèvement, Aldo Moro fut autorisé par les Brigades Rouges à écrire diverses lettres aux membres de sa famille ainsi qu'aux forces politiques. L'écriture épistolaire fut pendant les cinquante-cinq jours du séquestre son seul lien avec le monde extérieur et son unique outil de communication. Une lecture attentive des lettres permet donc de dresser un portrait objectif et rationnel mais aussi précis et sincère du leader Dc prisonnier...
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Les "visages" d'Aldo Moro - Cinquante-cinq jours dans la "prison du peuple" par Sarah Illouz, publié le 19/05/2007
L'Italie post-soixante-huit fut bouleversée par une profonde crise politique, culturelle, sociale et économique. En effet, les luttes ouvrières, les groupes révolutionnaires et la multiplication des actes de terrorisme agitaient le pays tout entier. Face à cette dégradation du climat national, Enrico Berlinguer, leader du Parti communiste italien, proposa le « compromis historique » qui consacrerait l'union entre la Démocratie Chrétienne (Dc), le Parti Socialiste (Psi) et le Parti Communiste (Pci).
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L'Affaire Moro par Sarah Illouz, publié le 19/05/2007
Ce dossier propose deux ressources sur l'affaire Moro : 1. Les "visages" d'Aldo Moro - Cinquante-cinq jours dans la "prison du peuple" / 2. Le prisonnier Aldo Moro dans la perception du monde politique
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