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Nando Dalla Chiesa, «Album di famiglia» (2009)

Par Maurizia Morini : Lectrice d'italien MAE et historienne - ENS de Lyon
Publié par Damien Prévost le 27/04/2010

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Scheda di lettura del libro ((Album di famiglia)) di Nando Dalla Chiesa pubblicato nel 2009 da Einaudi.

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L'autore

Nando Dalla Chiesa è nato a Firenze nel 1949. E' professore di Sociologia della criminalità organizzata all'Università Statale di Milano; Presidente Onorario di Libera, associazione contro le mafie e Presidente della scuola di formazione politica Antonino Caponnetto. E' stato Parlamentare per tre legislature e Sottosegretario  all'Università e alla Ricerca. Nel 2004 ha fondato la casa editrice Melampo.

E' autore di numerosi libri, l' ultimo, un monologo teatrale: Poliziotta per amore (2008).

Il libro

Veramente inconsueto questo album-romanzo di Nando Dalla Chiesa, che ha scelto di parlare della sua famiglia, attraverso 35 colloqui immaginari con i familiari di quattro generazioni, dai nonni ai figli. E proprio ai suoi figli è dedicato: Ai miei Gracchi.

Io so che cos'è una famiglia... L'ho imparato vivendo esempi e affetti grandi e ricchi. Partecipando al grande viaggio a tappe delle generazioni che si inseguono. Da lei ho tratto la prima, insostituibile spinta ad amare e rispettare il mio prossimo, a guardare al mondo con fiducia... ho vissuto questa dimensione privata e intima all'interno di una vicenda pubblica che l'ha messa continuamente alla prova. Una vicenda pubblica che per lunghi periodi si è strettamente intrecciata con la storia nazionale, in certi punti fino a esemplificarla[1]

...  pur nei grandi cambiamenti e al di là dei conflitti tra padri e figli, alla fine è la famiglia che, trasmettendo i suoi valori, dà senso e continuità alla nostra storia. Che ci fa scegliere, anche, come camminare con gli altri, come stare in quella che talvolta con troppa deferenza chiamiamo la Storia (Prefazione pagg. VII e VIII) .

Un elogio della famiglia, quella laica basata sugli affetti autentici, sulla verità dei sentimenti; una famiglia che si può anche dividere, intrecciare pur rimanendo un punto di riferimento di valori e di identità. Al di là di ogni possibile retorica o di visione idealizzata, Dalla Chiesa racconta la sua famiglia, passata attraverso dure prove ma rimasta al fondo unita e capace di trasmettere gli stessi valori anche in tempi e società diverse: dagli inizi del '900, al fascismo, alla Resistenza, al '68, agli anni settanta, fino ad oggi.

Un romanzo che è anche una specie di autobiografia in cui si esprimono gioie e dolori che filtrati attraverso il racconto fanno della memoria il perno centrale del libro.

Inizia con L'anello, un ricordo tristissimo; un anello ed un orologio color rossobruno macchiati di sangue, consegnati al figlio della vittima. A lavarli sarà la giovane moglie dell'autore, Emilia, perchè l'idea di vedere scorrere il sangue del padre gli fa orrore e Nando Dalla Chiesa - ci racconta -  ancora oggi porta all'anulare l'anello del padre, con lo stemma di famiglia.

Il ricordo si accompagna ad un preciso impegno; quello di non lasciare la notizia dell'agguato e dell'omicidio del padre, della moglie, dell'agente di scorta per soli tre giorni sui giornali per poi essere dimenticati, come è accaduto per tante vittime di mafia. Questo impegno ha dato i suoi risultati poiché da quel tragico 3 settembre 1982, il coraggio e l' integrità del generale Dalla Chiesa sono rimasti vivi nella memoria di tanti italiani .

Album di famiglia è la storia di una vita, costruita anche con tanti aneddoti, episodi giovanili; a partire dalla ricostruzione di abitudini familiari, negli anni '50, dal libro della spesa Casa serena, della madre Dora che annotava ogni spesa, da parsimoniosa casalinga ma anche donna colta che si alzava presto al mattino per far ripetere le lezioni al figlio, come viene ricordato in un altro episodio.

Il padre, di cui emergono il rigore morale, l'altissimo senso dello Stato e delle Istituzioni, le intuizioni investigative ma anche aspetti inediti e privati come l'amore per la moglie e l'affettuosità accompagnata alla severità verso i figli.

L' autore racconta, in pagine divertenti, pure i rapporti fra i tre fratelli Dalla Chiesa nell'infanzia e nell'adolescenza, la vita nelle caserme dove vivevano e le limitazioni imposte dal padre soprattutto nelle frequentazioni in Sicilia e l'amore per una ragazza, amica della sorella minore, che sarà la compagna di una vita e la madre dei due figli.

La tenerezza e la stima per i genitori toccano quasi tutti gli episodi del libro fino, appunto ai figli, che portano lo stesso nome dei nonni: Dora, oggi cineasta e Carlo Alberto, avvocato. Ragazzi, dice il padre, che esprimono un profondo senso della giustizia, che non sono stati mai disposti a usare il loro cognome per ottenere benefici o interessi personali; il merito della loro educazione, afferma lo scrittore,  va in gran parte alla moglie, donna forte e impegnata nel sociale.

 Il romanzo, quindi, è al tempo stesso narrazione letteraria, documento, testimonianza e nonostante si mettano in evidenza il dolore e le avversità,  chiude con una nota di speranza nell'ultimo capitolo, quando evidenziando il flusso di storie che passano per le generazioni, e in particolare fra la professione desiderata dal nonno e la medesima praticata dal nipote, leggiamo: ... più di sessantacinque anni dopo, la storia ricomincia.

Nota

[1] L' autore è il figlio maggiore del generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa che è stato molto attivo con incarichi di responsabilità nella lotta contro la mafia. Dal 1974 è stato nominato responsabile di una struttura investigativa antiterrorismo ed è diventato coordinatore di una sorta di reparto speciale del Ministero dell'Interno per la lotta al terrorismo. Dal 1982 viene trasferito a Palermo come Prefetto per contrastare l'emergenza-mafia; lamentando più volte la carenza di sostegno da parte dello Stato. Il 3 settembre dello stesso anno verrà ucciso insieme alla giovane moglie, all'agente di scorta, a Palermo, da esponenti mafiosi.

Fra diverse onorificenze, è stato insignito della medaglia d'oro al valore civile alla memoria.

Pour citer cette ressource :

Maurizia Morini, "Nando Dalla Chiesa, «Album di famiglia» (2009)", La Clé des Langues [en ligne], Lyon, ENS de LYON/DGESCO (ISSN 2107-7029), avril 2010. Consulté le 29/03/2024. URL: https://cle.ens-lyon.fr/italien/litterature/bibliotheque/nando-dalla-chiesa-album-di-famiglia